di Costanza Jesurum
Ponte alle Grazie, 2022
pp. 256
€ 18,00 (cartaceo)
Possiamo considerare come uno dei vettori fondamentali del processo di individuazione, ossia del nostro itinerario di sviluppo verso la piena identità, l'aver trovato il nostro vero modo di vivere il nostro corpo, privatamente e socialmente. Ciò significa che non è importante soltanto il nostro sesso, ma anche come noi lo interpretiamo nella nostra vita sociale. La nostra interpretazione del nostro ruolo di genere. (p. 62)
Negli ultimi anni si parla molto di appropriazione dei corpi.
Nel rivendicarli si cerca di mettere a fuoco il nostro sguardo su di loro, di ricollocarli dentro e fuori la società, dentro e fuori gli spazi più intimi della persona. Parlare dei corpi implica affrontare una varietà di questioni laterali che li riguardano e ci riguardano, di molte delle quali non siamo spesso pienamente consapevoli. Per questo è estremamente complesso farlo.
Quando ho letto la scheda di presentazione di Corpi in questione della psicoanalista e terapeuta Costanza Jesurum, libro il cui titolo è accompagnato dal sottotitolo Per una psicologia del sesso, quanto ho trovato più interessante è la promessa di un'analisi di tante discussioni odierne che hanno al centro il corpo. Il saggio non si sviluppa ovviamente dal tentativo di sciogliere queste tensioni, ma piuttosto da quello tenerle insieme con lo sguardo (che è poi il primo passo per capirle).
Partendo da premesse teorico-critiche sullo sviluppo di una riflessione sul corpo a partire dall'Ottocento e sulle metamorfosi sociali e del pensiero che si sono susseguite fino a oggi - con una particolare attenzione alle evoluzioni della teoria psicoanalitica - Jesurum individua alcuni temi chiave attorno a cui si formano i diversi dibattiti sul corpo.
Gravidanza, pornografia, perversioni, prostituzione, abusi del corpo e approcci linguistici, viluppi delle identità di genere: l'autrice interviene su questi aspetti intrecciando il riferimento a metodi e visioni precise, specialmente alle correnti della psicoanalisi e del femminismo, con la proposta di riflessioni proprie che non mancano in certi punti della forza di un punto di vista appassionato.
Quello che permette di accostare aspetti come questi, che possono sembrare anche apparentemente divisi e distanti, è l'approccio a una discussione critica sul corpo come casa.
Definendolo come un ambiente socio-culturale da abitare, si comprende come il corpo sia insieme un "oggetto parlante e intrusivo", in grado di produrre significati da sé, e anche un oggetto riparato, influenzato e definito dal contesto che lo circonda e dai suoi significati.
In ognuno dei capitoli Jesurum evidenzia come le diverse stanze che formano i nostri corpi si formino e riformino in base a princìpi e tensioni varie, una delle quali è la nostra stessa interpretazione dei corpi che viviamo. Paradigmatico quello sulla gravidanza come intreccio di relazioni interne ed esterne al corpo delle donne che diventano madri nei modi e nei momenti più diversi.
La conoscenza della materia corporea è uno dei primi passi verso l'identificazione di un sé che diventi quanto più possibile soggetto e non mero oggetto del mondo. Indipendentemente dall'interesse per il tema specifico del libro, questo è il messaggio di portata più ampia per tutti, il più trasversale dal punto di vista umano.
I corpi femminili sono indubbiamente centrali in questo saggio, ma non sono gli unici. Occupano un posto di rilievo anche alla luce dei nodi ancora da sciogliere per dare alle identità femminili quello spazio di espressione che la cultura patriarcale tende a soffocare. Lo occupano anche perché sono particolarmente dibattuti, espugnati, strumentalizzati da una parte o da un'altra (a questo proposito, è molto a fuoco nel volume l'analisi dell'impatto che le critiche femministe hanno avuto sull'evoluzione delle scelte e delle libertà delle donne).
Ma in ogni caso corpi di tutti i tipi vengono messi in relazione in un sistema di reciproche influenze da cui nascono rapporti di amore, legittimazione, sopraffazione.
Gravidanza, pornografia, perversioni, prostituzione, abusi del corpo e approcci linguistici, viluppi delle identità di genere: l'autrice interviene su questi aspetti intrecciando il riferimento a metodi e visioni precise, specialmente alle correnti della psicoanalisi e del femminismo, con la proposta di riflessioni proprie che non mancano in certi punti della forza di un punto di vista appassionato.
Quello che permette di accostare aspetti come questi, che possono sembrare anche apparentemente divisi e distanti, è l'approccio a una discussione critica sul corpo come casa.
Definendolo come un ambiente socio-culturale da abitare, si comprende come il corpo sia insieme un "oggetto parlante e intrusivo", in grado di produrre significati da sé, e anche un oggetto riparato, influenzato e definito dal contesto che lo circonda e dai suoi significati.
In ognuno dei capitoli Jesurum evidenzia come le diverse stanze che formano i nostri corpi si formino e riformino in base a princìpi e tensioni varie, una delle quali è la nostra stessa interpretazione dei corpi che viviamo. Paradigmatico quello sulla gravidanza come intreccio di relazioni interne ed esterne al corpo delle donne che diventano madri nei modi e nei momenti più diversi.
La conoscenza della materia corporea è uno dei primi passi verso l'identificazione di un sé che diventi quanto più possibile soggetto e non mero oggetto del mondo. Indipendentemente dall'interesse per il tema specifico del libro, questo è il messaggio di portata più ampia per tutti, il più trasversale dal punto di vista umano.
I corpi femminili sono indubbiamente centrali in questo saggio, ma non sono gli unici. Occupano un posto di rilievo anche alla luce dei nodi ancora da sciogliere per dare alle identità femminili quello spazio di espressione che la cultura patriarcale tende a soffocare. Lo occupano anche perché sono particolarmente dibattuti, espugnati, strumentalizzati da una parte o da un'altra (a questo proposito, è molto a fuoco nel volume l'analisi dell'impatto che le critiche femministe hanno avuto sull'evoluzione delle scelte e delle libertà delle donne).
Ma in ogni caso corpi di tutti i tipi vengono messi in relazione in un sistema di reciproche influenze da cui nascono rapporti di amore, legittimazione, sopraffazione.
I corpi appaiono così come nodi cruciali del contemporaneo, materiale strettamente intrecciato con le nostre identità sessuali e di genere, con le nostre spinte interiori profonde. I corpi come punti di vista e di contatto, di combinazione e di intervento.
Lo scopo del questionare sul corpo sembra alla fine essere proprio questo: interrogarsi. In questo saggio molto narrato può capitare che ci si dimentichi di leggere le note perché si è impegnati a dondolare un po' tra la pluralità di spunti.
Claudia Consoli
Lo scopo del questionare sul corpo sembra alla fine essere proprio questo: interrogarsi. In questo saggio molto narrato può capitare che ci si dimentichi di leggere le note perché si è impegnati a dondolare un po' tra la pluralità di spunti.
Claudia Consoli
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