buon 1° maggio! Per questo mese, in cui entro le 22 dobbiamo essere a casa, abbiamo pensato di consigliarvi letture "notturne", sia perché le storie sono soprattutto ambientate di notte, sia perché sono adattissime ad essere lette sotto la coperta alla luce dell'abat-jour!
Come sempre, oltre al consiglio, trovate un link per approfondire con uno dei nostri articoli e il link per l'acquisto diretto del prodotto.
Buone letture e alla prossima!
La Redazione
***
Claudia consiglia:
"Notti a Vals" di Tim Krohn (Casagrande)
Perché: è un'ode alla notte come momento privilegiato per cogliere le sfumature dell'esistenza. In una località termale svizzera si ritrovano personaggi che apparentemente hanno poco in comune, ma in realtà condividono un pezzo del loro viaggio, un momento cruciale, di quelli che poi diventano miliari in una vita.
A chi: a chi ama le notti radiose, le notti difficili, le notti lunghe. In questa raccolta di racconti ci sono tutte le notti del mondo. Anche quando l'incerto e il buio fuori fanno paura, Krohn scrive storie delicate come la neve, che tutto copre senza fare rumore.
"Il buio e altre storie d'amore" di Deborah Willis (Del Vecchio)
Perché: è una raccolta di racconti davvero notevoli, che si poggiano saldamente su una tradizione letteraria fatta propria. In questo periodo di coprifuoco, la notte, il buio, sono il momento ideale per immergersi in certe atmosfere tratteggiate da Willis, a partire dal racconto che da il titolo alla raccolta tutta. In quelle avventure notturne di due ragazzine che smettono i panni dell'infanzia per indossare bruscamente quelli dell'adolescenza, l'autrice tratteggia una storia in cui il buio ispira avventure proibite ed è anche metafora di un'oscurità e zone d'ombra che attraversa tutta la raccolta.
A chi: ama il racconto puro, che non si finge romanzo, ma mostra con orgoglio tutta la sua forza espressiva. A chi non ha paura di scavare tra le pieghe dell'animo umano, scoprire la varietà e la mutevolezza della natura umana. A chi del buio non ha paura. A chi è capace di guardare sotto la superficie.
Deborah consiglia:
"Quel maledetto Vronskij" di Claudio Piersanti (Rizzoli)
Perché: racconta le notti della solitudine e dell'attesa, ma anche quelle condivise da una coppia, schiena contro schiena, notti di silenzi prima ingombranti, poi densi di significato. Narra anche di un sogno inquietante che ci rivela, con una sorpresa illuminante, chi è davvero "quel maledetto Vronskij". La scrittura è piana, eppure elegante, il ritmo tranquillo eppure coinvolgente. Un bel libro.
A chi: A chi crede che l’amore sia costanza, tempra, pazienza, sincerità. Il sentimento che unisce i due protagonisti riesce, senza avventure o spericolatezze, a dare un tempo e una pienezza alle loro vite, a sottrarle all’insensatezza. A chi ama la gioia delle cose semplici, il ritmo della natura, le passeggiate in montagna, la fedeltà di un cane. E..perché no? A chi ha amato Anna Karenina e vuole trovare il pretesto per ricordare le sue pagine.
"Il maestro e Margherita" di Michail Bulgakov (Mondadori)
Perché: nei momenti di crisi, è sempre bene rivolgersi ai classici. Se c'è una festa sfrenata, con ospiti fuori da ogni canone e con eventi al di là della comprensione, è proprio il gran ballo di Satana dove Margherita, strega e regina, sperimenta ogni sorta di piacere sensoriale. Non sarebbe male ritornare alle uscite notturne con gorilla che suonano jazz, gatti che ci versano vodka e fontane da cui emerge un torbido profumo di champagne. Piacere e dolore, fascino e morte per una notte conturbante... ok, probabilmente la nostra prima uscita notturna non si avvicinerà nemmeno lontanamente a quella di Margherita – e diremmo anche "per fortuna" – ma quel sapore di libertà senza alcuna morale continua ad attirare e sedurre dalle pagine di Bulgakov.
A chi: a chi aspetta con ansia il momento di poter tornare a fare le ore piccole. Forse le serate non saranno al livello del ballo di Satana, ma dopo tanta attesa, anche una semplice cena sembrerà trasgressiva e godereccia.
Gloria consiglia:
"Amore" di Hanne Ørstavik (Ponte alle Grazie)
Perché: di notte può succedere qualsiasi cosa, e in una sola notte è ambientato tutto questo romanzo breve. Un paesino scandinavo, una madre, un figlio soli nella notte nevosa, ognuno con un proprio obiettivo: quali incontri li aspettano? E ci sarà davvero una vera e propria comunicazione tra madre e figlio? L'ombra della tragedia sembra incombere (sarà anche solo per il gioco di ombre o per la forma assolutamente insolita degli incontri), ma l'autrice sa sempre come virare verso altre direzioni.
A chi: a chi cerca un romanzo enigmatico, in cui incontri e sensazioni giganteggiano sulla trama.
Marta consiglia:
"Doppio sogno" di Arthur Schnitzler (Adelphi)
Perché: un romanzo i cui fatti durano lo spazio di due notti, ma che sembra dilatarsi all'infinito. La notte viennese di inizio Novecento, forse la vera protagonista della storia, è viva e senziente, ingloba la vita intera del protagonista Fridolin, così tranquilla e ordinaria, e la getta in pasto a desideri che lui stesso non sapeva di provare. Dove comincia l'inganno, dove l'autoinganno? Il lettore, estraneo alle profondità dell'inconscio del protagonista tanto quanto Fridolin stesso, può solo ipotizzare e armarsi di matita per tracciare tentativi di linee tra realtà e sogno.
A chi: a chi cerca una lettura breve, che duri giusto lo spazio di una notte insonne; a chi ha visto Eyes Wide Shut e vuole risalire all'ispirazione letteraria del celebre film; a chi nei libri non cerca soluzioni univoche, ma ama gli angoli ciechi interpretativi. Anche se danno sulle profondità dell'inconscio.
Sabrina consiglia:
"Dracula" di Bram Stoker (Newton Compton)
Perché: Dracula è il romanzo notturno per eccellenza, il vampiro è il Signore della notte. La figura del Conte che si aggira nottetempo, con i canini affilati e assetato di sangue, può essere, per certi versi, la controfigura diabolica di tutti coloro (e siamo in tanti) che da mesi e mesi sognano di popolare la notte sorseggiando un Bloody Mary (e scusate il gioco di parole, ah aha aha)... Niente, visto che la notte per noi termina ancora alle 22, una volta chiusa bene la porta di casa (e procedendo con la lettura vi assicuro vi alzerete più volte ad accertarvi che lo sia), non c'è niente di meglio che tuffarsi nelle atmosfere gotiche del romanzo di Stoker.
A chi: lettura adatta a tutti coloro che amano una scarica di adrenalina, a quelli che sanno lasciarsi trasportare dalle pagine di un libro e sobbalzeranno per uno scricchiolio, un innocente rumore improvviso, un'anta che sbatte sospinta dal vento del temporale, un battito d'ali di pipistrello. E vedrete che la notte sarà lunga... anche tra le pareti domestiche. Psst ... il Bloody Mary ci sta bene anche in casa.
Social Network