La forma
della farfalla
di Jury
Romanini
LiberAria,
2022
pp. 75
€ 13,50 (cartaceo)
€ 6,99
(ebook)
Un asteroide colpisce senza preavviso un centro commerciale, distruggendolo – e distruggendo, verosimilmente, un’intera civiltà il cui destino, però, non ci è dato sapere. All’interno in quel momento vi sono cinquantadue persone. La forma della farfalla racconta l’ultimo minuto di vita di quelle persone, colte nell’attimo prima della fine e ignare di ciò che sta per accadere.
È proprio questa ignoranza – la mancanza di consapevolezza della catastrofe imminente – a far sì che i loro gesti siano banali, meccanismi rodati di rituali quotidiani come prendere un caffè, chiedere un giornale all’edicolante o fare una fila alla cassa per pagare.
Dal punto di vista dell’osservatore, però, ossia di noi lettori che sappiamo cosa sta per accadere, questi gesti banali e questi rituali quotidiani assumono una valenza diversa. Novelli antropologi, ci troviamo a riscoprire il senso di movimenti, attese, speranze e desideri che noi tutti abbiamo ma che, spesso, diamo per scontati o ignoriamo perché fanno parte di un normale flusso vitale. È come quando – per fare un esempio fra tutti – nei programmi che parlano di efferati omicidi il narratore racconta gli ultimi momenti di vita di qualcuno: improvvisamente l’apertura di uno sportello di auto o l’acquisto di un litro di latte assumono una valenza nuova, come se quei gesti fossero ricoperti di un’aura sacra che possa dirci qualcosa di nuovo e importante su chi li ha compiuti. Altrimenti – in altri contesti – probabilmente non avranno alcun valore.
Jury Romanini ci racconta la vita e la morte di queste cinquantadue persone, e lo fa utilizzando un linguaggio aulico, quasi poetico, a voler dare un tono di sacralità a quegli ultimi gesti. La scelta è azzeccata perché in fondo spesso nulla c’è di più sacro, per noi esseri umani, della nostra umanità; di ciò, vale a dire, che ci rende precisamente esseri umani, qualcosa di diverso dal resto dei viventi. Ogni storia della Forma della farfalla è un’indagine su noi stessi, qualcosa su cui riflettere brevemente prima di passare alla successiva.
David Valentini
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