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#RileggiamoConVoi – Aprile 2023

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consigli di lettura aprile

 
Buongiorno a chi ci legge,
aprile, fedele al suo proverbio, prospetta qualche giorno di riposo e di vacanza. Tra Pasqua e i ponti potremo prendere un po' di fiato per lo sprint finale prima dell'estate. Avete già scelto i titoli che vi faranno compagnia in questi, si spera, giorni di sole e relax? Se avete ancora qualche indecisione, come ogni inizio mese siamo qui per consigliarvi.

Buon inizio mese e buone letture,
la Redazione

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Carolina consiglia Sole amaro di Lilia Hassaine (edizioni e/o)
Perché: perché, nel volgere di poche pagine, vengono narrati trent’anni di vita di una famiglia di migranti algerini, prima illusi, poi traditi dalle promesse di una Francia che accoglie e respinge, integra e rifiuta. Perché è impossibile non affezionarsi dalle vite fragili e imperfette che abitano la prosa scabra di quest’autrice, non commuoversi delle loro sorti. Perché alla fine della lettura ci si sente un po’ più vuoti e un po’ più pieni, segno che la storia è andata a segno.
A chi: a chi apprezza la letteratura che rivolge uno sguardo al sociale, alla realtà dei margini, in questo caso incarnati dalla banlieue parigina; a chi si fida ciecamente delle edizioni e/o, che spesso ricercano opere forti, taglienti; a chi si lascia coinvolgere dalle storie famigliari e si interroga su cosa definisca un’identità. 

Claudia consiglia V13 di Emmanuel Carrère (Adelphi)
Perché: Questo libro è ancora una volta la straordinaria prova di incursione di Carrère nel male come territorio di indagine privilegiato. 
Una delle cifre distintive della sua grande produzione, quell'arte che rende le sue parole enfatiche ma mai patetiche, dense ma mai barocche.
A chi: ai lettori che aspettano sempre con ansia l'uscita di un nuovo libro di Carrère, a chi ama i reportage narrativi, a chi è interessato all'attualità come specchio dei destini umani. 

Debora consiglia Questioni di un certo genere (Iperborea)
Perché: per scardinare i pregiudizi è fondamentale conoscere. Questioni di un certo genere, secondo volume realizzato da Il Post in collaborazione con Iperborea, è una lettura molto formativa e puntuale, che si inserisce in un dibattito quanto mai urgente. Attraverso contributi diversi vengono affrontati argomenti di grande attualità, dall'identità di genere allo schwa, per riflettere sul genere e abbattere gli stereotipi.
A chi: a chi vive nel 2023 e va più veloce della politica, a chi desidera comprendere per combattere pregiudizi e odio, a chi cerca le parole giuste per un linguaggio e un pensiero che siano davvero inclusivi.

Deborah consiglia Corteo di ombre - Il romanzo di Tamoga di Julian Rios (Safarà)
Perché: con uno stile ricco, evocativo e, seppur generoso in dettagli, pieno il mistero, Rios mette in piedi una serie di racconti oscuri e misteriosi, i cui personaggi sono uomini e donne che paiono fantasmi, susseguendosi in una sorta di processione di ombre. Ci si sente costantemente sull'orlo di un burrone, e come quando qualcosa ci repelle e ci attira al tempo stesso, evitiamo di guardare, ma poi lasciamo cadere gli occhi: nella narrazione, gli abitanti e soprattutto gli ospiti e i viaggiatori che hanno la sfortuna di mettere piede a Tamoga, ci finiscono con tutte le scarpe, in quel burrone.
Per chi: per i lettori amanti della letteratura crepuscolare, per gli appassionati di Marquez, Poe e Lovecraft come se fossero uniti in un'unica scrittura.

Giada consiglia Oblio e perdono di Robert Harris (Mondadori)
Perché: perché in Oblio e perdono possiamo leggere uno degli inseguimenti più avvincenti della Storia. Robert Harris, già autore noto, trasporta il lettore in un fatto poco esplorato della Storia inglese: la fuga e l’inseguimento di due colonnelli accusati di aver partecipato all’esecuzione del re Carlo I. Dall’Inghilterra al Nuovo Mondo, questa caccia all’uomo ci racconterà l’America seicentesca, oltre che la storia inglese.
A chi: a chi ama leggere un romanzo storico ben documentato, a chi vuole esplorare i fatti meno conosciuti della Storia e a tutti quelli che vogliono fare un viaggio nel tempo. 

Giulia consiglia Rovorosa di Éric Chevillard (Prehistorica)
Perché: perché il diario della narratrice, Rovorosa, sembra un libro di fiabe da tanto è magico il suo modo di vedere il mondo. Il padre e le persone che la circondano, i piccoli ostacoli da superare, il viaggio alla ricerca di qualcuno che si è perduto sembrano volerci portare tra le pagine di Perrault. La storia si svolge però nel nostro mondo, all'incirca nella nostra epoca, è tutto quello che sembrava fantastico è in realtà pervaso da un sottile senso di angoscia e di macabro: proprio come nella migliore tradizione delle favole seicentesche.
A chi: a chi cerca un tocco di favolistico in ogni storia che legge e vuole scoprire il mondo attraverso il filtro dolce degli occhi di una protagonista dal nome da principessa.

Gloria consiglia La Malnata di Beatrice Salvioni (Einaudi)
Perché: capita raramente di trovare un esordio narrativo così coinvolgente ed equilibrato, che racconti una storia interessante e coinvolgente dalla prima all'ultima pagina. Siamo nella Monza del 1936, quando Francesca incontra "la Malnata", Maddalena, una ragazzina evitata da tutti, perché c'è la maldicenza che chi le sta troppo vicino cada in disgrazia. Tra le due, nasce subito un'amicizia piena di lealtà, mentre la fiducia è qualcosa da conquistarsi giorno dopo giorno, tra prove da superare e bugie da raccontare a casa, pur di stare insieme.
A chi: a chi ama i romanzi in cui lo sfondo storico è fondamentale per comprendere a fondo la storia, effettivamente non esportabile in un'epoca diversa. Il romanzo sarà molto apprezzato anche da chi sta cercando un romanzo sull'amicizia autentica, quella che viene messa a dura prova dal contesto. 

Ilaria consiglia Le cose giuste di Silvia Ferreri (Rizzoli)
Perché: per capire cosa possa spingere una madre a cercare giustizia per i propri figli, a mettere in discussione le proprie certezze, avendo sempre ben salda di fronte a sé l'idea di cosa sia giusto e di cosa possa essere oggettivamente sbagliato. Per ricordare ancora una volta che non si deve piegare la testa all'ingiustizia, al compromesso e alla retorica del "è sempre stato così". Per ribellarsi a quanto di ingiusto ci circonda e per lottare nella speranza di un cambiamento.
A chi: a coloro che amano le storie vere, i casi di cronaca e apprezzano lo stile asciutto e chiaro. A coloro che vogliono trascorrere qualche ora in compagnia di uomini e donne realmente esistenti che non si sono piegati al volere della società e che difficilmente il lettore dimenticherà.

Marianna consiglia La lucina di Antonio Moresco (Mondadori)
Perché: il libro, “sbucato da una zona molto profonda” della vita dello scrittore, è quasi il suo testamento letterario. Un uomo, di cui ignoriamo l’età e il background familiare, va a vivere in un luogo solitario, immerso nella natura, per trovare le risposte alle proprie domande. Un libro breve, ma intenso, dove la vita è rappresentata dagli insetti, dalla vegetazione e gli incontri che il protagonista fa hanno del surreale e dell’assurdo.
A chi: ama leggere pagine intense, ricche di significati che vanno oltre la semplice storia narrata.

Marianna consiglia anche Mamma Europa di Elisabetta Gualmini (Il Mulino)
Perché: Quando diciamo che “siamo in Europa”, in realtà stiamo dicendo qualcosa di molto profondo e complesso, quasi totalizzante. L’UE, nonostante gli scossoni provocati dalla crisi economica globale, dalla Brexit, dalla cattiva gestione del boom migratorio, sta continuando a percorrere un cammino che si è illuminato soprattutto durante la pandemia: messa in ginocchio dal tornado del covid, l’Italia è stata la beneficiaria principale degli aiuti UE. Ascoltare chi è addetto ai lavori è un dovere per ogni cittadino italiano: con una penna scorrevole, chiara ed emozionata a volte, Gualmini ci spiega la tenuta dell’Unione Europea negli ultimi anni e ci illustra con chiarezza gli obiettivi ed i beneficiari dei fondi Next Generation UE, da noi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
A chi: per chi vuole conoscere meglio la realtà in cui vive, i punti di forza e di debolezza. Consigliatissimo ai giovani uomini e alle giovani donne italiane.

Sabrina consiglia Un’educazione paperopolese di Valentina De Poli (il Saggiatore)
Perché: perché racchiude tanti libri in uno solo, è un saggio, un romanzo di formazione, un’autobiografia, una biografia di paperi e topi, un racconto d’amore (sconfinato per le creazioni di Walt Disney), un dizionario sentimentale e una grande storia editoriale. È, in poche parole, la storia di Topolino e dei personaggi che abitano questo giornalino tanto amato.
A chi: ça va sans dir, a tutti coloro, di qualunque età, che il mercoledì hanno aspettato, aspettano e aspetteranno l’uscita in edicola di Topolino. A chi è cresciuto tra Paperopoli e Topolinia e a chi ha imparato tantissimo dalle avventure di paperi e topi.