La incontriamo quando ha già deciso di chiudere col mondo e se ne sta rintanata in una soffitta vivendo dello stretto indispensabile, pur essendo la proprietaria dello stabile in cui soggiorna. Ad entrare nel suo mondo ci aiuterà un ispettore in disgrazia, Jon Gutiérrez, 43enne, omosessuale e dal carattere un po’ troppo istintivo, che si caccia nei guai per aiutare una prostituta e dalla stessa viene filmato e messo in ridicolo online; la sua carriera sembra finita o forse no, perché ad aiutarlo arriva il misterioso Mentor, che lo convince a barattare i suoi problemi e il reintegro in polizia con un piccolo - apparentemente - favore, andare dalla Scott, e convincerla a collaborare per risolvere un omicidio molto particolare, che avviene tra le alte sfere, e l’ispettore ci va, pur non conoscendo motivo o nesso, tra questa donna e l’indagine molto particolare, a cui ne seguirà un’altra anche peggiore, per accorgersi subito che Antonia è speciale, e che si è messo in moto un meccanismo da cui sarà difficile tirarsi fuori.
Pubblicato in Spagna nel 2018, il libro ha ottenuto un successo clamoroso e finalmente anche noi lettori italiani comprendiamo il perché. Innanzitutto rientra a pieno titolo nei thriller che hanno dei finali a sorpresa (molto intelligente ho trovato l’appello, da parte dell’autore, a non fare spoiler sul finale… spero che tutti siano accorti come me e lo ascoltino, sarebbe un peccato svelare un meccanismo così ben congegnato), non mancano i cliché legati al genere (poliziotto che protegge preziosa risorsa, poliziotti buoni e cattivi, ricatti vari, protagonista che scende nel sottosuolo), ma non disturbano e sono funzionali al ritmo, inoltre la protagonista è ben caratterizzata psicologicamente e accanto a lei, in funzione di aiutante abbiamo un ispettore che è un misto tra un supereroe e una schiappa, sempre molto ben curato nel vestire pur non essendo esattamente un modello (Non che fosse grasso - ci dice la voce narrante) e contro ogni machismo da hard-boiled è un fiero omosessuale, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Ma quello che colpisce è soprattutto lo stile, asciutto e pregnante, con un ritmo che non ti fa prendere fiato e capace di alternare parti descrittive e psicologiche ad una voce narrante incredibilmente irriverente e fresca. Niente preziosismi, niente banalità, ma un linguaggio molto ben dosato, che è la vera forza di questo promettente scrittore, nonché giornalista.
La prima cosa che arriva è il dolore. Una fitta acuta, insopportabile, che riempie tutto. Che la fa urlare. Urla per quello che le sembra un’eternità, con tutta la forza che ha nei polmoni. È un grido straziante, primitivo. Non c’è ancora paura - quella verrà dopo. Soltanto la necessità imperiosa che il dolore cessi il prima possibile. Non cessa. P.121
Antonia Scott ha un passato doloroso, il suo lavoro l'ha resa vulnerabile e ne pagherà in parte le conseguenze anche durante le indagini; ma ha anche la capacità di vedere oltre, sa entrare in sintonia con le vittime, sa capire come agisce un assassino, e non c'è indagine di Polizia o ispettore che possa fare a meno del suo aiuto. In realtà, dopo aver letto il libro, credo proprio che nemmeno i lettori riusciranno a fare a meno di lei.
Samantha Viva