Dalla generazione all'individuo
Giovinezza, identità, impegno nell'opera di Pier Vittorio Tondelli
di Olga Campofreda
Mimesis, ottobre 2020
pp. 224
€ 24 (cartaceo)
€ 16,99 (ebook)
Perché un saggio può essere importante? Perché ci aiuta a essere meno distratti, a riunire i pezzi così da possedere un quadro più completo di un autore che abbiamo letto e, perché no, amato tanto. Questa è stata la prima considerazione che ci siamo fatti al termine di Dalla generazione all'individuo. Giovinezza, identità, impegno nell'opera di Pier Vittorio Tondelli di Olga Campofreda, pubblicato da Mimesi. La spiegazione è semplice: il saggio in questione, ottimamente scritto, non fa solo luce sulla vicenda umana e letteraria di Tondelli, ma ne ricostruisce il percorso per intero e lo rende di plastica evidenza di fronte ai nostri occhi. Ciò viene realizzato senza sconti, con una capacità e lucidità di analisi rare. Ecco perché Dalla generazione all'individuo è un volume necessario per chi vuole dirsi lettore "completo" di Pier Vittorio Tondelli.
Il saggio ha il pregio di possedere una struttura che ne agevola la lettura. La divisione infatti in macro-sezioni, ovvero Per una mitologia della giovinezza, I nuovi libertini: storie di formazione impossibile, Viaggio ai confini della giovinezza, Tondelli curatore consentono al lettore una totale libertà nella fruizione del volume. Per chi ha già letto tutto Tondelli probabilmente la scelta migliore è partire dal fondo. Così abbiamo fatto noi e abbiamo trovato informazioni preziose e molto interessanti sul lavoro di editor di Tondelli. Non sappiamo se siamo stati distratti in questi anni ma di tale particolare momento nella parabola della vita dello scrittore emiliano avevano sentito parlare troppo poco. E così Campofreda ci viene in soccorso, senza ammorbare da un lato il lettore con tonnellate di dati e riscontri, ma senza, dall'altro, prestare il fianco a dubbi sulla bontà delle stesse. Vige insomma un prezioso equilibrio in queste pagine, con profonde analisi delle singole raccolte curate da Tondelli che, a distanza di anni, sono ancora più notevoli da leggere.
Il lavoro di editor di Tondelli, in special modo quello di "scout di scrittori under 25" per Linus, viene qui scandagliato a fondo e, cosa che abbiamo davvero apprezzato, viene posto in costante riflessione e dialogo con i capitoli e le opere precedenti. Così facendo per noi è stato naturale passare dall'ultimo capitolo al primo, in un gioco a incastri che ci ha anche divertito. A nostro avviso il primo macro-capitolo, ovvero quello dedicato alla giovinezza, è davvero sublime. Non solo Campofreda analizza praticamente tutte le principali fonti critiche sull'opera di Tondelli, ma vi inserisce le proprie di riflessioni, che attualizzano il dibattito intorno allo scrittore. Ecco, forse avremmo preferito, a livello proprio di gusto personale, un uso meno frequente di "Io invece" per confutare una data tesi di un critico, ma queste, ce ne rendiamo perfettamente conto, sono cose di secondaria importanza. La cosa notevole è che l'autrice qui abbia costruito un "ritratto dell'artista da giovane" fondamentale per tutti i tondelliani.
Anche il capitolo successivo, I nuovi libertini, a nostro giudizio è un macro-capitolo eccellente, perché, pur ruotando attorno all'omonimo romanzo, attiva tutta una serie di ragionamenti e collegamenti con il corpus delle opere dello scrittore emiliano. Ecco, proprio questo continuo rimando con il prima e il dopo è forse la caratteristica che più ci è piaciuta della scrittura di Campofreda che, rifuggendo dai paludati accademismi tipici di tanti, troppi saggi, appare come fresca, guizzante e perfettamente al passo con i tempi. Invece "funziona" meno bene il capitolo "di mezzo", quello su Rimini. In questo caso, pur avendo compreso l'attitudine di ganglio centrale, ci siamo spesso trovati bloccati nella lettura, forse per il fatto che Campofreda si impegni qui, maggiormente che altrove, nella confutazione di tesi altrui, perdendo un po' il focus dell'opera, ovvero Tondelli e la sua esplorazione a tutto tondo. Tuttavia la qualità si mantiene alta e i due gustosi inediti finali rendono il nostro giudizio positivo.
Dalla generazione all'individuo. Giovinezza, identità, impegno nell'opera di Pier Vittorio Tondelli rimette al centro del dibattito Tondelli, senza volerne demolire lo status di "scrittore della giovinezza" ma ampliando il discorso e donandoci un ritratto più fedele dell'autore di Altri Libertini. Il tutto con una lingua e una sintassi che, ci auguriamo davvero, possa essere presa a esempio da tanti saggisti italiani e non.
Mattia Nesto
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