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#LibrisottoLOmbrellone - I consigli di lettura di luglio 2022

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consigli di lettura

 
Buongiorno lettori,
giugno ha portato un caldo torrido. Un caldo ben più che estivo con una conseguente serie di problemi che ci mettono di fronte alla consapevolezza del cambiamento in atto intorno a noi. Quest'aria rovente ci rallenta, fisicamente e mentalmente: per cercare di evadere un po', i libri vengono in nostro aiuto con pagine leggere, possibilmente rinfrescanti, per regalarci qualche momento di tranquilla serenità. Ecco i consigli di lettura sotto l'ombrellone per il mese di luglio.

Buone letture e buon inizio luglio.
La Redazione

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Carolina consiglia
"Il gioco delle maschere" di Daniele Furia (Mondadori)

Perché nella sua opera d’esordio Daniele Furia imbocca una strada non convenzionale, risalendo alle origini delle tradizioni del Carnevale veronese e intrecciando con mano sapiente realtà e finzione, in un thriller dal ritmo serrato. Il Baccanale, da luogo del divertimento e della festa, si tramuta in rituale oscuro, governato da regole nascoste e sotterranee, e le maschere si fanno grottesche coperture per l’oscurità che ciascuno si porta dentro. 
Agli amanti del mistero e dei delitti narrativi, a quelli che seguono i detective da sotto l’ombrellone, magari con un cocktail in mano e un brivido lungo la schiena; a chi ha sempre trovato inquietanti le maschere del Carnevale; a chi vuole immergersi nelle atmosfere tenebrose di una Verona stravolta, in una storia macabra che affonda le sue radici nel passato.

Debora consiglia
"Le conseguenze del cuore" e "Il mare e il silenzio" di Peter Cunnigham (Sem editore)

Perché: l'Irlanda, le complessità dell'amore, segreti a lungo custoditi, solitudini e silenzi. Due romanzi in cui si rincorrono molti dei temi cari all'autore, tra i più importanti romanzieri irlandesi contemporanei, a cui abbandonarsi in queste settimane di tempo lento, inseguendo le molteplici tematiche e spunti che li compongono: dalle contraddizioni della società angloirlandese alla Guerra, le passioni degli uomini, il desiderio di libertà.
A chi: a chi crede che Irlanda sia prima di tutto uno stato d'animo, un sentimento complesso e mutevole. A chi si lascia ammaliare dalle grandi narrazioni del passato per accorgersi che molto hanno a che fare con il presente. A chi dell'amore e del mistero che rappresenta continua a cercare un'interpretazione.

Deborah consiglia
"Zero Gravity" di Woody Allen (La Nave di Teseo)

Perché: personaggio conosciuto in tutto il mondo per la sua ironia acuta e filosofeggiante, con questa raccolta di racconti torna a farci sorridere e riflettere, in una sequenza di short stories che lascia trasparire tutta l'intelligenza e il cervellotico talento, non solo in qualità di regista, ma anche come scrittore e sceneggiatore. 
A chi: ai fan di Woody Allen, dei racconti brevi, della litweb e delle citazioni sottili nascoste tra le righe. 

Giada consiglia
"Randagio" di Fulvio Valbusa e Serena Marchi (Fandango)

Perché: perché in vacanza rilassiamo la mente e il corpo, magari dopo un anno di stress. Perché da sempre affascinano le vite degli sportivi e, quindi, non potrà non farlo anche quella di Fulvio Valbusa, campione pluripremiato dello sci di fondo. È lui stesso a raccontarcelo in Randagio, nel quale ci porta nella sua vita prima, durante e dopo gli sci. Una vita, quella di Fulvio, colma di passione, tenacia, testardaggine e volontà che lo ha portato varie volte sul tetto del mondo. È la storia di un uomo che ha saputo non arrendersi né smarrirsi dopo la fine dello sci agonistico, ma, anzi, ha ritrovato sé stesso e nuova dimensione a contatto con la natura. E così come ci ispira il mare, la montagna, o la cultura, ci potrà, magari, anche ispirare la biografia di questo sportivo.
A chi ama: a chi ha un debole per le biografie degli sportivi, a chi vuole conoscere una figura dello sport italiano, a chi, semplicemente, vuole ritrovare un po’di fiducia, magari durante i giorni di vacanza.

Giulia consiglia
"L'uomo con il binocolo" di Christina Olséni & Micke Hansen (Bompiani)

Perché: estate e giallo sono un connubio indissolubile. Invece però di trattenere il fiato per il thriller adrenalinico o scervellarsi per stare al passo con il geniale detective, meglio rilassarsi con la combriccola di ottuagenari più assurda che si sia mai vista. Tra dolcetti alla cannella e chiacchiere di paese, Ragnar (83 anni), Märta (79) ed Egon (83 anni) si rimettono in pista per risolvere la misteriosa morte del fondatore di un'azienda informatica, trovato cadavere in campagna mentre si dedicava al suo hobby preferito: l'ornitologia. E no, non è morto di noia.
A chi: a chi ama la mescolanza di umorismo e investigazione e non vede l'ora di respirare un po' di aria fresca della Svezia.

Gloria consiglia
"Il tempo di tornare a casa" di Matteo Bussola (Einaudi)

Perché: molti di noi quest'estate percorreranno stazioni ferroviarie: bene, con questo romanzo impareremo a guardare con occhi diversi gli altri passeggeri che ci stanno intorno, perché ognuno di loro è lì per un motivo, porta con sé una sua storia, aspetta un treno o aspetta qualcuno o qualcosa, e ha con sé un bagaglio che va molto al di là di valigie e trolley... 
A chi: a chi desidera uscire dal romanzo tradizionale per sperimentare, dal momento che nel Tempo di tornare a casa tante sono le storie, altrettante sono le apparizioni di personaggi già visti che possono interagire o meno con il protagonista della storia in corso. Siamo davanti a tante narrazioni che si incrociano di continuo, un po' come ci incrociamo in una stazione, noi, i nostri pensieri, il nostro passato, le idee per il futuro... 

Sabrina consiglia
"I tonni non nuotano in scatola" di Carla Fiorentino (Fandango)

Perché: innanzitutto perché Sardegna vuol dire estate e una vacanza passata dalle parti di Carloforte, sulla bellissima e selvaggia isola di San Pietro, là dove i tonni passano ancora di corsa, lascia un segno indelebile. Lo sa bene Vetta che, per sfuggire a una situazione che potrebbe prendere una brutta piega (leggi alla voce matrimonio) si fa spedire dal direttore del giornale in cui lavora in quell'isoletta dove da bambina passava lunghe e interminabili estati. E qui troverà pane, anzi tonno, per i suoi denti. Al di là della trama, piacevole, del romanzo, questa è una lettura che sa di mare, di sole e di invidiabile tempo da trascorrere, sola, su un'isola. Un sogno, per tanti.
A chi: a chi ama la Sardegna, i suoi colori, i suoi profumi ineguagliabili, a chi respirando a pieno polmoni riesce a percepire ancora quella nota di mirto asprigno che si diffonde per l'isola. E a chi è alla ricerca di una storia, leggera, ma non troppo, da mettere in valigia.

Sabrina consiglia anche
"Quattro stagioni per vivere" di Mauro Corona (Mondadori)

Perché: perché questo romanzo segna il ritorno del grande Corona narratore, lo scrittore che fa percepire la montagna con ogni senso, che la sa rendere protagonista, sfondo e personaggio, amica-nemica. Un romanzo che racchiude in sé tanti temi e diventa un manifesto per un nuovo modo di intendere la vita e il nostro passaggio su questo pianeta. Che non è eterno, ma spesso fingiamo di non ricordarcelo. Raccontando la storia di Svaldo, in fuga per non farsi ammazzare dai due tremendi gemelli Legnole per uno sgarro di caccia, Corona mette in piedi un inno al vivere consapevole. Una metamorfosi vissuta dallo scrittore stesso che è riuscito a trasporla in un romanzo duro e poetico al tempo stesso.
A chi: agli amanti della montagna, a coloro che adorano alzarsi presto al mattino per vedere le cime colorarsi di rosa, a chi sa distinguere (o vorrebbe farlo) il canto dell'urogallo. A chi si è accorto di avere una marcia troppo rapida da troppo innestata e vorrebbe togliere il piede dall'acceleratore per rifugiarsi nella natura.

Samantha consiglia
"A margine dei meridiani" di Georges Simenon (Adelphi)

Perché: da sempre Simenon è conosciuto per i suoi romanzi, ma in realtà fu anche grande viaggiatore e osservatore, come testimonia questo diario di viaggi, che diventano resoconti e articoli, scritti tra il 1933 e il 1939. Il grande autore, spostandosi ai margini del continente, cerca di capire chi vive nei luoghi, di combattere gli stereotipi, di indurre al piacere della scoperta senza negarne le difficoltà, che comunque sono sempre un problema secondario, quando si è motivati alla conoscenza e si è propensi all’avventura.
A chi: per coloro che stanno preparando un viaggio, che sognano il freddo del Nord o meravigliosi arcipelaghi esotici, e che non sanno con quale spirito affrontare un luogo diverso dal proprio. Per chi ama il Simenon dei romanzi ma vuole conoscere anche l'altra faccia del noto scrittore, e apprezzarlo ancora di più.