È terminata
da appena qualche giorno la più grande e appassionante manifestazione
dell’editoria italiana: il Salone del Libro 2023. È un appuntamento di cui ho
sempre sentito parlare e di cui si fa una diffusa pubblicità, ma che, per un
motivo o per un altro, non ero mai riuscita a viverlo fino a quest’anno. E non
so se complice che era la prima volta o che da sempre sognavo di andare, ma per
me sono stati giorni che difficilmente dimenticherò. Durata dal 18 al 22
maggio 2023, è stata l’ultima curata dal suo direttore editoriale: Nicola Lagioia,
noto scrittore italiano, di cui ci siamo occupati più volte sul sito.
Alessandro Barbero e Daria Bignardi. Foto scattata durante l'evento da Giada Marzocchi |
NON SOLO STORIA: ALESSANDRO BARBERO E "BRICK FOR STONE"
È un’occasione unica per incontrare scrittori e scrittrici che ti accompagnano da una vita e, quindi - ed è proprio il caso di dirlo - ho fatto “incetta” delle loro conferenze. Ho avuto modo di sentir dialogare, sabato 20 maggio, Alessandro Barbero con Daria Bignardi sull’ultimo romanzo Brick for stone, edito da Sellerio. Il noto storico, come ho appreso, è un catalizzatore del Salone e lo ha dimostrato anche questa volta. Accolto da un fragoroso applauso, si è immediatamente immerso nel gorgo del suo libro, precisando fin da subito che «non è un romanzo storico, anche se c’è tutto il caos della storia a fare da sottofondo». Un romanzo nel quale s’intrecciano le vite di un gruppo di giovani del Bronx, di agenti della CIA e di Writers, i quali si muovono a ritmi forsennati e al limite dell’assurdo in un mondo che è incomprensibile a ognuno di loro.
PROUST E GLI ALTRI CLASSICI CHE CI AFFASCINANO E CI INTIMORISCONO
Alessandro Piperno. Foto scattata da Giada Marzocchi |
Ne è uscito un incontro divertente e
interessante, nel quale gli aneddoti personali non sono mancati, come quello di
essersi recato in «pellegrinaggio» a Illiers (oggi Illiers-Combray),
luogo di nascita di Proust, e di aver cercato di prenotare la stessa camera
d’albergo dove aveva alloggiato l’autore francese. Devo ammettere che, dopo
questo incontro, la voglia di riprendere la lettura di La ricerca del tempo perduto è tornata più forte che mai, spero che sia la volta buona.
TUTTO PASSA ATTRAVERSO LA LINGUA: "L'UMANITÀ è un TIROCINIO"
Domenico Starnone. Foto scattata da Giada Marzocchi |
Dal dialetto
napoletano, che è «la lingua del vissuto» , alla lingua della scuola e
dei romanzi fino a quella del cinema, c’è una domanda che attraversa le
pagine del suo ultimo libro: «Di che lingua sono fatto?». Anche in
questo caso, non sono mancati i racconti personali che hanno trasmesso a chi
era in sala l’ammirazione per la lingua e per la scrittura di Domenico
Starnone.
D'ANNUNZIO, un anticipatore e un modernizzatore dei suoi tempi
Giordano Bruno Guerri Foto scattata da Giada Marzocchi |
Insomma, per
me i giorni del Salone del libro sono stati colmi di incontri e riflessioni, ma
soprattutto, di tanta contentezza perché per chi ama i libri e la lettura questa è la
manifestazione che li rende concreti e tangibili e basta soffermarsi sui numeri
di quest’anno per comprendere che, per molti, è ormai un appuntamento fisso
ogni anno. E non conta più di tanto se devi fare lunghe code per incontrare
gli autori o le autrici, perché quando torni a casa non ripenserai alle file chilometriche, ma alle parole degli autori e a
tutte quelle persone che condividono la tua stessa passione che finalmente hai potuto conoscere di persona.