LIBRI SOTTO L'ALBERO 2020 - Quali romanzi regalare per questo strano Natale?

Buon dicembre, lettori! 

Come ogni anno tornano i consigli librari per i regali di Natale. Quest'anno abbiamo deciso di non aspettare l'Immacolata per iniziare a suggerirvi titoli, perché in tanti ci avete scritto sui social chiedendoci quale libro regalare. In questa prima puntata, ci concentriamo sui romanzi: troverete opere più o meno recenti e oltre al motivo per cui regalarle, indicheremo il lettore ideale a cui regalarle. Se i consigli vi stuzzicano e volete approfondire qualcosa, potete cliccare sui link che portano alle nostre recensioni o passare direttamente al link per l'acquisto. 
E ricordate... niente vieta di farsi anche un bell'auto-regalo! 

Buone letture, come sempre,
La redazione

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Alessandra regalerà: 
"Il gatto venuto dal cielo" di Hiraide Takashi (Einaudi) 
Perché: il 2020 è stato ed è un anno particolarmente complesso per tutti, sia per quanto è accaduto che per quanto stiamo ancora vivendo in tutto il mondo. Il Natale, purtroppo, non farà eccezione tra nuove restrizioni, sobrietà imposta e forse, per alcuni, la scarsa voglia di festeggiare. Per ritrovare un po' di forza, energia e speranza allora un piccolo romanzo onirico, in pieno stile nipponico, lontano dalla nostra realtà, con quel pizzico di magia che soltanto le parole e perché no, anche i gatti (ma in generale gli animali) sanno donare, potrebbe rivelarsi quella luce necessaria di vaga spensieratezza. 
A chi regalarlo: a tutti i nostri cari che apprezzano la scrittura elegante e soave e a tutti quelli che amano gli animali in un modo magico, appunto. Ma soprattutto a chi, in un periodo delicato come questo, ha bisogno di distrarsi da una realtà dura e sfiancante e non trova soluzioni per tutti i nuovi problemi sorti come conseguenza. Il suddetto romanzo non suggerirà risoluzioni tra le pagine, ma garantirà attimi dolci e magici di sollievo e di estraniazione che potrebbero essere utili per ricaricare il lettore di positività.

Barbara regalerà: 
"Gli altri" di Aisha Cerami (Rizzoli)
Perché: un romanzo poco natalizio, ricco di ironia e di una buona dose di terrore, può far divertire e accompagnare una notte insonne sotto le luci intermittenti dell'albero di Natale. Come spesso accade durante i pranzi delle Feste con i parenti, infatti, anche gli abitanti del Roseto (il condominio al centro del romanzo) recitano una parte per il quieto vivere e per farsi accettare dal resto della comunità... Le maschere indossate compiacere gli altri, però, non possono durare a lungo... A chi: a tutti coloro che si sentono un po' il Grinch, vivono l'atmosfera natalizia con fastidio e per questo sono alla ricerca di letture che esulano dal clima di festa. A tutti coloro che amano i romanzi a metà strada tra il thriller e la commedia, dove si ride con amarezza e un pizzico di timore. Questo romanzo è perfetto per chi vuole smascherare e sorridere delle apparenze e delle buone maniere dietro cui nascondiamo il nostro vero io, soprattutto nei giorni forzatamente felici delle Feste. 

Carolina regalerà:  
"Fu sera e fu mattina" di Ken Follett (Mondadori) 
Perché passano gli anni, ma Ken Follett non perde smalto e i suoi volumi mantengono sempre l’afflato dei grandi romanzi di ambientazione storica. Non scrivo semplicemente “romanzi storici”, perché non di soltanto di questo si tratta, benché le opere siano ben documentate e credibili. Al centro delle storie dello scrittore britannico stanno infatti primariamente i suoi grandi personaggi, che si scavano a viva forza un percorso di crescita in mezzo alle angherie dei prepotenti grazie alla propria intraprendenza e forza di volontà. Anche in questo caso Edgar, il costruttore di barche, il monaco Aldred e la bella normanna Ragna finiranno per conquistare la simpatia di ogni lettore, mentre nell’Inghilterra si consuma il passaggio dall’Alto al Basso Medioevo, e si osserva rinascere la luce dopo un lungo periodo di oscurità. A chi ha amato Kingsbridge e vuole tornarci ancora una volta; a chi è cresciuto con Tom il costruttore, Jack e Aliena, e vuole ritrovare atmosfere affini; a chi grazie a Ken Follett ha creato (o vuole creare) tradizioni familiari a base di narrazioni condivise. A chi apprezza le storie ampie ma scorrevoli, in cui le pagine, per quanto numerose, scorrono una dopo l’altra e alla fine quasi si rimpiange che non ce ne fossero ancora di più. 

Claudia regalerà: 
"Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea" di Suad Amiry (Mondadori)
Perché: È un romanzo commovente che in certe parti ha i colori di un sogno e di una danza (una danza di aquiloni nel cielo azzurro), mentre in altre guarda in faccia la guerra e la morte. Racconta il conflitto arabo-israeliano dal punto di vista di due giovani che la vita divide ma tiene sempre vicini intimamente. 
A chi regalarlo: A chi ama le storie vere e i romanzi che hanno uno sfondo storico importante. A chi cerca tra le vicende collettive i segni dei destini individuali. 

Debora regalerà: 
“Il weekend” di Charlotte Woods (NN editore)  
Perché: è una storia di amicizia femminile, ambientata proprio nel periodo natalizio. Ma molto più profonda e sorprendente di quanto ci si aspetterebbe. Un romanzo ricco di spunti e tematiche importanti, su affetti, segreti, amicizie che durano tutta la vita e le maschere che talvolta indossiamo. A chi: a chi sente la brezza dell’oceano, a chi crede nei rapporti tra sfumature e alti e bassi, a chi crede esistano molte forme di amore e di felicità. 

Elena regalerà:
"Il Falco" di Sveva Casati Modigliani (Sperling & Kupfer)
Perché: I romanzi di Sveva Casati Modigliani sono sinonimo di lieto fine. Perché a Natale, più di qualunque altro giorno dell'anno, il nostro cuore vuole fuggire in luoghi magici, in cui il bene trionfa, i sogni si realizzano al di là di qualunque ostacolo, dell'età, della sorte beffarda del destino. Perché Il Falco incarna il coraggio, tipicamente italiano, di coronare la propria esistenza non solo con successi professionali, ma con la famiglia e gli affetti riuniti alla stessa tavola. Un libro che ci porta a riflettere sulla vita, accedendo un caldo riflettore su quella fascia d'età, che l'attuale pandemia ha fortemente bistrattato. 
A chi: a chi desidera trovare un momento di ristoro dal caos del mondo. A chi ama farsi travolgere dalle storie appassionate, dalle narrazioni intriganti, in cui emerge il lato più marcato della cultura italiana. A chi desidera credere nelle favole moderne e nell'amore che trionfa. A chi ama la cioccolata e colleziona ogni libro di Sveva. 

Giulia M. regalerà: 
"La storia della musica del futuro" de I Camillas (People) 
Perché: Questo 2020 è stato un anno difficile sotto tanti punti di vista. Fra le altre cose, ad aprile se n'è andato Mirko Bertuccioli, Zagor del duo musicale I Camillas. Amatissimi dai loro fan per le canzoni buffe e per i concerti "imprevedibili", dai quali si usciva sempre con la sensazione di aver partecipato a una grande festa, I Camillas hanno raccontato un po' del loro mondo inventato ne La storia della musica del futuro, edito da People. Una raccolta di racconti bizzarri e divertentissimi in cui fra pezzi di canzoni, comunicati stampa, dichiarazioni e interviste a cantanti, lettere dei fan e classifiche, si ipotizza una vera e propria storia della musica del futuro. Da regalare agli appassionati di musica indie e/o di mondi inventati, ma soprattutto a chi (e siamo in molti, credo) ha bisogno di evasione e leggerezza - intesa alla Calvino. 

Giulia P. regalerà: 
"L'ultima cena del clan Sulinado" di Tiffany Tsao (Astoria)
Perché: il periodo natalizio invita alle storie e alle saghe di famiglia. Ci si ritrova (almeno, lo speriamo) con parenti che non vediamo da tempo e, seduti intorno a tavole imbandite, siamo curiosi di sapere cos'è successo loro durante l'anno, quali sono i pettegolezzi, le buone notizie, ma anche i piccoli scandali. La tentacolare e immensa famiglia Sulinado inizia e finisce la sua storia proprio così: con una cena dagli esiti mortali e catastrofici. Da quella cena inizia un lungo flashback che porta Doll, unica sopravvissuta del clan, a ragionare su quali motivazioni abbiano spinto il responsabile all'azione e a scavare nel passato della famiglia. Difficilmente, famiglie così potenti sono esenti da azioni fuori dalla legalità. E la dicotomia tra l'essere e l'apparire è difficile da sopportare per chiunque. 
A chi: a chi ama i thriller che si inseriscono nelle dinamiche e negli oscuri segreti familiari. In modo da coniugare una narrativa psicologica e sentimentale alla suspence e al ritmo sostenuto. E anche a chi è sempre sospettoso della zuppa che la zia continua a propinarci con aggressiva sollecitudine. 

Gloria regalerà:
"Borgo Sud" di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi)
Perché: Non sono tanti gli scrittori che riescono a scrivere senza sprecare parole: nei suoi libri, Donatella Di Pietrantonio non usa mai parole a caso, tutto ha un senso e soprattutto lo ha in quella esatta posizione. Se poi si è già letto e amato L'Arminuta, questa sua prosecuzione è decisamente da leggere, anche se dobbiamo specificare che il libro è godibilissimo anche senza avere già conosciuto Adriana e la sorellastra. Qui le si ritrova da adulte, con una vita alle spalle e con ancora tanti sogni davanti, sogni spesso interrotti o resi impossibili dalla realtà. Ma la sorellanza è qualcosa che resiste, si rafforza anche nelle assenze e non conosce reale sosta: basta che una chiami perché l'altra risponda. E ci sia. 
A chi: a chi ha letto L'Arminuta, certo, ma anche a chi crede nel rapporto tra sorelle - non necessariamente sorelle di sangue - e a chi crede in una sorellanza che travalica qualsiasi confine. 

Ilaria regalerà: 
"L'amore ai tempi del colera" di Gabriel Garcίа Márquez (Mondadori)
Perché: perché a Natale non esiste niente di meglio che leggere (o rileggere) un grande classico, per assaporare uno degli incipit più belli della Storia della letteratura: "Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati", perché il messaggio di questo capolavoro può benissimo essere racchiuso nel titolo di un quadro frutto di un altro indiscusso genio, Caravaggio: Amor vincit omnia. Perché L'amore ai tempi del colera è senza alcun dubbio un romanzo sull'amore, ma è ben lontano dal poter essere definito un libro romantico: seppur Garcίа Márquez riesca a descrivere in maniera straordinaria le centinaia di donne con le quali Florentino intrattiene dei rapporti amorosi, nelle quasi 400 pagine di quest'opera mai una volta viene menzionato l'amore perfetto, quello stucchevole, che sa di finzione, poiché anche la felice conclusione della storia che lega i due protagonisti non ha nulla a che vedere con gli amori da commedia, ma appare piuttosto come l'esito di una volontà, di una caparbietà e di una ostinazione che ce lo fa apparire assai realistico. 
A chi: a tutti coloro che amano le storie d'amore lunghe una vita, per scoprire la passione tra il telegrafista (poi imprenditore nel ramo dei traghetti fluviali) Florentino Ariza e la bella e testarda (la "mula d'oro" la definirà suo padre) Fermina Daza, moglie del dottor Juvenal Urbino. A chi già conosce e apprezza Gabriel Garcίа Márquez, ma anche a coloro che non lo hanno mai letto prima: l'autore colombiano dà vita a una narrazione che sembra sempre in bilico tra realtà e finzione, tra una vicenda realmente accaduta e una favola bellissima: si intravedono in quest'opera, infatti, gli elementi di quel "Realismo magico" del quale l'autore sarà forse l'esponente più importante nella letteratura sudamericana del '900. 

Marta regalerà: 
"Il senso di una fine" di Julian Barnes (Einaudi) 
Perché: un libro agile, arguto, unico nel panorama letterario inglese odierno; regalarlo non è solo regalare un libro geniale e finemente costruito che si legge in un fiato, ma è donare un'esperienza di lettura che ti coinvolge e non ti molla più. La storia di Tony Webster, costellata di riflessioni sul tempo e sul senso della gioventù, non ci consente di restare passivi: ci fa arrabbiare, indignare, ci fa provare della pietà e ci fa sentire in imbarazzo per lui, ci fa sentire completamente estranei alla vicenda e allo stesso tempo ci illude di possederne le chiavi di lettura. Ma il finale, a cui tutta la storia tende, ci riporta al nostro posto di lettori, con tutte le limitazioni che esso comporta. 
A chi: è il regalo perfetto per chi apprezza le narrazioni brevi e concentrate, in cui le sezioni riflessive si alternano alle vicende in un ritmo narrativo piano ed equilibratissimo; per chi conosce l'importanza dei "come" della narrazione, e non solo del "cosa" viene narrato; e soprattutto per chi vuole prendere parte attiva in ciò che legge, e vuole che i libri letti diventino parte integrante di sé. 

Nicola regalerà: 
"Papà" di Régis Jauffret (Edizioni Clichy) 
Perché: Nel contesto natalizio di intimità e affetto con i propri cari, questo libro non può che sciogliere il cuore. La storia è molto semplice: Régis Jauffret vede in un documentario televisivo sulla Francia di Vichy e sulle rappresaglie dei nazisti nella zona libera francese durante la Seconda guerra mondiale una sequenza di sette secondi di video in cui appare suo padre portato via da due agenti della Gestapo. E tutto cambia per sempre. Régis allora cerca di tornare indietro nel tempo attraverso i ricordi d'infanzia e le memorie di famiglia per recuperare Alfred, padre che non ha mai conosciuto veramente. Ma scavare nella memoria significa anche risvegliare vecchi fantasmi e riprovare antiche frustrazioni. Allora subentra il potere della letteratura che permette a Régis Jauffret di dedicarsi alla ricostruzione della figura che avrebbe voluto suo padre fosse, tessendo insieme ricordi felici e sogni da realizzare con il suo fantomatico papà. Un libro che è un gioiello; una storia che valorizza il significato della parola "famiglia". 
A chi: a chi ama i racconti di famiglia, a chi è affascinato dai misteri della memoria e a chi non ha ancora fatto i conti con il proprio passato. A chi crede nella letteratura come fonte di compensazione e di felicità. Soprattutto, a chi crede che una buona storia possa salvare la vita di qualcuno. 

Sabrina regalerà: 
"L'ottava vita" di Nino Haratischwili (Marsilio)
Perché: perché è un libro immenso sia per la mole (1.146 pagine) sia per la potenza narrativa. Ci troviamo di fronte a un grande racconto, che si innesta nella tradizione del romanzo russo per tanti motivi: la moltitudine dei personaggi le cui storie intrecciate compongono un arazzo gigantesco, l'affresco storico che racchiude il secolo che vide la Georgia passare da Stato dell'impero russo a Repubblica dell'ex Unione Sovietica a Paese indipendente, l'intensa carica emozionale dei sentimenti che attraversano il libro portati sulle spalle dai personaggi plasticamente raffigurati. A partire dalle 7 donne, le cui vite, dalla bisnonna all'ultima nipote, formano il cerchio del secolo. Per essere offerte all'ottava, l'ultima discendente che avrà il compito di comprenderle e reinterpretarle. E se a Natale il concetto di famiglia passa dalla raffigurazione della natività sotto la capanna agli spot del panettone, non c'è modo migliore per festeggiare letterariamente questo legame che regalare L'ottava vita, che della famiglia è l'emblema. 
A chi: sicuramente a chi è appassionato di saghe familiari e ama la coralità di una storia ricca di figure. A chi non si lascia spaventare dallo spessore di un volume e, anzi, accetta di buon grado la sfida che l'autrice mette in atto: tenere desta l'attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina. E a chi è in cerca di personaggi letterari (per lo più femminili) in grado di lasciare un segno indelebile nella memoria.

Samantha regalerà:  
"La casa dalle finestre sempre accese" di Anna Folli (Neri Pozza)
Perché: Per rivivere le atmosfere dell’Italia del Novecento, che nonostante i momenti bui e le cadute della Storia, amava la Letteratura. Lo vediamo in questo romanzo, che ci riporta a quei pomeriggi così ricchi di spunti, idee e vita attorno a temi letterari; gli stessi che animavano la vita di Giacomo Debenedetti e sua moglie, Renata Orengo. E insieme ai due protagonisti conoscere anche i volti intimi di Piero Gobetti, Umberto Saba, Montale e Soldati, o le grandi donne che riuscirono a fare dei loro salotti dei veri e propri cenacoli letterari, come Maria Bellonci o Alba De Céspedes. 
 A chi: A coloro che amano conoscere la storia attraverso i suoi protagonisti, che non si fermano dietro la fama di uno scrittore o un critico, ma vogliono conoscerne le passioni, le amicizie e le paure. A chi ama Debenedetti e la sua capacità critica, ma anche a chi crede nella forza dell’amore e nel reciproco aiutarsi delle menti brillanti, in vita e anche dopo. 

Valentina regalerà: 
"Ross Poldark" di Winston Graham (Sonzogno)
Perché: trovare una saga che appassioni è una bella fortuna perché è possibile continuare a seguire le avventure dei personaggi a cui ci si lega maggiormente e ritrovarsi ad attendere con impazienza e curiosità l'operato del traduttore. Ci si affeziona alle storie, si seguono le vicende dei personaggi, si entra in un mondo nuovo, in cui è possibile conoscere più a fondo i cuori dei protagonisti. Regalare la prima puntata della saga dei Poldark significa regalare la chiave d'accesso alle avventure di Ross e di Demelza e alla trasposizione televisiva. 
A chi: a chiunque abbia voglia di tuffarsi in una nuova avventura letteraria, sapendo che -se apprezzerà questo volume- lo aspetteranno altre puntate di questa saga.