Buon ottobre!
Dopo un'estate di caldo insopportabile, le temperature si sono abbassate di colpo. Anche per i nostalgici delle vacanze, questo periodo è molto piacevole: si indossano le giacche leggere, si rispolverano le confezioni di tè, si tira fuori la prima coperta da mettere sul letto o sulle gambe mentre si legge in poltrona. Questo mese vi consigliamo quindi testi adatti per questi primi freschi, libri che stanno bene sotto la coperta.
Buon inizio mese e buone letture,
la Redazione.
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Cecilia consiglia
"Immagini di una storia" a cura di Angela Madesani (Nomos edizioni)
Perché: perché i cataloghi fotografici, per essere sfogliati, si avvantaggiano della quiete domestica e hanno bisogno di una superficie di appoggio ampia e possibilmente sgombra da orpelli che distraggano dalle immagini (con l'unica eccezione, per l'appunto, di una fumante tazza di caffè, tè o tisana); perché per capire il senso di scatti che fermano e immortalano l'istante bisogna fermarsi con loro, darsi tempo, non accontentarsi di un'occhiata veloce e sbrigativa; perché nella collezione di Rita e Riccardo Marone ci sono tante storie e soprattutto c'è tanta storia d'Italia, e oggi più che mai c'è bisogno di un esercizio di memoria che passi anche attraverso la testimonianza eccellente di alcuni tra i più importanti fotoreporter del secolo scorso.
A chi: a chi ama la fotografia in bianco e nero e la sua capacità di restituire atmosfere, situazioni, mondi con un surplus di fascino rispetto a quella a colori; a chi non ha simpatia per le collezioni più alla moda e preferisce le raccolte meno scontante e commerciali, esito di una selezione non dettata da speculazioni e tornacontismi; a chi, specialmente quando le vacanze estive sono finite e arriva l'autunno, va alla ricerca di input visivi per perdersi ancora in lunghi viaggi immaginativi, felice di esplorare, conoscere e non dimenticare.
Debora L. consiglia
"Rincorrendo l'amore" di Nancy Mitford (Adelphi)
Perché: autunno, una tazza calda fra le mani... la mia immaginazione corre subito al rito del tè delle cinque, magari in una bella dimora di campagna! Se un viaggetto nella vecchia Inghilterra al momento non è nei nostri programmi, arrivano come sempre in soccorso le storie. E questo romanzo di Nancy Mitford, di recente ripubblicato da Adelphi, è un piccolo gioiello, stratificato e denso di spunti oltre l'ironia e la storia travolgente.
A chi: a chi ha un debole per le atmosfere british, le storie tese fra ironia e dramma e di ciò che è celato appena sotto la superficie
Deborah D. consiglia
"Mrs March" di Virginia Feito (Harper Collins)
Perché: una storia dalle tinte oniriche, un thriller psicologico adattissimo all'entrata dell'autunno, terrà compagnia con un personaggio da amare e odiare al tempo stesso e un finale da brivido.
A chi: agli amanti dei film di Hitchcock e dei racconti di suspense che tengono incollati fino all'ultima pagina.
Deborah D. consiglia
"Le correzioni" di Jonathan Franzen (Einaudi)
Perché: perché Franzen sa farti male divertendoti da matti. Perché osservare le storie della famiglia Lambert, la volontà di Enid di radunare per un ultimo Natale i tre figli, ci dona uno sguardo irrisorio e disilluso sui valori dell'America del dopoguerra, sulle "orrezioni" che vengono somministrate ai "devianti" in nome di un mondo che va allo sbaraglio. Uno dei libri più caustici e riusciti di Jonathan Franzen.
A chi: a chi ama inoltrarsi nelle pieghe della psicologia dei personaggi e nelle dinamiche spesso assurde delle famiglie; a chi ama sollevare il velo dei buoni sentimenti e scorgere il nulla del sogno della buona famiglia borghese.
Giada consiglia
"Donne in viaggio. Storie e Itinerari di emancipazione" di Lucie Azema (Tlon)
Perché: perché la Storia non ci ha tramandato i nomi delle grandi viaggiatrici ed esploratrici che meritano, però, di essere conosciute. Perché proprio come i maschi, anche il genere femminile ha dato il suo contributo fondamentale a questo importante campo del sapere dell’umanità. In Donne in viaggio, scopriremo innanzitutto come le donne siano state protagoniste tanto quanto gli uomini ma, a differenza di essi, i loro racconti o resoconti sono stati spesso ignorati poiché per lunghissimo tempo non era accettabile socialmente che una donna viaggiasse da sola. Lucie Azema riporta alla luce le esistenze di queste figure coraggiose che si sono ribellate a queste misogine etichette, donando al mondo la loro esperienza, sebbene non sempre accolta.
A chi: a chi crede che con la lettura si possa viaggiare non alzandosi dal divano, a chi crede che certe storie non raccontate siano meritevoli tanto quanto le altre, a chi vuole, semplicemente, conoscere le esistenze di donne coraggiose.
Giulia consiglia
"La città fra le nuvole" di Anthony Doerr (Rizzoli)
Perché: c'è un mondo in questo romanzo. Questo vale per tutte le storie, è vero, ma nella Città fra le nuvole passiamo da Costantinopoli che sta per cadere, alla sanguinosa guerra del Vietnam, al presente in una rappresentazione scolastica fino a un futuro in cui un misterioso virus sta falciando la popolazione. L'intreccio di queste storie è demandato a una forza che trascende quasi tutte le epoche: la parola e la narrazione e a ciò che resterà di noi dopo che saremo scomparsi.
A chi: a chi ama i romanzi che potremmo definire alla Cloud Atlas con molteplici linee narrative tra passato e futuro e vuole scoprire come vanno a intrecciarsi e quale messaggio riecheggia a discapito del tempo.
Gloria consiglia
"A letto nel Medioevo" di Chiara Frugoni (Il Mulino)
Perché: la grandezza della professoressa Frugoni si unisce alla sua sempre accesa curiosità nei confronti del Medioevo. Tra i vari motivi che leggerete per trascorrere del tempo a letto c'è anche... il freddo! Infatti nel Medioevo spesso il riscaldamento lasciava a desiderare e di notte occorreva spegnere anche le braci nei camini, per essere certi che non scoppiassero incendi. Solo un letto caldo, spesso condiviso, con qualche pelliccia e coltri pesantissime poteva aiutare a sopportare il freddo delle stanze! E, piccola curiosità, le persone andavano a letto nude! Come mai? Lo scoprirete nel saggio!
A chi: a chi pensa che il Medioevo abbia ancora tanto da raccontarci, contraddicendo quella vecchia e pregiudizievole etichetta di "secoli bui".
Gloria consiglia anche
"Al di qua del fiume" di Alessandra Selmi (Nord)
Perché: perché per fare successo è necessario fare fatica ed essere disposti a sacrifici grandi, e questo il protagonista, Cristoforo Crespi, lo sa bene. Eppure non si è certamente lasciato scoraggiare da alcuni insuccessi o dal disfattismo comune: ha proseguito col suo sogno di costruire un villaggio operaio che non avesse solo la comodità di essere vicino alla fabbrica, ma anche un luogo dove gli operai potessero sentirsi bene, immersi nella bellezza. La vita dei Crespi e quelle di tre famiglie di operai si avvicendano in una narrazione appassionante e mai banale, che ci porterà a passeggiare per le vie di Crespi d'Adda, oggi patrimonio UNESCO, con un'altra consapevolezza.
A chi: a chi pensa che l'autunno porti con sé tempi per letture più ampie, che raccontano di generazioni e non solo di una vita. A chi ama le saghe familiari ben scritte, che aiutano a scoprire il nostro passato, tra realtà e finzione.
Sabrina consiglia
"La stanza delle mele" di Matteo Righetto (Feltrinelli)
Perché: perché ottobre sa di bosco, di foglie appassite, qualcuna secca che scricchiola sotto i passi, di umidità, di pioggia fine e leggera. E il libro di Matteo Righetto, una delle voci contemporanee più note della letteratura di montagna, ci porta, con questo romanzo, tra i boschi che circondano la Val Badia. Sarà proprio il bosco, il Bosc Negher, a cambiare per sempre la vita del piccolo protagonista, Giacomo, che, durante un temporale, tra il fitto degli alberi, vede qualcosa di terrifico. A partire da questo episodio, Righetto ci consegna un romanzo dalla scrittura asciutta ed essenziale, come la gente di montagna, una storia, tra mistero e disvelamento, che ci riporta nelle amate terre alte.
A chi: a chi ama ripensare alle proprie montagne, se ne ha qualcuna nel cuore. A chi desidera una bella storia che sa far trattenere il fiato e spinge il lettore, pagina dopo pagina, alla scoperta di quel mistero che aleggia fin dalle prime pagine. Da leggere magari davanti a una bella fetta di strudel e a una tisana al profumo di mela.
Samantha consiglia
"Figlie della notte" di Laura Sheperd-Robinson (Neri-Pozza)
Perché: il libro propone un modello di donna coraggiosa, indipendente e caparbia, in un’epoca in cui non c’era spazio per i desideri del sesso femminile, anzi le gentil dame venivano spesso costrette a subire oltraggi e abusi proprio dai mariti, salvando poi le apparenze in società.
A chi: agli amanti del thriller storico, che cercano indizi veri anche all'interno di una trama fortemente romanzata e che avranno grandi soddisfazioni alla fine del libro, con le note storiche. A chi crede che il ruolo delle donne non possa essere marginale e sia stato, anche in passato, determinante anche se spesso non ne è rimasta traccia nella Storia.
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