di Emiliano Gucci
Feltrinelli, aprile 2021
€ 17 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
Si apre con l'amore consumato su una spiaggia tra marito e moglie, Le anime gemelle, ma non facciamo in tempo a immaginare la completezza di quell'intimità che subito Emiliano Gucci ci porta il frastuono dell'imprevisto. Una telefonata del padre porta Fausto a lasciare sua moglie Bianca sull'isola dove avrebbero dovuto risolvere i problemi di coppia, e corre a casa. Ancora una volta, il suo gemello Franco ha commesso qualcosa di grave e, come sempre, Fausto deve cercare di fare ammenda, deve essere «una toppa, un rimedio per le bizze di Franco» (p. 79).
Accanto alla stanchezza, c'è però il desiderio di risolvere le cose, perché Fausto sente di non potersi sottrarre alle richieste d'aiuto, che tuttavia gli sembrano sempre più asfissianti e angoscianti. Bianca, d'altra parte, gli ha fatto notare più volte quanto lui sia dipendente dalla sua famiglia d'origine, e in particolare da Franco, che a quarant'anni non ha ancora messo la testa a posto e sembra la nemesi del fratello. E dire che anche Bianca dovrebbe capire, lei che ha una sorella, Azzurra, opposta a lei! Invece, Bianca vive la partenza di Fausto come un abbandono, l'ennesima testimonianza di quanto il loro rapporto valga poco agli occhi del marito.
Forse, nel profondo, Fausto sa, sa che questa volta c'è qualcosa di grave, e l'incendio che ha devastato la zona vicino a casa sua, a poca distanza dalla loro vigna, gli fa temere che Franco c'entri. Con sgomento, apprende invece dalle mille reticenze del padre che il problema è un altro: una ventenne straniera, ospite del loro agriturismo, è stata con Franco e ora è terrorizzata. Per quanto Fausto cerchi di carpire dettagli, il padre non gli è di aiuto e il fratello, rintanatosi nella cantina, al di là della porta gli spiega in modo lapidario: «Abbiamo fatto l'amore [...], poi il destino infame ha rovesciato tutto» (p. 86).
Sembrano già tanti i fatti, ma queste non sono che le premesse di Le anime gemelle: la dichiarazione di Franco rappresenta un punto zero, l'inizio di una ricerca spaventosa, l'inizio di un sentirsi strattonato tra il desiderio di proteggere la sua famiglia e il bisogno di denunciare l'accaduto. La verità potrebbe essere terrorizzante, perché Fausto non fa che chiedersi che cosa abbia mosso il fratello, e poi prova ad allontanarsi da simili pulsioni violente («e cerco la radice, la natura del sesso e della violenza, e ho paura di trovarla, e non cerco più», p. 199).
Che cosa è accaduto davvero? E perché quella ragazza è ancora all'agriturismo? Solo perché la sua macchina non parte? Perché Franco non esce dalla cantina? E che cosa starà facendo Bianca, rimasta da sola sull'isola? Sono tante le domande che affollano la mente di Fausto, domande a cui noi lettori risponderemo tardi, seguendo il corso della narrazione. Solo di Bianca sappiamo ben più di quanto possa immaginare Fausto, perché alcuni capitoli sono dedicati a lei: sentendosi abbandonata, la donna decide di lasciare l'isola e di raggiungere sua sorella al mare. Questa sarà l'occasione per rimettersi in gioco, per lasciar emergere tutta la propria frustrazione, ma sentirsi di nuovo desiderata da altri uomini non può essere la soluzione, Bianca lo sa. E lo sa anche sua sorella, che cerca di starle vicina, sbagliando spesso distanze e modi.
Mentre Fausto cerca di fare chiarezza e in altri casi prova disperatamente a far tacere i suoi mille assilli, la sua lontananza si rivela ben più lunga del previsto, e lui percepisce il suo matrimonio come «una storia destinata a scivolargli via dalle braccia» (p. 239). Se sarà così o meno, lo scopriremo alla fine del romanzo, ma intanto ci aspetta un percorso inquietante attraverso i vincoli dei rapporti di coppia (tra gemelli, tra un padre e un figlio, tra un marito e una moglie), in cui Emiliano Gucci non avrà pietà delle relazioni. Come già era avvenuto in Voi due senza di me, l'autore sa affondare la penna nelle crepe dei rapporti e nelle loro pulsioni egoistiche, per penetrare oltre i pregiudizi e sconvolgere le idee della storia che ci eravamo costruiti in principio.
GMGhioni