Esistono libri che raccontano di avventure, viaggi lontani, imprese mirabolanti; libri che ci portano lontano, in universi sconosciuti. Tuttavia, spesso e volentieri, capita che un'opera non parli di altri mondi, ma di di realtà ben più vicine ad esso, e che addirittura si concentri su di sé, in una dinamica che ha dell'incredibile.
Esistono libri, infatti, che parlano di altri libri: autori che hanno scelto di concentrarsi sulla propria materia, in un gioco di specchi il cui risultato spesso è un'interessante dissertazione sul mondo della letteratura o anche dell'editoria.
Quest'ultimo caso, ad esempio, è ben rappresentato da Leggere possedere vendere bruciare, di Antonio Franchini (Marsilio, 2022). Qui, l'autore (direttore editoriale Giunti-Bompiani, e precedentemente curatore - per circa trent'anni - della narrativa italiana in Mondadori), propone cinque racconti che sono ambientati nel campo editoriale e vi riversa tutta la sua pluriennale esperienza. Ci troviamo davanti a una lunga riflessione che aiuta a smontare i miti che esistono attorno a questo mondo, e che non prescinde dal vissuto personale dello scrittore: pagina dopo pagina, infatti, Franchini ci racconta pregi e difetti del proprio ruolo, non dimenticandosi mai del contesto, come quando trova posto una parentesi sullo stato attuale delle vendite.
Un esempio simile può essere dato da Storia dei librai e della libreria dall'antichità ai giorni nostri, di Jean - Yves Mollier (E/O edizioni e NW consulenza e marketing editoriale, 2022). Nel libro si procede ad un interessante excursus storico, dalle prime civiltà fino ai giorni nostri, che ha al centro l'evoluzione dell'oggetto libro. Dalla nascita della scrittura sumerica alle tabernae librarie di Pompei, antenate della moderne librerie, Mollier ci porta a scoprire che i libri che oggi teniamo in mano e che conserviamo gelosamente nelle nostre librerie giungono in realtà da molto lontano.
Esistono anche libri che raccolgono liste di titoli, in cui però questi ultimi non vengono presentati come una sterile sequenza, bensì come elenchi ragionati e accorpati per temi. È il caso di Guida tascabile per maniaci di libri (Clichy, 2018), di The 88 fools, una vera e propria opera enciclopedica, in cui il collettivo di autori ha selezionato migliaia di titoli, suddividendoli in diverse sezioni. L'indice è in tal senso significativo e offre una panoramica dei principali temi scelti: ........................... Una vera e propria chicca per bibliofili!
Altre volte, invece, le opere citate vengono riprese perché rappresentative di un messaggio potente, in grado di sollevare qualcuno dalle proprie malinconie o, invece, di svolgere un'azione maieutica, toccando punti dentro di noi particolarmente deboli. Il caso di Libri che mi hanno rovinato la vita (e altri amori malinconici), edito da Einaudi (2022) è in tal senso esemplare della seconda circostanza. L'autrice, la famosa scrittrice e volto televisivo Daria Bignardi, stila una specie di taccuino del lettore, in cui raccoglie libri e frammenti di opere che l'hanno colpita particolarmente, a dimostrazione che vita e letteratura possono intrecciarsi e un libro farsi tramite di una realtà e di un sentimento finora inespresso.
Se l'opera della Bignardi parla di storie che vanno a toccare corde profonde e nervi scoperti, ci sono anche romanzi che prendono spunto da questo: La biblioteca dei giusti consigli, di Sara Nisha Adams (Garzanti, 2021) racconta la storia di Aleisha, una ragazza che, in attesa di iniziare l'università, ha trovato un lavoretto presso la biblioteca Harrow Road Library, una piccola realtà che rischia di chiudere. Una lista misteriosa, lasciata da una persona sconosciuta (si scoprirà solo alla fine la sua identità), aprirà un varco in lei, facendole comprendere la potenza della lettura e dei libri.
Per quanto riguarda invece il beneficio che la lettura di una certa opera può portare a chi la legge, possiamo citare l'interessante pubblicazione di Ella Berthoud e Susan Elderkin, Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio, 2013). In quest'opera, le due autrici propongono una vera e propria libroterapia, in cui ogni titolo viene associato ad un malessere specifico, per il quale può essere un toccasana. Ad esempio, per curare l'arroganza, Orgoglio e Pregiudizio è un toccasana, per l'odio, invece, è necessario riprendere 1984, di Orwell, mentre per insegnare un po' di improvvisazione a chi è troppo organizzato ci si deve rivolgere a Keruak, Sulla strada.
E tra i libri che parlano di libri prossimamente in libreria, vi segnaliamo La libraia tascabile, di Cristina di Canio (Giunti), in libreria dall'inizio di giugno, un'opera che leggeremo certamente con curiosità!
Insomma, non avete l'imbarazzo della scelta. Unica controindicazione? Dopo aver letto questi libri la vostra lista dei desiderata si allungherà indefinitamente!
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