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#CriticaNera - "Figlie della notte" di Laura Shepherd-Robinson è un interessante thriller storico che racconta la Londra georgiana e le sue donne

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figlie della notte

Figlie della notte
di Laura Shepherd-Robinson

Neri Pozza, Novembre 2021

Traduzione di Chiara Ujka

pp. 528
€ 19 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


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Figlie della notte è un giallo storico che ci riporta nella Londra georgiana, ambientato nel 1782, tra i salotti borghesi e le taverne di una Londra che tende a mascherare i suoi vizi, sotto la faccia della rispettabilità. 

La trama è avvincente. In una tiepida sera d’agosto, lungo i Vauxhall Pleasure Gardens, Caroline Corsham, moglie del Capitano Henry Corsham, percorre in segreto un sentiero tra gli alberi, dove ha appuntamento con quella che lei crede una nobildonna italiana, Lucia di Caracciolo. Il motivo dell’incontro è l’aiuto che la donna le ha promesso in una questione a dir poco spinosa. Per strada si scontra con un uomo abbigliato in maniera molto strana; ha un cappotto nero e una maschera da medico della peste e sembra volersi allontanare di gran fretta nella direzione opposta. Caroline arriva dalla sua amica, ma la scopre in un lago di sangue e agonizzante.


All’agghiacciante scoperta, in seguito alla quale la povera Lucia morirà, ne seguiranno altre, a partire dalla vera identità della donna, che si scopre essere una prostituta dal nome Lucy Loveless. Il giudice Sir Amos Fox, a questo punto, cercherà di archiviare il caso come una faccenda di poca importanza, ma la nobile Caro insorge, consapevole di alcuni particolari che le fanno sospettare qualcosa di losco dietro la morte della donna che credeva amica. Le sue richieste cadono però nel vuoto ed è a questo punto che Caroline decide di affidarsi a Peregrine Child, un ex giudice ora in disgrazia, che adesso è ufficialmente un detective privato e che vede nel caso una possibilità di riscatto.  


Tra colpi di scena, intrecci misteriosi, corruzione e ricerca storica, il libro di Shepherd-Robinson si è aggiudicato, e non a caso, l’appellativo di “Miglior romanzo storico poliziesco” del 2021, e nella nota storica, alla fine del romanzo, il lettore si divertirà a reperire tutte le fonti di questa accurata ricerca. 


Il personaggio di Caroline Corsham è inoltre un modello di donna coraggiosa, indipendente e caparbia, in un’epoca in cui non c’era spazio per i desideri del sesso femminile, anzi le gentil dame venivano spesso costrette a subire oltraggi e abusi proprio dai mariti, salvando poi le apparenze in società. C’erano davvero dei club per soli uomini, che col pretesto di coltivare studi e ideali classici, si prendevano libertà sessuali nei confronti di giovani prostitute. La protagonista è ispirata alla vera Caro, ovvero Lady Caroline Lamb, che fu una nobildonna, una scrittrice e anche l’amante di Lord Byron, per poi essere confinata in campagna, nell’ultima parte della sua vita, perché ritenuta instabile mentalmente. 


Dal punto di vista del genere, il libro è davvero ben strutturato, con una buona dose di indizi disseminati sapientemente per le pagine e un finale quasi a sorpresa, che ribalta tutte le indagini condotte fino a quel momento e rischia di costare caro alla coraggiosa e testarda protagonista e al suo detective Child.


Ne risulta una lettura appassionante e assolutamente imperdibile per gli amanti del thriller storico, che lascia ben sperare per il proseguo di nuove avventure e per le sorti di questo riuscito personaggio letterario, che la scrittrice ha evidentemente a cuore, visto che figurava già nel suo primo libro, per ora sono in edizione inglese, Blood and Sugar, che ci auguriamo possa presto essere tradotto in italiano. 


Samantha Viva