1+1 non fa (sempre) 2
di John D. Barrow
Il Mulino, 2020
pp. 128
€ 13,00 (cartaceo)
€ 9,48 (ebook)
Il 26 settembre 2020, lo scrittore inglese John D. Barrow muore a soli 67 anni. Ha da poco completato il suo ultimo libro, 1+1 non fa (sempre) 2 (edito dal Mulino), registrando un breve video di saluto, in cui sintetizza il suo pensiero di ricercatore e scienziato. Barrow è stato docente di matematica presso l’Università di Cambridge, e durante la sua vita ha notevolmente contribuito alla diffusione del sapere scientifico, pubblicando un nutrito numero di libri e articoli divulgativi dedicati al grande pubblico. Nonostante l’apparente complessità della materia trattata, si pensi ad esempio a “Le origini dell’universo" (Ed. Rcs Libri, 1995), “Dall’io al cosmo - Arte, scienza, filosofia” (Raffaello Cortina Editore, 2000) o “Teorie del Tutto. La ricerca della spiegazione ultima” (Ed. Adelphi, 1992), solo per citarne alcuni, Barrow ha magistralmente saputo creare un proprio stile di comunicazione, in grado di snocciolare argomenti accademici di grande valore per la conoscenza collettiva e l’esistenza umana.
“Nella mia vita – ha affermato Barrow – ho posto grandissima attenzione al tema della divulgazione scientifica e delle sue importanti implicazioni con altri saperi e discipline - dalla filosofia alle religioni - ma anche e soprattutto con l’educazione e la società”.
1+1 non fa (sempre) 2 si presenta come un’affascinante lettura della rappresentazione più semplice del mondo, tuttavia apre la strada a interrogativi che abbracciano non solo il settore della scienza e matematica, bensì approda alla filosofia e alla religione. Se pensavamo che la somma di due unità fosse l’operazione meno complessa della nostra vita, saremo costretti a ricrederci. 1+1 = 2 è la prima uguaglianza matematica che tutti impariamo a scuola, ma anche il primo paradosso della mente. Quella che a molti potrebbe sembrare una banale ovvietà, risulterà al contrario come un’avvincente scoperta, per chi, come me, non aveva mai riflettuto sulla necessità di individuare quali fossero, tanto per iniziare, le due suddette unità.
Si parla di numeri identici o di elementi appartenenti a uno stesso gruppo? Ecco, la magia inizia, rivoluzionando in un brevissimo istante tutti i costrutti mentali, i dogmi secolari nati dall’efficacia ingannevole e irragionevole dell’equazione di base. La matematica, considerata il linguaggio alla base della vita, sembra pertanto in grado di illuminarci con un sapere che entra, a pieno titolo, nelle più profonde speculazioni di carattere filosofico, fino a raggiungere la cosmogenesi dell’io, la sua relazione con il tutto e la vita.
Da dove nasce quindi la necessità di dare per assodato il risultato iniziale dell’equazione matematica? Si è trattato di una scoperta oppure di una necessità, di un’invenzione dell’uomo, costruita per rispondere a precise esigenze di sopravvivenza della specie? L'uomo, nel corso della sua esistenza, ha dovuto evolversi al punto da concepire il ragionamento astratto, quello che gli ha consentito di staccarsi dalla funzione matematica di base, per abbracciare le ben più complesse metafore, simbologie ed analogie. Affrontando l'ampio spettro delle catalogazioni, della necessità della specie umana di creare una lista di nozioni, per classificare e dar senso al mondo, Barrow solletica non solo la nostra curiosità, ma scardina le fondamenta del ragionamento, stuzzicando uno dei maggiori interrogativi legati alla conoscenza scientifica, laddove possiamo parlare di assolutismo o relatività di pensiero?
L’autore sviluppa una lezione entusiasmante di matematica, ricca di suggestioni del pensiero, attraverso l’analisi di antichi sistemi numerici, analizzandoli e creando collegamenti semantici, dalle basi del contare alla definizione di numero da Frege a Peano, l'aritmetica transfinita di Cantor e i teoremi di incompletezza di Gödel, la dimostrazione di Whitehead e Russell, arrivando alla logica dell’informatica di Alan Turing ed alla legge di Benford. Barrow solleva molte domande, a cui non manca di fornire risposta, lasciando poi al lettore il compito di approfondire maggiormente.
Riuscendo nell'ardita impresa di ridurre la difficoltà di comprensione delle importanti scoperte scientifiche, condotte in ambito accademico, 1+1 non fa (sempre) 2 è una lettura arricchente. Stampato in un comodo formato tascabile, il libro si legge d’un fiato, ma ha il valore di quei piccoli scrigni, in cui si conservano perle preziose. Barrow, che il 5 febbraio 2020 era stato nominato da Papa Francesco membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze, ha regalato al mondo un testo scritto in un linguaggio semplice e comprensibile, che contribuisce ad alzare l’asticella del sapere culturale collettivo.
Elena Arzani
@arzanicurates