Buon settembre e buon rientro!
Il vero lunedì dell'anno è arrivato. Il primo settembre ci coglie sempre di sorpresa, quasi che dopo il Ferragosto si precipiti verso l'inizio della stagione autunnale con il suo carico di attività, lavori, responsabilità, ma anche nuovi progetti e scoperte. Settembre è un mese pieno di novità anche in ambito editoriale e siamo già in lettura sui nuovi titoli, ma intanto vi lasciamo con la nostra consueta carrellata di consigli con testi che vi diano la carica e l'energia giusta per iniziare il mese.
Buone letture,
la Redazione.
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Carolina consiglia
"Perle ai porci" di Kurt Vonnegut (Bompiani)
Perché: Vonnegut è un genio dissacrante, un mago della parola, un cinico e un utopista, un visionario e un acuto osservatore del reale. Forse non adatto per cominciare, ma sicuramente per proseguire la conoscenza della sua opera, Perle ai porci è una feroce satira sociale, che ci mostra cosa accade a chi sogna un modo “diverso” di stare al mondo.
A chi: a chi già conosce e ama l’opera di Vonnegut, a chi sta seguendo bramosamente il piano di ristampe Bompiani, a chi ama le cause perse, i folli, i generosi. A chi non teme il politicamente scorretto e cerca qualcosa che lo sorprenda (perché davvero a ogni pagina ci si chiede dove l’autore ci stia portando).
Cecilia consiglia
"Il metalinguaggio della forma" di Flavio Manzoni (Ilisso)
Perché: perché dopo le vacanze capita sempre di sentirsi un po' rallentati, e quando, al rientro in città, le passeggiate sul bagnasciuga o i trekking in mezzo alla natura lasciano il posto alle scarpinate sull'asfalto o alle code nel traffico, ci si può dare la carica pensando alle vetture divenute simbolo di velocità: in questo libro – una Lectio Magistralis godibilissima anche per un pubblico non accademico – Flavio Manzoni ci racconta come nasce e si progetta un modello Ferrari, riuscendo a contagiare con il suo dinamismo scattante anche i pedoni più ortodossi.
A chi: ai patiti del "cavallino rampante", ovviamente, e a chi, per darsi la carica, si mette alla guida; a chi ha bisogno di dare una bella accelerata metaforica, perché le fotografie e i disegni d'autore presenti in volume sono un inno al movimento e alla vita; a chi lavora in gruppo, perché quello tra Flavio Manzoni e il suo team è un esempio di affiatamento che stimola la raccolta di energie e invita a dirigersi verso grandi traguardi
Giada consiglia
"Un fantasma in gola" di Doireann Ní Ghríofa (Il Saggiatore)
Perché: perché essere madre non è sempre facile, perché la quotidianità a volte può schiacciare e sopraffare. È quello che accade alla protagonista di Un fantasma in gola: madre di tre figli, con un quarto in arrivo, avverte che la sua vita non è più soddisfacente, sebbene sia stata lei a sceglierla. La sua routine giornaliera di faccende domestiche, poppate e scuola non la realizzano più. Proprio in questo momento, le torna in mente, come in un’epifania, un canto funebre gaelico-irlandese di una scrittrice settecentesca: Eibhlín Dubh Ní’ Chonaill. Da questo momento, la protagonista inizierà un’avvincente indagine letteraria che la porterà sulle sue orme: tra traduzioni di testi, genealogia e letteratura, questa madre troverà la sua “isola felice”, arrivando a conquistare nuovamente la propria serenità.
A chi: a chi ha un debole per le indagini letterarie, a chi ama i romanzi sul potere della letteratura e a chi appassionano le storie di rivincita personale.
Giulia consiglia
"La balena alla fine del mondo" di John Ironmonger (Bollati Boringhieri)
Perché: quando il romanzo è stato scritto, nel 2015, con il suo parlare di una pandemia, dell'isolamento delle persone, del blocco dei sistemi produttivi e di come la gente avrebbe reagito, si trattata di una distopia. Oggi, il romanzo di John Ironmonger con il racconto di una piccola comunità in Cornovaglia che, grazie alle previsioni di un brillante analista finanziario, capisce che la pandemia sta per scoppiare e corre ai ripari collaborando è diventato una sfaccettatura di quanto abbiamo vissuto negli ultimi due anni.
A chi: a chi ha paura di ricominciare perché teme di non farcela a reggere e a riprendere le fila. Non preoccupatevi perché ce la faremo. Abbiamo già visto il peggio e al peggio siamo sopravvissuti.
Gloria consiglia
"Donna con libro" di Bianca Pitzorno (Salani)
Perché: Quando si torna dalle vacanze c'è bisogno di nuovi consigli di lettura e perché non farseli dare da una scrittrice amata da molti di noi, che ci ha tenuto compagnia a molti di noi coi suoi romanzi? Bianca Pitzorno, tra autobiografia di lettrice e autobiografia vera e propria, passa in rassegna classici e meno classici, non lesinando critiche e osservazioni soggettive, talvolta lodando e consigliando titoli da aggiungere alle nostre già fitte wishlist!
A chi: a chi ha voglia di non rientrare solo al lavoro, ma anche (e soprattutto?!) in libreria per continuare a sognare un po' di evasione!
Gloria consiglia anche
"Al di qua del fiume" di Alessandra Selmi (Nord)
Perché: se avete bisogno di iniziare la nuova stagione lavorativa con qualche sogno ambizioso, ripercorrete la storia dei Crespi. Certo, nel romanzo di Alessandra Selmi c'è tanto della saga familiare, ma anche dei sogni imprenditoriali di un uomo dal grande intuito, dall'umanità sempre accesa e dai molteplici talenti. Gli alti e bassi ci sono anche per i Crespi, inevitabilmente, ma la storia tracciata dall'autrice, ispirata a fatti realmente accaduti, ha il potere di trasportarci nel passato e di mostrarci un esempio di industria innovativa e per tanti versi illuminata di fine Ottocento, insieme al grande sogno di lasciare il segno con un paese industriale che oggigiorno è patrimonio dell'UNESCO.
A chi: sicuramente a chi ama le saghe familiari, ma anche a chi cerca storie di tante vite che si intrecciano in una narrazione estremamente coinvolgente.
Sabrina consiglia
"L'album dei sogni" di Luigi Garlando (Mondadori)
Perché: il ritorno a casa, dopo le vacanze, può essere "traumatico" e allora c'è bisogno di una bella storia per risollevare gli animi. Niente di meglio che tuffarsi nel sogno "italiano" realizzato dai fratelli Panini di Modena che, partendo da una piccola edicola in corso Duomo, hanno saputo dare vita a un impero editoriale e a un costume nazionale, quello delle figurine. Quei piccoli pezzetti di carta adesivi che hanno fatto la gioia di tutti noi, qualunque età abbiamo. Il racconto di Garlando sa farsi romanzo corale grazie alla maestria con cui mette in scena le vicende dei protagonisti della famiglia che agiscono "tutti per uno, uno per tutti". E forse la storia di questa cavalcata trionfale può mettere benzina nel nostro motore della ripartenza.
A chi: a tutti gli appassionati del "celo celo manca", che torneranno un po' bambini, a coloro che amano le storie delle grandi famiglie imprenditoriali italiane (un genere che va molto di moda, dai Florio ai Menabrea fino alla famiglia Crespi, che diede origine a Crespi d'Adda) e a chi ama le saghe familiari.
Sabrina consiglia anche
"La Storia prende il treno" di Sophie Dubois-Collet (add editore)
Perché: per esorcizzare la fine di un viaggio, a volte basta pensare ad altri viaggi. E se è presto per organizzarne di nuovi, possiamo partire lungo i binari del tempo grazie a questo libro di Sophie Dubois-Collet che ci racconta 43 episodi, legati a viaggi in treno, che sono stati fondamentali per la Storia: dall'armistizio tra Francia e Germania, che chiuse la Prima Guerra mondiale, firmato nella carrozza di un treno ferma a Compiègne al lussuoso treno di Hitler, dal treno di Papa Pio IX al celeberrimo Orient-Express. Una miniera di curiosità e informazioni.
A chi: agli appassionati dei treni, a coloro che si emozionano al passaggio di un treno storico o anche ai pendolari che si apprestano a salire sui regionali poco lussuosi anche se già "storici" (nel senso di vecchi e malandati). A chi ama scoprire qualche aspetto curioso degli avvenimenti storici che, di solito, non viene riportato sui manuali.