Buongiorno Lettori,
le nostre letture in estate cambiano. Andiamo alla ricerca di romanzi più leggeri che ci facciano compagnia nei primi pomeriggi di piscina, di storie che ci diano ispirazione per programmare le vacanze o che ci aiutino a resistere alle ultime settimane prime delle ferie. Visto che le nostre letture cambiano, i nostri consigli seguono il passo: il nostro consueto #Rileggiamo nei mesi estivi si trasforma in #LibrisottoLOmbrellone per darvi qualche suggerimento sulle letture estive. Sotto ogni consiglio trovate il link alla recensione.
Buone letture e buon inizio giugno
La Redazione
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Alessia consiglia
"La cameriera" di Nita Prose (La Nave di Teseo)
Perché: è un romanzo travolgente, un giallo che abbandona tinte fosche e cupe per raccontare un mistero con una delicatezza inaspettata. Perché la protagonista è semplicemente adorabile e al termine della lettura avrete l'impressione di volerle un po' bene, come se fosse una vecchia amica.
A chi: a chiunque abbia bisogno di una lettura coinvolgente che spinge a girare una pagina dopo l'altra, ma al tempo stesso è pronto a riflettere su questioni profonde che portano anche a emozionarsi in più di un punto del libro.
Debora consiglia
"Deephaven" di Sarah Orne Jewett (Mattioli 1885)
Perché: è proprio il tempo di un'estate quello che trascorrono insieme a Deephaven, piccola comunità sulla costa, due amiche di lunga data, nella vecchia casa ereditata da una zia. Sarah Orne Jewett, scrittrice statunitense di fine Ottocento, costruisce un piccolo mosaico di vita quotidiana, una storia che ne contiene molteplici quante le voci dei personaggi che le due ragazze incontrano.
A chi: a chi aveva amato i racconti di Jewett sempre pubblicati da Mattioli e che fra queste pagine ritroverà alcuni personaggi e spunti, a chi dentro una storia scritta tanto tempo fa trova mirabili spunti di riflessione ancora attualissimi, a chi cerca la vita di provincia, il sapore delle piccole comunità, la coralità delle storie.
Giada consiglia
"Di che storie hai bisogno" di Luca Chieregato (Mondadori)
Perché: perché non c’è niente di meglio se non lasciarsi trasportare in favole, fiabe, filastrocche e ballate quando ci godiamo un momento (di meritato) relax. Luca Chieregato trasporta il lettore in undici Stanze, come le definisce lui stesso: dalla Bellezza alla Lotta, allo Specchio al Sogno. Un mondo onirico, quello raccontato da quest’abile cantastorie, che, però, mostra sempre un sensibile occhio sociale e così, nascosta dietro divertenti e dolci storie, troviamo un’attenzione verso dinamiche problematiche sempre più frequenti nei giorni nostri. Dal ragno innamorato alla piccola -u, al suffisso -accio alla macchia nera, Chieregato traccerà una mappa nella quale la fa da padrona la libertà: la libertà di leggerlo come si vuole, in ordine o in base al sentimento di quel momento ed è, alla fine, proprio questo che ci dona l’estate.
A chi: a chi ha un debole per le filastrocche o ballate, a chi ama scomporre le parole e vuole giocare con le desinenze e suffissi, a chi ama, ogni tanto, trovarsi in compagnia di personaggi surreali ma mai banali.
Giulia consiglia
"Caro Nemico" di Jean Webster (Caravaggio editore)
Perché: da bambini, uno dei vantaggi dell'estate era quello di potersi godere i cartoni animati senza l'assillo costante dei compiti. Dopo aver gustato le avventure di Judy con il suo papà Gambalunga, ora possiamo leggere il proseguo della storia che dà voce a Sallie McBride, una delle amiche di Judy e che si sobbarca la gestione dell'istituto dove Judy è cresciuta. Con le sue brillanti lettere a Judy e al "caro nemico", ovvero il medico dell'orfanatrofio, Sallie ci porta a scoprire cosa succede dopo la sigla finale di uno dei cartoni della nostra infanzia.
A chi: a chi ama i romanzi in forma epistolare e ha nostalgia dei personaggi animati della propria infanzia e vuole sapere cosa succede dopo. D'altra parte, la tendenza ai sequel non è una caratteristica solo contemporanea.
Gloria consiglia
"Tutte le volte che mi sono innamorato" di Marco Marsullo (Feltrinelli)
Perché: parlare d'amore è sempre difficile, soprattutto dopo che si sono prese delle belle bastonate, abbastanza forti da farci pensare all'innamoramento come a qualcosa di superato, che non fa per noi. Poi, però, accade qualcosa che smuove il protagonista, Cesare, e quando la nostra redattrice Valentina, che si è occupata della recensione e dell'intervista, mi ha parlato di quanto è fresco questo romanzo, ho desiderato aggiungerlo alla wishlist delle letture estive.
A chi: a chi vorrebbe trovare un batticuore, ma non sa come fare, e allora prova e prova, ma non sa che è la vita, con i suoi colpi di scena, a decidere se, quando e con chi!
Gloria consiglia anche
"L'ultima volta che siamo stati bambini" di Fabio Bartolomei (e/o)
Perché: Fabio Bartolomei riesce a raccontare il dramma della deportazione ebrea attraverso il punto di vista ribassato di un gruppo di bambini decenni che, con il coraggio e l'avventatezza della loro età, decidono di seguire le rotaie per raggiungere alla "stazione" dove è stato portato il loro amico Riccardo. L'ingenuità e la forza dell'amicizia sono dei potenti reagenti per creare una narrazione piena di incontri e colpi di scena (alcuni decisamente toccanti). A seguire i bambini, ci sono due adulti: il fratello di uno di loro, soldato in congedo per una ferita di guerra, e una suora, che si occupa dell'unica bambina presente nel gruppo.
A chi: a chi cerca una storia che fa sorridere e anche commuovere nell'arco di poche pagine. Anche i giovani lettori (direi dai 13-14 anni in su) possono leggere con piacere questo romanzo, delicato e pieno di episodi che raccontano ora la generosità solidale di chi subisce i drammi della guerra, ora l'individualismo cinico degli adulti che, invece, la guerra la fanno.
Sabrina consiglia
"Intolleranze alimentari" di Elisabetta Darida (L'Erudita)
Perché: perché nel microcosmo rappresentato da un signorile condominio nel quartiere Prati di Roma si condensano storie che raccontano tanto di noi, noi che siamo diventati intolleranti e spesso, di conseguenza, intollerabili. Vicini che spiano da pianerottolo, genitori che non accettano le scelte dei figli, mariti fedifraghi, domestici infedeli. Con uno sguardo a volte divertito, a volte amaro, a volte disincantato l'autrice riflette su quanto poco potrebbe bastare per vivere meglio. E per rendere la vita meno complicata a chi sta attorno a noi.
A chi: a chi cerca, magari per questo ponte del 2 giugno che promette un po' di relax, un libro vivace, veloce, ma non banale. A chi è interessato alle dinamiche dei rapporti umani e alla psicologia delle relazioni sociali.
Sabrina consiglia anche
"L'albero di mandarini" di Maria Rosaria Selo (Rizzoli)
Perché: perché è un romanzo che, attraverso la vicenda di Maria, bimba nata a Napoli, da una famiglia umile, racconta una storia lunga mezzo secolo. Una storia che si dipana tra la città del Vesuvio e il Brasile dove Maria prova a cambiare vita, grazie a un matrimonio fortunato. Ma, al di là dell'Oceano, c'è una donna ad attenderla, Severina, la suocera, che non le perdonerà mai il suo desiderio di affermazione sociale.
A chi: a chi ama i romanzi veraci del Sud Italia, a chi cerca le sensazioni e le suggestioni di un certo filone della narrativa contemporanea, che va da L'amica geniale fino a Viola Ardone. A chi desidera un romanzo dove la lingua sia protagonista, dal dialetto, che fa tanto rione, all'italiano delle parti più nobili della città o alla lingua piena di nostalgia degli immigrati.