Buona lettura, cari lettori!
Ultimissimi giorni per correre ai ripari e regalare qualcosa di pensato per chi amiamo. Cosa c'è di meglio di un libro per regalare degli altrove? In questo Natale in cui passeremo molto tempo a casa, a maggior ragione, abbiamo pensato di dedicare la quarta e ultima puntata dei "libri sotto l'albero" alle opere che metteremmo sotto l'albero all'ultimo minuto, le nostre "reti di salvataggio". Se i consigli non vi bastano ancora, vi ricordiamo che su Facebook e su Instagram troverete anche i nostri video con ulteriori idee!
Buone Feste e ottime letture!
La Redazione
Barbara consiglia:
"Outsiders" di Alfredo Accatino (Giunti)
Perché: la raccolta di Accatino, in due volumi, presenta una schiera di "nuovi" artisti che offre al lettore l'irrinunciabile possibilità di ampliare la propria conoscenza artistica, affinare il gusto estetico, ma, soprattutto, riflettere sulla straordinaria spietatezza delle regole che governano il mondo dell'Arte (e non solo): gli outsiders sono gli artisti "perdenti", dimenticati, per ragioni etiche e morali nascosti agli occhi del pubblico perché scomodi o imbarazzanti. Dietro il disagio che suscitano, però, è viva e vegeta la fiamma creativa e l'ingiustizia bruciante dell'oblio appare in tutta la sua intollerabilità. Questi due volumi sono il regalo perfetto perché donano a chi li riceve un biglietto sola andata alla scoperta della genialità, offrono spunti divertenti, e rappresentano - essi stessi - un oggetto d'arte da mostrare con orgoglio.
A chi: agli amanti dell'arte, ai lettori curiosi. A chi si lascia appassionare dalle storie misteriose, a chi è tentato dalla follia, a chi non può fare a meno di scoprire cose nuove. A tutti coloro che amano le cose belle e non hanno paura di scovarle laddove sembrano celarsi solo degenerazione, pazzia, perversione (...e chi decide cosa è perversione, pazzia, degenerazione?).
Carolina consiglia:
"Tre piani" di Eshkol Nevo (Neri Pozza)
Perché, scoperto proprio grazie alla recensione su CriticaLetteraria, questo libro è stato una grande rivelazione. Esplorando le vite che si consumano sui “tre piani” di un edificio benestante che sorge alle periferie di Tel Aviv, la prosa di Nevi riesce a mescolare la densità della narrativa breve agli intrecci del romanzo. Il sottotesto freudiano, il modo in cui ognuno dei tre personaggi principali deve fare i conti con un aspetto della propria psiche difficile da controllare, non fa che accrescere la forza attrattiva dell’opera, che chiede di essere letta matita alla mano, per sottolineare i passaggi più significativi, ma anche un’immedesimazione con i personaggi che si fa più intensa con il procedere delle pagine.
A chi apprezza una narrativa moderna, mimetica di stati d’animo e intenzioni narrative. A chi è affascinato dalle scoperte della psicanalisi, a chi si sente a volte travolto dalle pulsioni, o in balia delle leggi o delle aspettative altrui. A chi ama cercare gli indizi promessi dall’autore e nascosti nel testo all’interno di un’opera stratificata e complessa.
Debora regalerà:
"Bohémien minori" di Eimear McBride (La nave di Teseo)
Perché: è il libro più intenso e sperimentale che ho letto quest'anno, durissimo e meraviglioso. Mi ha ricordato che cosa mi aspetto dalla letteratura, il suo ruolo primario: scardinare le certezze, indagare le pieghe dell'animo umano, imprimere sulla pagina parole che sanno farsi materia. Un romanzo che scortica il lettore, entra sottopelle.
A chi: non cerca consolazione nei libri, a chi non ha paura di sporcarsi le mani, addentrarsi nell'oscurità con una storia in bilico fra grazia e dramma. A chi ha un debole per le voci dell'Irlanda contemporanea, forse le più audaci e sperimentali della letteratura occidentale contemporanea.
Elena regalerà:
"Viceversa" di Eleonora Marangoni (Johan & Levi)
Perché: la bellezza delle feste natalizie non risiede unicamente nell'abbraccio familiare, spesso risiede anche nello sfavillio di luci ed emozionanti scelte di stile, dall'acconciatura, all'abbigliamento, agli addobbi sull'albero e la tavola imbandita. Eleonora Marangoni è nuovamente riuscita nell'impresa di trasferire un pizzico di magia e charme in un libro, che affronta il mistero e la sensualità delle immagini ritratte di spalle all'interno della storia dell'arte, oltrepassando i confini di culture e medium espressivi. Una pubblicazione ben curata, ricca di immagini difficili da reperire.
A chi: a chi ama ricevere e collezionare libri, che si presentano come piccoli eleganti scrigni di bellezza atemporale. A chi nutre sana curiosità per gli usi e costumi, che hanno caratterizzato la nostra cultura e quella di altre popolazioni nel mondo.
Giulia regalerà:
"Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi (Ronzani)
Perché: Natale vuol dire rispolverare vecchi classici della nostra infanzia. Film, cartoni animati, letture, non c'è momento migliore dell'anno per riprendere in mano le storie che ci tenevano compagnia da bambini. Pochi sono i personaggi che richiamano le birichinate e l'avventatezza dell'infanzia quanto Pinocchio. Le sue avventure, edulcorate dal filtro americano, nel volume di Collodi sono molte di più, molto più pericolose e molto più educative. Sono allegoria sia della difficile avventura genitoriale che della sfida di crescere secondo buoni e onesti principi. Trentasei capitoletti con altrettante avventure come favole della buonanotte per bambini di tutte le età. E con il corredo delle figure di Mario Francesconi ci sarà anche modo di rivisitare un po' l'atmosfera da Alta Baviera in cui abbiamo sempre visto immerso il nostro eroe di legno.
A chi: a chi sotto Natale non rinuncia alle storie della propria infanzia. Una lettura, anche da adulti, di Pinocchio svela lati e tematiche che il cartone Disney aveva un po' sorvolato e mostra come le favole siano un cardine per i lettori a tutte le età.
Gloria regalerà:
"Io sono l'abisso" di Donato Carrisi (Longanesi)
Perché: il potere delle parole può portarci molto lontano, può farci affondare nella mente di chi vive in una realtà tutta sua, che è altro (fortunatamente) dal nostro presente. I protagonisti di Donato Carrisi sanno sempre come sconvolgerci e in questo nuovo romanzo lo scrittore dà ancora una volta prova del suo talento nel trascinarci nei meandri della mente, tra traumi che condizionano il carattere e il comportamento dei personaggi, fino a scelte estreme. Parola-chiave, anche questa volta: suspense.
A chi: A tutti gli amanti dei thriller psicologici, che cercano il perturbante e che non hanno paura di immergersi in un abisso in cui la mente dà prova di tutta la sua oscurità. A chi cerca una storia coinvolgente e segnata da colpi di scena fino all'ultima pagina.
Lucrezia consiglia:
"Ragazza, donna, altro" di Bernardine Evaristo (SUR)
Perché è un libro che tutti dovrebbero leggere per crescere e assorbire meglio il nostro mondo di oggi, sfumato e sfaccettato, pieno di insidiose incomprensioni ed assillanti comportamenti sbagliati. Un testo da leggere e fare proprio anche per conoscere un’autrice britannica di strabiliante talento e che incarna perfettamente, nella sua persona e nello stile narrativo, l’identità dell'Inghilterra (ma anche dell’Europa) di oggi, tenuta in piedi e alimentata positivamente da diversità e contaminazione culturale, seppur siano talvolta elementi difficilmente digeribili da coloro che nel nuovo modo di condurre il mondo vedono solo pericoli e novità di cui avere paura. Infine, perché ritrae con maestria e profondità numerose tipologie di donne, fungendo da manifesto di una nuova femminilità, non domabile in limitate definizioni di genere, e gestendo le loro personalità in un intreccio narrativo di ampio respiro e forte impatto. D’altronde, una scrittura innovativa non è già di per sé un buon motivo per leggere?
A chi regalarlo: a tutti. Alle persone a cui vogliamo bene e che stimiamo, per rendercele ancora più care. A chi pensiamo possa trarre forza o saggezza da questo testo. A chi non conosce la letteratura femminista di fine Novecento e vorrebbe esplorarla: questo romanzo contemporaneo, intriso di riferimenti immancabili, farà di certo da apripista per un tuffo in una meravigliosa letteratura del passato.
Marta consiglia:
"Nuova Poesia Americana. Volume II" a cura di John Freeman e Damiano Abeni (Black Coffee ed.)
A chi: sono gli ultimi giorni prima di Natale, e c'è ancora da fare il regalo per quell'amico, amica o parente, lettore vorace, a cui non si sa mai cosa regalare. E anche quest'anno ti riduci a passare il pomeriggio della Vigilia in libreria, alla ricerca del volume perfetto. Gli interessi della persona in questione spaziano dai libri di cucina molecolare ai trattati di filosofia morale, eppure in un certo qual modo ogni libro sembra troppo scontato, poco adatto. Che fare? Improvvisamente, l'illuminazione. La poesia. E non una raccolta di poesie qualunque, con il rischio di beccare proprio quel poeta che non si riesce a mandar giù: un'antologia che raccoglie in sé il meglio della poesia contemporanea statunitense, che unisce l'intento di critica e commento sociale a forme più o meno sperimentali. Con il pregio aggiunto che, essendo il secondo volume di un binomio, risolve anche il problema di eventuali regali futuri. Meglio di così?
Perché: perché la poesia, in volumi curati come questo, è sempre un regalo ottimo e apprezzato: sfogliarla in ordine sparso consentirà di scoprire un mondo poetico forse poco conosciuto in Italia, nonostante la sua enorme rilevanza letteraria ma anche sociale. Sia che si voglia trovare nella poesia mondi immaginifici e parole eteree, o che il desiderio sia di vedere specchiati nei versi le battaglie sociali della nostra contemporaneità, questa raccolta non lascerà sicuramente nessun lettore comodo in poltrona. Che è un po' lo scopo della poesia, dopotutto.
Nicola regalerà:
"I giardini di Arid" di Paul Biegel (La Nuova Frontiera)
Perché: nel periodo più magico dell'anno, non può mancare sotto l'albero un libro dedicato all'incantevole mondo delle favole! Dalla penna di Paul Biegel, il cantastorie più famoso d'Olanda, scaturisce "I giardini di Arid", una fiaba adatta a grandi e piccini e che racconta dell'amore impossibile tra la principessa Miasarai e Tuononsarò, il figlio del giardiniere che viene tramutato in fiore dalla perfida strega Sirdis per ostacolare la loro unione. E durante l'assidua ricerca dei magici giardini di Arid dove la principessa potrà far sbocciare di nuovo il suo fiore-amato, la narrazione esplode in mille racconti nel racconto di nani, rospi parlanti, guerrieri, fattucchiere e maghi che permettono al lettore di lasciarsi andare tra le ali della fantasia.
A chi: ai lettori "junior" che sapranno di sicuro apprezzare una storia ricca di colpi di scena, simpatici eventi, allegre canzoni e gesta eroiche dei numerosi personaggi del libro. Al pubblico adulto, perché, come ben sappiamo, le fiabe ci permettono di affrontare le nostre paure più profonde, i tabù sociali, i sogni collettivi e individuali, gli insegnamenti morali e gli ammonimenti etici della nostra società. A chi da bambino si sente già adulto e, al contrario, a chi da adulto non ha mai smesso di fantasticare.
Olga regalerà:
"Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità" di Massimo Polidoro e Francesco Bongiorni (Bompiani)
Perché: non è mai stato più appropriato regalare un piacevole viaggio immaginario tra luoghi misteriosi che, seppur appartenenti a tempi remoti, continuano ad affascinarci. Massimo Polidoro e le illustrazioni di Francesco Bongiorni hanno reso godibili e accessibili storie lontane dalla nostra fugace e mutevole realtà, soprattutto in quest'epoca così incerta, liberando la nostra fantasia e il nostro desiderio di scoprire e conoscere.
A chi: non smette di farsi domande, a chi ha il desiderio di alimentare il senso di meraviglia e curiosità, a chi è ancora piccina o piccino e a chi ormai crede di essere troppo adulto.
Sabrina regalerà:
"Il grande libro del ghiaccio" di Enrico Camanni (Laterza)
Perché: perché Natale è sinonimo di neve, di bianco, di montagna. E considerato che tutto ciò quest'anno dovremo guardarlo o pensarlo dal divano di casa, ecco che un libro come quello di Enrico Camanni è proprio il regalo adatto per consentire di evadere dalle pareti domestiche e ritrovarsi tra le lande sconfinate dell'Ultima Thule o in cima alle montagne più alte del mondo. Almeno con la fantasia. Un libro bello, anche nella sua edizione, nella carta scelta, un bel regalo. Un libro soprattutto che consente di abbandonarsi alla magia del ghiaccio, un elemento naturale che tanto può essere eterno (pensiamo alle "carote" estratte dai glaciologi che ci parlano di ere lontanissime), quanto invece può essere effimero. Una magia quella della neve, dei cristalli di ghiaccio che non ha mai smesso di incantare tutti quanti, bambini e no. Camanni, con il piglio avvincente del narratore, ci racconta tante storie legate al ghiaccio, dalle prime esplorazioni geografiche al Titanic, dal terrore delle Alpi che provavano i primi viaggiatori del Grand Tour alle prime discese sugli sci agli albori del turismo. Passando per i grandi 8mila e la Groenlandia. Solo per citare pochi tra i numerosissimi luoghi in cui l'autore ci porta. In un racconto che è una lunga cavalcata tra storia, geografia, scienza, leggenda, cronaca, ars bellica, climatologia, arte, fotografia, antropologia, filosofia.
A chi: a tutti. A chi ama freddo, neve e montagna perché ritroverà in questo libro i medesimi brividi di passione. A chi odia il freddo perché potrà lasciarsi trasportare in terre così lontane stando accoccolato in poltrona, magari davanti al caminetto acceso. Ai ragazzi che possono intravvedere la linea del futuro, perché se si sciolgono i ghiacci sono cavoli amari per tutti.
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