Giù nel blu.
Dalla superficie agli abissi: viaggio sottomarino sfogliabile
testi di Gianumberto Accinelli
illustrazioni di Giulia Zaffaroni
Nomos Edizioni, 2021
pp. 80
€ 22,90 (cartaceo)
È ormai piena estate e, come ogni anno, quelle balneari si confermano tra le mete di vacanza preferite dai più. Quando si tratta di famiglie con pargoli al seguito, poi, i benefici del mare sono una ragione di scelta non secondaria rispetto alle prospettive di divertimento per i più piccoli associate alle classiche giornate in spiaggia: “respirare lo iodio è un toccasana”, “il nuoto è uno sport completo”, “prendere il sole fa bene alla pelle e alle ossa”… Chi non conosce a memoria il tipico decalogo della vita on the beach? Ma il mare, anche per i giovanissimi, può essere molto di più di un’enorme vasca d’acqua fresca in cui fare lunghi ammolli o una porzione di bagnasciuga in cui attendere la risacca e dilettarsi con paletta, rastrello, formine e secchiello. Perché quando si è bambini (e non solo) giocare tra le onde è bello, bellissimo, ma queste sono solo l’espressione più superficiale di tutto il dinamismo vitale che anima il meraviglioso ecosistema subacqueo: un mondo che vale davvero la pena conoscere e far conoscere fin dall’infanzia, possibilmente con l’esperienza diretta ma anche con l’aiuto di documentari, fotografie e libri come Giù nel blu, pubblicato da Nomos Edizioni.
Scritto da Gianumberto Accinelli e illustrato da Giulia Zaffaroni, questo volume “verticale” (con la costola corrispondente al lato alto) è, come recita il sottotitolo, un “viaggio sottomarino sfogliabile”, un invito a un’immersione graduale e progressiva “dalla superficie agli abissi” che pagina dopo pagina conduce il lettore sempre più giù fino a toccare i fondali più lontani – per intenderci fino alla Fossa delle Marianne, a 10.920 metri sott’acqua – dove freddo e buio regnano incontrastati alla pari da Poseidone. Un libro istruttivo, dunque, e che inizia fin da subito con lo sfatare il mito dei miti, ovvero il fatto che il mare sia tutto di un colore: perché la prima cosa che si impara da Giù nel blu è proprio che esistono tante gradazioni diverse quanto più si scende dabbasso, e che il progressivo venir meno della luce, e dunque del calore, ha conseguenze dirette sulla flora e sulla fauna marina. Quest’ultima, poi, è la compagna di immersione dei piccoli lettori, che di 10 metri in 10 metri (ogni tacca è riportata sulla sinistra della pagina) fanno conoscenza di moltissime specie di mammiferi, pesci, molluschi e crostacei: dal peloso orso bianco alla fosforescente medusa pettine, passando per una miriade di altre creature vertebrate e invertebrate, dotate di pinne e branchie come di tentacoli e carapaci, abili nel mimetizzarsi o illuminarsi all’occorrenza, nel predare o evitare la predazione, e soprattutto nell’adattarsi a condizioni di sopravvivenza a tutti gli effetti proibitive.
Scritto con una prosa semplice e accattivante – non solo nei vari focus sui singoli esemplari ma anche nelle introduzioni alle varie sezioni del testo – il lavoro di Gianumberto Accinelli è perfetto per il modo in cui l’intenzione divulgativa tipica dello studioso si mette al servizio della fascia d’età più ingenua e inesperta. E lo fa, tuttavia, senza risparmiare ai lettori la complessità di una terminologia specifica, evidentemente ignota anche agli adulti che non siano esperti della materia e che sfogliando il libro con i propri figli o nipoti potranno apprendere, tra le altre cose, la suddivisione dell’ambiente subacqueo in cinque zone dai nomi altisonanti: zona epipelagica (da 0 a 200 metri), mesopelagica (da 200 a 1.000 metri), batipelagica (da 1.000 a 4.000 metri), abissopelagica (da 4.000 a 6.000 metri) e adopelagica (da 6.000 a 10.920 metri). Le tavole di Giulia Zaffaroni, poi, fanno il resto, con il progressivo scurirsi della tavolozza che dal celeste arriva al nero e con le riproduzioni esatte (ben poco cartoon, per intenderci) degli animali sospesi tra i flutti (e riepilogati in coda in un ulteriore indice illustrato).
Affascinante come sempre lo sono quei libri che esaltano il piacere della scoperta e le meraviglie della natura, Giù nel blu piacerà senza dubbio a tutti quei bambini che aspettano con impazienza di partire per nuovi (o per i soliti) lidi, e magari anche di visitare uno dei tanti acquari nazionali. Nel descrivere un ecosistema tanto stupefacente quanto fragile, l’autore non manca poi di inserire nella sua prosa i principi fondamentali di quelle coscienza ecologica con cui è bene familiarizzare fin da subito, come dimostra il successo di tutte le iniziative green condotte nelle scuole di ogni ordine e grado nel lungo periodo, e dunque ben oltre il clamore occasionale di iniziative pur necessarie e meritorie come i Fridays For Future. Un libro che rivela ai più piccoli anche un concetto filosofico importante, ovvero il fatto che non tutte le cose sono sempre comodamente percepibili in superficie, e che per conoscere bisogna essere ben disposti e attrezzati come si farebbe per una memorabile immersione: Giù nel blu, dunque, dove ciò che sembra vuoto è pieno, dove ciò che è trasparente si fa opaco e dove persino il buio più pesto e mortale sa illuminarsi di incredibili e insospettabili forme di vita subacquea.
Cecilia Mariani
Social Network