Polyphōnia è una mostra in cui si osservano immagini che ricreano una partitura visiva e che dunque rimandano ad una musica interiore ritmata insieme dallo sguardo del fotografo e da quello dell’osservatore. Sessanta immagini parte di un progetto più ampio, alcune già incluse in un elegante libro dalla forma che richiama i cofanetti dei vinili, Border soundscapes (2019); immagini che, come note, suonano lungo le pareti interne di una sezione del Tempio di Pomona attraversata al centro da un maestoso colonnato in stile corinzio.
Il movimento è dato anche dal dialogo stesso delle foto con il luogo che le ospita e che ci rimanda inevitabilmente al cambiamento dei paesaggi urbani nella Storia, quelli abitati e modificati dall’uomo. In questo caso dall’età classica all’età contemporanea: da un genius loci che rende unico e riconoscibile uno spazio allo spaesamento dei paesaggi urbani d’Europa.
Una volta entrato lo spettatore vive una sorta di capovolgimento fisico e sensoriale: passa infatti dalla città contemporanea, dove le tracce della civiltà antica sono solo frammenti (in particolare dalla città di Salerno, dove sono le colonne greche a essere incastonate negli edifici moderni del centro storico, sopravvivendo così a secoli di stratificazioni) allo spazio della mostra dove, al contrario, ci si trova all’interno di un luogo antico in cui sono stati appesi frammenti del tempo presente. È uno sbalzo visivo e concettuale potente, come una proiezione verso quello che sarà il futuro dei paesaggi urbani visto da un luogo del passato in cui l’osservatore si trova.
Usciti dalla mostra sentiamo che le immagini si sono depositate in noi secondo un certo ritmo, dal quale sono inscindibili in un rapporto di reciproca rivelazione.
Pino Musi
Polyphōnia
a cura di Stefania Zuliani
Tempio di Pomona, Salerno
10 luglio – 5 settembre 2021- ingresso libero
Mostra programmata e finanziata dalla Regione Campania, realizzata e promossa da Scabec S.p.A., con il supporto del Comune di Salerno, dell’Arcidiocesi di Salerno, Campagna, Acerno e dell’Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale.
Tutte le immagini che accompagnano l’articolo sono foto scattate con il permesso degli organizzatori.
Pino Musi
Border Soundscapes
con un testo di Marie Rebecchi
Artphilein Editions, 2019, pp. 72, 50 CHF
Maria Teresa Rovitto