"A letto nel Medioevo": l'ultimo piccolo grande scrigno di curiosità sul Medioevo firmato da Chiara Frugoni




A letto nel Medioevo. Come e con chi
di Chiara Frugoni
Il Mulino, 2022

pp. 168
€ 22 (cartaceo)


fig 21 Il mercato di piazza di Porta Ravegnana
a Bologna
, Bologna, Museo Civico Medievale,
ms. 641, f. 1r, 1411

Chiara Frugoni ci ha abituato a considerare il Medioevo un periodo storico tutt'altro che scontato e "buio", come per secoli ha fatto la storiografia. Il Medioevo è, invece, ancora da scoprire e la vita quotidiana è forse uno degli ambiti di studio ancora più invitanti per un pubblico di non addetti ai lavori. Già autrice di numerosi libri illustrati di rara bellezza per la casa editrice Il Mulino, Chiara Frugoni ci ha regalato prima della sua scomparsa le bozze di un nuovo piccolo scrigno di curiosità: A letto nel Medioevo. Come e con chi, un cartonato di dimensioni inferiori rispetto agli altri (22 x 1.9 x 15.8 cm), che, appena arrivato in libreria, è già tra i saggi storici più apprezzati. Tra miniature, riproduzioni di quadri e parole, Chiara Frugoni ci porta a scoprire come veniva vissuto il letto nella società medievale. 

Per cominciare, dalle parole e dalle immagini vediamo che il letto era già un eloquente simbolo di status sociale: dotato di baldacchino, cortine e scendiletto, coperto di pellicce quello dei nobili, di legno e spesso dotato di cassapanche attorno quello delle case più umili. Molto spesso, il letto veniva realizzato su misura, tenendo conto delle dimensioni della camera, ma era anche possibile acquistare modelli già pronti al mercato, come vediamo nell'immagine qui accanto. 

fig. 2_c1 La Natura si affaccia nel sogno di Evrart de Conty,
dal 
Livre des eschés amoureux, ou des eschés d'amours,
Paris, BNF, ms. Français 9197, f. 13, 1444-97
Tanto le abitazioni più umili quanto i palazzi signorili avevano una cosa in comune: il letto era una garanzia di fuga dalle temperature rigide che avvolgevano qualsiasi stanza, perché di notte il fuoco veniva spento per evitare il rischio di incendi; dunque solo le coltri garantivano un po' di calore. Se vedete miniature con donne e uomini nudi a eccezione di una cuffia di lana, non meravigliatevi: andare a dormire senza vestiti era una pratica comune per cercare di evitare la diffusione di pulci e di altri insetti. Semmai l'abito si posava sulle coperte, perché si scaldasse un po' per il giorno successivo. 

Cosa accadeva nella camera da letto? Un po' di tutto, perché spesso ci si riuniva lì anche per parlare e discutere con gli ospiti, approfittando del camino acceso, oppure ci si raccoglieva a mangiare attorno a una tavola pieghevole, che veniva addossata a una parete dopo il pasto. E sotto le coperte, beh, spesso si stava in compagnia, ma non solo del proprio coniuge

fig. 1_c1 Un malato assai sofferente visitato
dal medico che ne esamina le urine
,
dal 
Livre des propriétés des choses, Paris, BNF,
ms. Français 135, f. 223, XV sec.
Sono tanti i casi di letti condivisi, ad esempio nelle locande o persino negli ospedali. In casa, a dispetto delle restrizioni imposte dalla Chiesa, avvenivano grandi incontri, talvolta inattesi. Benché tra feste sacre e periodo di divieto legato al parto per oltre la metà dell'anno a marito e moglie fosse vietato avere rapporti, non mancavano le occasioni per godersi momenti piccanti. La seduzione viene spesso rappresentata anche in testi sacri, intesa come una tentazione a cui occorre saper resistere (come farà Lancillotto nell'opera Lancillotto del lago, risalente all'inizio del XIII secolo). Altrove la seduzione è intesa come un gioco spesso malizioso, che nasconde beffe ed equivoci: se state pensando subito al Decameron, fate bene, perché anche Chiara Frugoni ha attinto a numerose novelle di Boccaccio per fare riferimento a usi e costumi in voga nel Medioevo. 

In certi passi del libro ci si stupisce: ad esempio, sapevate che Carlo V aveva un letto di ben 40 metri quadrati nella sua sala di rappresentanza? Altrove ci sfugge un sorriso davanti a certi usi decisamente promiscui e in altre pagine ci rendiamo conto di quanto la povertà e la scarsa igiene condizionassero persino il modo di dormire. Vivace viaggio nella camera da letto medievale, questo saggio illustrato di Chiara Frugoni è una lettura piacevole e frizzante, che si vorrebbe continuare ad approfondire. 

GMGhioni

fig. 28 La duchessa tenta di sedurre il cavaliere,
Firenze, Palazzo Davanzati, Stanza della Castellana, 1395 ca.

Riproduzione delle immagini autorizzata dalla casa editrice.