Lostland. Ritorno al
mondo che non c’è
di Margie Simmons
DeA, 2021
di Margie Simmons
pp. 176
€ 13,90 (cartaceo)
€ 6,99 (ebook)
Non so per gli altri, ma per
me, sin dai tempi della scuola, uno degli aspetti più suggestivi
nell’immaginare Astolfo sulla Luna era il
catalogo degli oggetti perduti. Era in qualche modo rassicurante pensare
che non solo perché qualcosa era stato sottratto alla nostra vista significasse
che aveva cessato di esistere – visualizzare un luogo, seppur lontano e
inaccessibile, in cui tutto ciò che era stato smarrito, finanche la ragione,
potesse trovare una sua collocazione, una sua seconda vita. È proprio questa
lontana suggestione che viene riattivata dalla lettura delle avventure di Ally Gram a Lostland. Con
lo pseudonimo di Margie Simmons, la scrittrice Simona Sparaco e sua nipote
Margherita inventano un universo
coloratissimo e fantasioso, dove gli oggetti smarriti ritrovano la parola e
attendono che il loro proprietario li rincontri; un reame a cui può accedere
solo chi mantiene una certa purezza
nello sguardo, un contatto vivo con la propria infanzia. Ecco perché, oltre
alla giovane protagonista, il portale per il regno delle cose perdute può
essere valicato anche dalla nonna Clara, affetta dal morbo di Alzheimer nel
mondo reale, ma che oltre la soglia ritrova lo spirito e la giovinezza smarriti,
mentre un uomo arido – forse pericoloso – come il dottor Norton, nuovo e
ambiguo compagno della mamma, non ci vedrà che una vecchia soffitta polverosa.In questo secondo volume
della serie, Ally si trova alle prese con una serie di problemi molto concreti:
l’incapacità di convincere l’amico Diego della reale esistenza di Lostland, ma
anche la rivalità crescente con la dispettosissima Misha, eventi che la tengono
occupata nel mondo di tutti i giorni e che la spingono a cercare ostinatamente
di tornare nel regno – anche se è da talmente tempo che la Regina Passpartù non
si fa più viva e che lo Specchio Magico rimane inerte da spingerla a dubitare di tutto. Lo smarrimento di alcuni oggetti
particolarmente importanti e l’improvvisa apertura del varco innescano una
nuova missione esplorativa, in quello che si rivela essere un territorio trasfigurato, reso oscuro e inquietante
dall’imperversare della furia distruttiva di Katana e del suo esercito di
armature.
Tra l’incontro con alcune vecchie conoscenze, come l’elastico Lasty o la piccola chiave Secret, e alcuni momenti di leggerezza (che coinvolgono un finto braccialetto Tiffany, la nostalgia di Gemello Jay per Gemello Ray, o il party delle Ruspe...), si creano nuovi equilibri relazionali e, mentre alcune amicizie vacillano, altre nascono e si consolidano nel momento della difficoltà. Ally Gram deve imparare a crescere ben oltre i suoi undici anni per affrontare quelle che si configurano come le sue peggiori paure. In questo ritorno a Lostland, le tematiche della perdita, della nostalgia, della solitudine ai approfondiscono, in parallelo con la maggiore consapevolezza dei protagonisti. Nella nuova oscurità che affligge il regno magico, si celano i dilemmi etici che deve affrontare ogni ragazzo che diventa grande, e Ally e Diego devono provare a rispondere a una domanda da cui dipenderà forse il loro futuro: cosa si è disposti a fare, pur di riavere con sé ciò che è perduto?
Pur essendo comprensibile anche autonomamente, il secondo volume della serie di Margie Simmons viene sicuramente valorizzato da una lettura in coda al precedente, e si mantiene aperto nel finale agli sviluppi futuri. Illustrato da Davide Ortu, si presta alla fruizione di autonoma di un pubblico di giovanissimi, possibilmente dell’età dei personaggi principali, anche se la risposta problematica alla domanda principale, sopra accennata, potrebbe diventare uno spunto interessante per una riflessione in famiglia.
Tra l’incontro con alcune vecchie conoscenze, come l’elastico Lasty o la piccola chiave Secret, e alcuni momenti di leggerezza (che coinvolgono un finto braccialetto Tiffany, la nostalgia di Gemello Jay per Gemello Ray, o il party delle Ruspe...), si creano nuovi equilibri relazionali e, mentre alcune amicizie vacillano, altre nascono e si consolidano nel momento della difficoltà. Ally Gram deve imparare a crescere ben oltre i suoi undici anni per affrontare quelle che si configurano come le sue peggiori paure. In questo ritorno a Lostland, le tematiche della perdita, della nostalgia, della solitudine ai approfondiscono, in parallelo con la maggiore consapevolezza dei protagonisti. Nella nuova oscurità che affligge il regno magico, si celano i dilemmi etici che deve affrontare ogni ragazzo che diventa grande, e Ally e Diego devono provare a rispondere a una domanda da cui dipenderà forse il loro futuro: cosa si è disposti a fare, pur di riavere con sé ciò che è perduto?
Pur essendo comprensibile anche autonomamente, il secondo volume della serie di Margie Simmons viene sicuramente valorizzato da una lettura in coda al precedente, e si mantiene aperto nel finale agli sviluppi futuri. Illustrato da Davide Ortu, si presta alla fruizione di autonoma di un pubblico di giovanissimi, possibilmente dell’età dei personaggi principali, anche se la risposta problematica alla domanda principale, sopra accennata, potrebbe diventare uno spunto interessante per una riflessione in famiglia.
Carolina
Pernigo