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Il vero serial killer in famiglia è il destino: "Il dilemma" di B.A. Paris

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Il dilemma di Paris



Il dilemma
di B.A. Paris
Nord Editrice, 2021

Traduzione di Olivia Crosio

pp. 368
€ 18,60 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Se per "thriller" adottiamo la definizione di Treccani, quale "Narrazione o spettacolo (teatrale, cinematografico, televisivo) che sviluppa un intreccio poliziesco o comunque fortemente emotivo, avvalendosi dei procedimenti tipici della suspense così da produrre, nei lettori o spettatori, tensione, brivido o addirittura terrore", allora possiamo dire che Il dilemma di B.A. Paris è effettivamente un thriller. Cancellate l'idea di un serial killer che minaccia i protagonisti dietro l'angolo, o meglio, immaginate un  serial killer che la fa sempre franca e non potrà mai essere arrestato: il destino. 
Dentro la bella villa che la famiglia di Adam e Livia si è costruita con fatica e con perseveranza, si sta preparando la festa per i quarant'anni di Livia, e dovrà essere tutto perfetto. Lei sogna questo momento fin da quando, da ragazzina, ha dovuto mettere da parte il festeggiamento per le nozze, perché con la sua gravidanza inattesa a diciassette anni ha sconvolto la sua famiglia, che l'ha disconosciuta. Anche Adam non ha subito accettato di buon grado le nuove responsabilità di padre con Josh, perlomeno fino alla nascita della secondogenita, Marnie, che invece l'ha subito conquistato. Poi, tutto è migliorato, la famiglia ha iniziato a meritarsi quel nome, fino all'inevitabile abbandono del nido: Marnie è andata a studiare a Hong Kong e pochi giorni dopo la festa anche Josh partirà per gli States per un master. Insomma, Adam e Livia si troveranno da soli, ma non è ancora il caso di pensarci: molto meglio preparare gli ultimi dettagli della festa e godersi, finalmente, il momento. 
Avere la pretesa di una felicità estrema, senza ombre, è impossibile, ce lo ricorda bene B.A. Paris in questo romanzo: Livia ha un valido motivo per sentirsi sollevata per l'assenza di Marnie, mentre Adam ha organizzato segretamente il ritorno della figlia da Hong Kong per fare una sorpresa alla moglie. Qualcosa inizia subito a scricchiolare: la comunicazione. La famiglia che dalla sua imperfezione iniziale ha raggiunto un invidiabile equilibrio forse ha più segreti di quanti possiamo immaginare, ce lo suggeriscono i punti di vista alternati, perché ogni capitolo è focalizzato ora su Livia ora su Adam. 
"Che cosa sta succedendo? Che cosa succederà?" sono le due domande che ci ripeteremo ossessivamente leggendo il romanzo, perché il dilemma di Adam è ben più grave di qualsiasi altra cosa possa nascondergli Livia: dopo la partenza di Marnie, infatti, l'uomo scopre che uno dei voli che avrebbe dovuto prendere la ragazza si è schiantato subito dopo la partenza dal Cairo. Inizialmente Adam è sollevato (il primo volo aveva accumulato ritardo, dunque Marnie ha perso di sicuro la coincidenza), poi però i dubbi arrivano a fagocitare tutto il resto, ma sono dubbi... Dunque, perché rovinare la festa che Livia attende da anni? 
Se su due piedi fatichiamo a capire come Adam possa tenersi tutto dentro e arrovellarsi da solo, mentre gli altri festeggiano, via via che procediamo con la lettura ricostruiamo anche la loro vita familiare, e comprendiamo perché non voglia seminare il panico. Senza contare che temporeggiare significa tenere aperta la possibilità che Marnie stia bene e che sia semplicemente in viaggio su un altro volo, o che non riesca a mettersi in comunicazione con loro. Insomma: Marnie si sarà salvata o no? E che cosa ha commesso di così tanto grave da aver sconvolto sua madre? 
Attorno a questo doppio dilemma girano le ventiquattro ore di tempo del racconto: sentiamo un nodo alla gola stringersi, i colpi di scena coinvolgono invitati e familiari e gli sguardi tra marito e moglie si fanno sempre più interrogativi. Adam e Livia si conoscono, e dunque che cosa sta accadendo? Così passiamo di capitolo in capitolo per scoprire come si risolverà questo mistero familiare, e come si chiuderà la tanto attesa festa. B.A. Paris, maestra nell'indagare i rapporti di coppia (vedasi il suo La coppia perfetta o La moglie imperfetta), sceglie uno stile estremamente paratattico e dialogico per portare suspense e inquietudine.  

GMGhioni