di Marco Presta
Einaudi, gennaio 2022
pp. 184
€ 16 (cartaceo)
€ 8,99 (ebook)
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Raccontare il lockdown e farlo con il sorriso, senza per questo risultare irrispettosi del dramma vissuto da tante famiglie, né cadere nel buonismo. Un'impresa difficile, ma non impossibile, per chi, come Marco Presta, è abituato a usare l'ironia anche come sottile satira per guardare al mondo.
In questo romanzo, uscito all'inizio del 2022 e ora disponibile anche in audiolibro, il protagonista è Vittorio, un collaboratore fisso di un grande quotidiano nazionale, per cui scrive trafiletti satirici da molti anni. Qualche volta gli amici si stupiscono che Vittorio possa essere pagato per una cosa del genere, e lui stesso ne ride, ma, d'altro lato, sa che la facilità con cui trova notizie stravaganti e le ripropone scrivendole in chiave ironica non è una capacità che tutti hanno. Poco tempo prima del lockdown, la sua vita, piuttosto piatta solitamente, è stata sconvolta dall'incontro con Floriana, una donna bellissima, una forza della natura, sempre indaffarata in qualcosa, piena di energie e di senso pratico.
Quando per via del Covid tutti devono attenersi alle restrizioni, Vittorio vede vacillare le sue certezze (la presenza rassicurante della sua donna delle pulizie, ad esempio) e tremano persino i suoi desideri (la sua storia con Floriana sopravvivrà?). Altri aspetti restano pressappoco immutati: per il suo lavoro non è necessario che vada al giornale regolarmente; l'appuntamento telefonico con sua madre è segnato dalle stesse lamentele della donna, che si sente sola e abbandonata in un'altra città. Quel che invece Vittorio non avrebbe mai pensato è che la vita può anche cambiare, e considerevolmente: gli inquilini del suo palazzo, prima guardati distrattamente, adesso, spesso suo malgrado, lo coinvolgono in conversazioni, problemi da risolvere, decisioni da prendere, pettegolezzi,... In più, proprio nelle primissime pagine, Floriana si presenta alla sua porta, per condividere il lockdown sotto lo stesso tetto.
Come reagirà il misantropo e abitudinario Vittorio a così tanti cambiamenti e sollecitazioni? Si sentirà "prigioniero dell'interno 7" per tutto il romanzo? I capitoli, ritmati dalle notizie curiose che Vittorio propone al giornale, si inseriscono in giornate che sarebbero dannatamente grigie e uguali, se non ci pensassero Floriana e gli altri vicini a movimentare le cose. E così, senza entrare nel merito del racconto per non togliere la sorpresa, Vittorio si troverà ad avere a che fare con un'umanità imprevedibile e variegata: un malato di Alzheimer (in pagine davvero toccanti); una veterinaria gentilissima e disponibilissima (fin troppo -issima), desiderosa di aiutare tutti; un vicino in crisi per dover tenere chiuso il bar e non poter disporre di denaro; una complottista convinta, che non vuole mettere la mascherina; una vicina che "noleggia" a pagamento il suo cane da portare a passeggio;... Sono molte le situazioni, talvolta assurde, talaltra che risuonano di vissuto, perché è capitato a noi stessi. Per molto Vittorio proverà a reagire con ironia, o stando sulle sue, ma come restare sé stessi con una reclusione così, che mette alla prova chiunque?
Marco Presta mette in scena una commedia brillante, a tratti irriverente, che subisce a un certo punto una virata importante (ma che non possiamo anticipare, per ovvi motivi), ma che mostra la complessità di un personaggio come Vittorio, che fugge dalle responsabilità finché può e, quando ci si trova immerso fino alla punta dei capelli, si sente annegare. Chissà, che il lockdown lo porti a fare i conti anche con sé stesso e a uscire da un certo infantilismo in cui si è beato per tanti anni? La risposta, non così netta, la troverete nel romanzo o, se vi va, nell'audiolibro, letto in modo davvero divertente e piacevole da Giancarlo Ratti.
GMGhioni
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