La prossima volta che vi chiederete perché una volpe rimanga seduta a guardarvi anziché schizzar via in preda al panico, ricordatevi che per migliaia di millenni ha dovuto valutare i rischi derivanti da predatori molto pericolosi, e la strategia a cui è arrivata è aspettare a distanza di sicurezza nei pressi di un accesso a un posto sicuro a lei ben noto, come una tana o - ai nostri giorni - un'apertura in una recinzione. (p. 29)
Quanti falsi miti esistono sulle volpi! Ce ne rendiamo conto fin dalle prime pagine di La vita segreta delle volpi, il nuovo saggio di Adele Brand, che ci porta ad avvicinarci agli usi, alla storia, ma anche ai comportamenti e alla straordinaria capacità di adattamento di questi animali, concepiti in modo controverso nel mondo.
A tutti sarà capitato di vedere una volpe e di associarla al cane, perché effettivamente sono entrambi canidi, ma la prima è selvatica e difficile da avvicinare, per quanto sempre più abituata alla presenza dell'uomo. Adele Brand ci racconta di volpi che ha avvistato anche in pieno centro di Londra, addirittura sui mezzi pubblici! Per la loro larga diffusione, spesso il mondo anglosassone ha visto nelle volpi una minaccia, ma non sono rari gli abitanti soprattutto dei paesi che sfamano queste ospiti curiose. Molti non sanno però che quel cibo non viene ingerito, ma che la femmina subordinata della famiglia contiene il prezioso bottino nel suo muso affilato, per poi portarlo nella tana. La struttura sociale delle volpi è, infatti, straordinaria e ci sono queste figure di "femmine subordinate", vere e proprie aiutanti che accudiscono i piccoli della volpe dominante, portano il cibo, a costo di mettersi maggiormente a rischio. «La vita sociale delle volpi è complessa e violenta, a volte. Ma ci sono momenti durante i quali sembrano godere del fatto di non essere sole», spiega l'autrice a pagina 75, e in effetti anche noi lettori non possiamo che interessarci a questo straordinario capitolo, in cui si delineano singolari equilibri "familiari" (anche se non mancano le zone d'ombra).
Se vi state chiedendo quanto sia rischioso avere una volpe che percorre il vostro giardino, Adele Brand dissemina le risposte nel corso di tutto il suo libro, e la parola d'ordine che sembra animare rapporti pacifici tra volpi e umani pare essere una sola: buonsenso. Così come non bisogna provare ad addomesticare le volpi, rendendole qualcosa di diverso dall'animale indipendente e selvatico che è, tuttavia si può convivere serenamente, traendo spesso piacere dalla comparsa di questi animali fulvi attorno a noi. Semmai, qualche volta potrà capitare di allarmarsi per il verso della volpe, che in alcune situazioni ha portato molte persone a scambiare il verso per l'urlo di una vittima di un crimine e le ha portate a contattare la polizia: in media una chiamata ogni tre settimane (dati del 2015)!!! Tuttavia, Adele Brand ci racconta che la comunicazione delle volpi passa più spesso attraverso «feromoni, sbadigli esagerati e variazioni dell'inclinazione delle orecchie» (p. 98). Se in ogni caso siete curiosi di sentire il verso di una volpe rossa, potete fare conoscenza della volpacchiotta Vixen, che è stata registrata da Adele Brand e che è diventata una vera e propria star di YouTube, con quasi 3 milioni di visualizzazioni. Ma vi consiglio in generale di dare un'occhiata al canale di Adele Brand durante la lettura del libro, perché apprezzerete ancora di più i suoi studi.
Ora siete curiosi di avvistare qualche volpe? Non è difficile, ma se volete andare ancora di più sul sicuro potete installare delle fototrappole per riprenderle di nascosto, oppure potete seguire uno dei tanti suggerimenti che Adele Brand inserisce alla fine del suo libro.
Attento ai contenuti e sfizioso per le tante scoperte a cui arriveremo, La vita segreta delle volpi è un'interessante pausa dai libri letterari a cui vi abbiamo abituati sui sito, per andare a fare conoscenza con una delle specie animali più diffuse in assoluto, in città tanto quanto in campagna. Parola d'ordine delle volpi: libertà, e non possiamo che invidiarle un po'.
GMGhioni
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