L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
di Alice Basso
Garzanti, 2015
di Alice Basso
Garzanti, 2015
pp. 271
€ 9,90 (cartaceo)
€ 6,99 (ebook)
Audiolibro disponibile
€ 9,90 (cartaceo)
€ 6,99 (ebook)
Audiolibro disponibile
Vi è mai capitato di ridere mentre leggete o mentre ascoltate un audiolibro? Non intendo sorridere, ma ridere sonoramente, suscitando curiosità - e forse anche un po' di invidia - da parte di chi vi sta accanto? Ecco, a me è successo e tuttora succede ogni volta che mi dedico alla lettura o all'ascolto dei libri di Alice Basso dedicati alla sua Silvana (per tutti "Vani") Sarca, ricordata da tanti come "la ghostwriter".
Fin dalle primissime pagine de L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, ho capito che la saga mi avrebbe avvinta, almeno per tre ragioni: l'ironia intelligente, spesso acuminata fino al sarcasmo; la protagonista racconta i retroscena del mondo di una ghostwriter, argomento a dir poco curioso; la narrazione è così fluida da rendere i romanzi un toccasana davanti alle storture della giornata. Se a questo aggiungiamo che nell'audiolibro la lettura di Alice Basso è coinvolgente, divertita e divertente, potete immaginare quante volte io abbia suscitato sguardi ora di riprovazione ora di curiosità da parte di chi mi ha vista ridere da sola. Sola? No, ridevo con Vani Sarca.
La protagonista di Alice Basso "se ne frega" del mondo circostante, non fa che ribadirlo, le scivola addosso anche il fatto di scrivere libri di grande successo dovendo mantenere il più assoluto riserbo e lasciando in copertina il nome di qualcun altro. Vani non ha una vita privata, ama il suo lavoro e lo sa fare dannatamente bene, e spesso le due cose sono correlate: sono in tanti a temere che la sua straordinaria capacità di mettersi "nella penna" e nei panni degli altri possa portarla a manipolare chi ha attorno. Fin dai tempi della scuola, Vani è stata quella intelligente, la prima della scuola, neanche brutta, se vogliamo, ma sempre vestita di nero e scostante. In famiglia, è sempre stata la sorella maggiore intellettualmente superiore, ma mille volte inferiore in fatto di savoir-faire. Diciamo che, fin dalle prime pagine del romanzo, Vani non le manda a dire e sa come tenere gli altri a distanza.
Ma Vani ha un cuore, eccome. È che quel cuore è stato ferito tante volte: niente di epocale, nessun terremoto, come ammette lei, ma tanti infinitesimali movimenti tellurici che hanno portato a questo, ovvero a non fidarsi di nessuno. E nell'Imprevedibile piano sono tanti i momenti in cui vedremo Vani alle prese con chi è davvero e con cosa vuole: desidera restare sempre nell'ombra, legata alle edizioni L'Erica e al suo capo, Enrico, con contratti poco vantaggiosi e accordi di riservatezza spietati? E vuole davvero restare sola, senza aprirsi alla possibilità di nuovi incontri? A entrambe le domande Vani risponderà di no, ed è da qui che la sua vita subirà enormi cambiamenti, che non voglio rivelare per non togliervi il gusto di scoprire i colpi di scena.
Se siete curiosi di conoscere più da vicino l'autrice, giovedì 19 novembre alle 18 saremo online su Facebook (cliccate qui per il link all'evento). |
E per chi ama il mondo editoriale, la protagonista di Alice Basso continua a stupire, scoprendo meccanismi editoriali, strategie narrative e di marketing con spietata ironia.
Amore, indagini, scrittura e metascrittura fanno tutt'uno in questo romanzo che apre una saga molto riuscita, che fa sorridere, ma sempre in modo intelligente e arguto. Più che il giallo, più che l'aspetto sentimentale, più che il mondo dell'editoria, è proprio Vani l'inizio, il centro e la fine di queste brillanti storie che portano con sé il divertimento della commedia e che suscitano continuamente curiosità, tenendo noi lettori incollati alla pagina o all'audiolibro!
GMGhioni