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#PercorsiCritici - n. 35 - Tra biciclette e figurine, qualche libro sullo sport!

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Primavera: belle giornate, più possibilità e voglia di fare attività sportiva e desiderio di sfruttare le lunghe giornate per fare qualche sport all'aria aperta. Perciò, perché non accompagnare queste pratiche con la lettura di qualche libro a tema? Che si tratti di agonismo o di attività dilettantistica è uguale: la letteratura, anche recente, è piena di storie, sia belle sia meno spensierate. 

Di quest'ultime fa parte sicuramente il celeberrimo Open. La mia storia (Einaudi, 2011) di Andrea Agassi, una biografia in cui il grande campione di tennis racconta la propria vita, fatta di enormi sacrifici e momenti di crisi, accompagnati da un rapporto decisamente poco idilliaco con la figura paterna. Una lunga confessione, che non fa sconti e non lascia niente all'immaginazione, pur raccontando anche le grandi vittorie che ci sono state.


Anche in Match point. Sfide, campioni, momenti che hanno cambiato lo sport (Nomos edizioni, 2021), di Dario Ricci, a fare da protagoniste sono storie di vita di vari sportivi, trenta per la precisione, le cui storie rappresentano vicende di impegno, rinascita, rivincita, spesso anche in risposta a condizioni di partenza poco favorevoli. Tra gli altri, ritroviamo Marco Pantani, Michael Jordan, Federica Pellegrini, Alex Zanardi, Diego Armando Maradona, Rocky Marciano, Bebe Vio. Non mancano nemmeno le grandi rivalità, come ad esempio quella tra Valentino Rossi e Max Biaggi, due icone del motociclismo degli anni Novanta. Perché lo sport, come ricorda Pieluigi Pardo nell'introduzione, «non è mai soltanto racconto della prestazione. Si impasta con la vita, con la società e la storia» (p. 9).

Un assunto che si presta bene anche a un altro libro, Colpo su colpo (Rizzoli, 2019), di Riccardo Gazzaniga, in cui si racconta la storia di Giada Pastorino, una ragazza che fatica a fare accettare ai suoi genitori, in particolare alla madre, la sua omosessualità e vive con grande dolore questa situazione: sarà il ring, in cui pratica la boxe francese, e il rapporto profondo e significativo con il titolare della palestra, Ruggero De Roma, a segnare un corso importante nel suo percorso di crescita.

Anche Roberto Saviano, in Cuore puro (Giunti, 2022), decide di occuparsi di una vicenda di formazione e crescita: nel romanzo la passione per il gioco del pallone si intreccia con il contesto sociale in cui è ambientato, ovvero la Napoli dei quartieri più popolari. Tra le strade della città partenopea, Rino, Dario, Giuseppe e Giovanni sono quattro ragazzini che amano il calcio e crescono tra un gol e l'altro, fino a quando un giorno un boss li impegna come vere e proprie vedette, dando loro l'incarico di segnalare, mediante un codice, la presenza della polizia. Tutto muta quando un giorno Dario fa una scelta in grado di cambiare le loro vite, e anche per gli altri, nel prosieguo della storia, si configureranno delle decisioni, che li faranno crescere.

Oltre a Match Point, Riccardo Gazzaniga ha scritto anche Abbiamo toccato le stelle. Storie di campioni che hanno cambiato il mondo (Rizzoli, 2018), in cui ha raccolto venti storie di sportivi di diverse discipline che hanno combattuto, sia sul campo da gioco che nella vita: campioni che hanno sfidato pregiudizi, difficoltà personali, regimi totalitari. E tutto tramite il loro impegno sportivo.

Un libro interessante è anche L'importanza di essere secondi. Storie di eroismo e non solo (Nomos edizioni, 2012), di Marilena Lualdi. Infatti, se vincere è indiscutibilmente l'obiettivo di ogni concorrente a una qualsiasi gara, è bene anche considerare il primo dei non vincitori, ovvero il secondo classificato. Qui, Lualdi propone una carrellata di storie tratte dai diversi campi, dallo sport, alla letteratura, dalla musica alle esplorazioni. Che valore ha, infatti, oggi il secondo posto? Davvero vincere è l'unica cosa che conta nelle gare?

Su un piano simile, seppur con altri risvolti e altri intenti, si attesta anche Magnifici perdenti (Bollati Boringhieri, 2019), di Joe Mungo Reed, romanzo che racconta le vicende di Solomon, gregario di Fabrice, ciclista capitano della squadra che partecipa al tour de France. Tutta la vicenda è incentrata su di lui, che di fatto è una controparte subalterna al primo sportivo: una prospettiva decisamente interessante e portatrice di un nuovo punto di vista decentrato.

Tuttavia, parlare di sport non significa solo raccontare le storie personali di grandi atleti o citare i record che li hanno fatti entrare nell'elenco dei primati, ma anche fare attenzione ai marchi e alle sigle che hanno segnato la storia. Due di questi sono senza dubbio Nike e Panini: il primo è conosciuto per essere stato il brand dello sport e la sua storia è stata raccontata da Sam Grawe, in Nike. Better is temporary (L'Ippocampo, 2022): nel tomo pubblicato da L'Ippocampo, è presente il passato, il presente e il futuro dell'azienda, dalla spiegazione dell'inconfondibile marchio alle sfide future che si presentano al loro sguardo.

In L'album dei sogni (Mondadori, 2021), di Luigi Garlando, invece, è ripercorsa la storia della famiglia Panini e la creazione dell'album che ha fatto luccicare gli occhi di generazioni di bambini, i quali hanno trascorso interi pomeriggi tra amici a scambiarsi le figurine mancanti, al grido del celeberrimo «ce l'ho, manca!».

E voi, da quale libro volete farvi ispirare per iniziare ad allenarvi?