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Quando la passione per la letteratura e l'empatia sono quello che muove una (gran brava) libraia: "La libraia tascabile" di Cristina di Canio

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La libraia tascabile
di Cristina di Canio
Giunti, 2022

pp. 192
€ 16 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Si può voler abbracciare un libro? Leggendo La libraia tascabile di Cristina di Canio, a me è capitato: sarà che condivido con l'autrice la stessa concezione della lettura; sarà che le sue storie sanno essere sia divertenti sia commoventi; sarà che la sua esperienza di libraia va ben oltre lo squallido pregiudizio che "basta saper vendere" e che "il libro è un prodotto come un altro". Insomma, qualsiasi sia la ragione, ho voluto bene a questo libro, benché sia melenso ammetterlo così, in apertura di articolo. 

Andiamo con ordine: chi è Cristina di Canio? Ho avuto modo di conoscerla nella sua libreria, la Scatola Lilla, che a Milano per anni ha raccolto lettori e scrittori in eventi familiari, accoglienti e aperti al dialogo, promuovendo iniziative originali per la promozione della lettura. Poi, nel periodo nel lockdown, il suo profilo Instagram si è animato: tante sono state le modalità per stare accanto ai suoi lettori e per garantire loro la possibilità di continuare a stringere storie tra le mani. Ecco perché quando ho letto che la Scatola Lilla non sarebbe più stata lì e avrebbe chiuso mi è spiaciuto moltissimo e ritrovo volentieri esperienze ed episodi significativi della libraia tascabile in questo libro appena uscito per Giunti. 

L'anima del libro è rappresentata da racconti di episodi che hanno segnato la vita di Cristina-libraia: scopriamo così, da un punto di vista d'eccezione, quanto si possa entrare in comunicazione con gli altri, in nome dell'essere lettori, lettori appassionati. E come spesso il libraio si faccia anche un po' confidente, in nome di questa comunione d'intenti. Nel libro non incontriamo però asettiche tipologie di clienti, ma storie di vita, ed ecco che Cristina chiama ognuno per nome, entra senza paura nel loro mondo, sempre con un approccio sensibile e attentissimo alle reazioni degli altri, ma non per questo eccessivamente riservato o amorfo. E, cosa straordinaria, entra in empatia con loro, che sia un uomo rimasto da solo, che in pensione pensa di regalare un libro speciale a una donna che conosce da poco, o una ragazzina che, in uscita da scuola, corre a rifugiarsi tra gli scaffali della libreria per evadere dalla frustrazione di essere emarginata in classe, tutti trovano una risposta tra i libri. Tutti, persino una donna in carriera così impegnata e delusa da ridurre i propri regali di Natale a una lista di libri piuttosto impersonale, trovano nella Scatola lilla un momento per sé e per far brillare la scintilla della passione letteraria! Poi, certo, le delusioni ci sono e vanno tenute in conto (non è un mondo edulcorato, quello raccontato da Cristina di Canio), ma sono soprattutto questi incontri in nome di un libro a segnare l'autrice.

A queste parti narrative si alternano capitoli di Vita da libraia, in cui Cristina di Canio ci racconta come è arrivata alla decisione di aprire una libreria, cosa rappresentano per lei gli eventi, in quale ordine ha scelto di riporre i libri, ma anche quanto sia un momento drammatico quello della resa degli invenduti. Insomma, non mancano i racconti sui retroscena - raccontati con grande schiettezza - di uno dei lavori più affascinanti e, al tempo stesso, meno conosciuti della filiera editoriale. 

Libri per evadere, libri per rispondere al proprio bisogno di storie, libri per capirsi meglio, libri per donare una parte di sé agli altri, libri per raccontarsi o per scoprire altro: sono molte (e potrei aggiungerne almeno altrettante) le motivazioni che emergono da questi episodi per smettere di guardare distrattamente le vetrine di una libreria. E per smettere di pensare che l'unico libro "buono" sia quello che appartiene alle classifiche o che sia appena uscito in libreria. Ce lo dimostra la guida finale che chiude l'opera, in cui ogni libro citato nella prima parte del libro merita una scheda per invogliarci ad approfondire ulteriormente il consiglio di lettura. Ed è proprio l'entusiasmo di Cristina di Canio a farci sperare che ci siano tanti librai come lei: unici con le loro peculiarità (la vita, le esperienze, i propri gusti letterari), ma simili nel provare un brivido quando si stabilisce una connessione con i loro lettori (che così non sono più solamente clienti paganti). 

Se volete seguire il percorso di Cristina - io lo faccio già -, è uscito il suo podcast La libraia tascabile su Spotify!

GMGhioni