Anime scalze
di Fabio Geda
Einaudi, 2019
di Fabio Geda
pp. 232
€ 13,00 (cartaceo)
€ 7,99 (ebook)
Audiolibro disponibile su Audible (lettura di Riccardo Ricobello; tempo di ascolto: 6 ore e 13
minuti)
€ 7,99 (ebook)
A Ercole e Asia resta solo il padre, che beve
troppo, vive di espedienti e non si ricorda neanche un compleanno. La mamma è
andata via quando erano piccoli, senza lasciare tracce dietro di sé, e loro
hanno dovuto cavarsela da soli,
facendo la gincana tra gli assistenti sociali e le “persone di buon cuore”, che nel tentativo di far del bene avrebbero
potuto compromettere l’unità di quel piccolo
nucleo famigliare superstite. L’adolescenza arriva però per Ercole, che di
eroico sente di avere ben poco, come un tornado: da un lato l’amore, che ha le fattezze delicate di
Viola, con i suoi capelli rossi, la sua casa elegante, i genitori affettuosi,
che lo capisce ma che lui in qualche modo tiene lontana, forse per la paura
irrazionale di perderla esibendo le incrinature del proprio esistere;
dall’altro la decisione di Asia di prendersi i propri spazi, andando a
convivere con il compagno e lasciando per la prima volta il domicilio comune.
Ercole si sente ferito, tradito, solo.
La rabbia è una forza devastatrice
che rischia di trascinare tutto con sé, soprattutto se si associa al dolore,
alla confusione delle verità non dette ed esplose all’improvviso.
È stato come rotolare giù da una pietraia, che è una cosa che una volta mi è successa: cadi, cerchi di aggrapparti, ma le pietre cui ti afferri sono denti marci e saltano via; ti franano addosso a sono quelle a farti male. (p. 87)
Per questo il giovane, sulla scia di alcune cartoline inviate dalla madre tanto
tempo prima, si mette sulle sue tracce. Il ritrovamento ha la forma di un vero
e proprio cammino di formazione, che
lo conduce in un remoto borgo montano, dove la donna vive. Quando la trova,
Giulia non è sola: c’è con lei Luca, il fratellino che Ercole non sapeva di
avere. Con la spontaneità dei bambini, Luca accetta immediatamente l’idea di
avere accanto un quindicenne mai visto prima, perfetto compagno di giochi,
idolo da imitare. Per Ercole, invece, l’adattamento alla nuova realtà è molto
più complesso. La madre infatti, pur accogliente e amorevole, non sembra poi
molto cambiata e il loro rapporto si
ricostruisce intorno ai non detti.
È straordinaria la nostra capacità di fare finta di niente, di soffocare le domande; perché per quanto non sapere possa farci stare male, c’è sempre la possibilità che la risposta possa farci stare peggio. […]Perché sei andata via […]?Perché non hai cercato di spiegare?Perché non hai lasciato una lettera?Ti sei mai pentita?Ti sono mancato? (pp. 120-121)
Nel susseguirsi dei giorni e delle settimane, il ragazzino deve fare i conti
con il fatto che le motivazioni degli
adulti non sono sempre plausibili, che spesso le scelte vengano sostenute
da alibi atti a mascherare fragilità e nodi irrisolti, che l’essere genitori
non rende necessariamente persone adeguate a educare. Ercole, che ha sempre
avuto paura dei mostri, pensava fossero annidati all’interno delle pareti, li
vedeva far capolino dalle crepe. Capisce invece poco alla volta che i mostri di cui bisogna aver paura sono
quelli che ci si porta dentro, quelli che ci spingono a dimenticare gli
altri, a non aver cura di sé e contestualmente di chi si ama. Non è un caso che
la parola “cura” ritorni spesso in
quest’opera di Geda: è alla base di uno degli insegnamenti più importanti appresi
dal protagonista (“Ogni volta che
facciamo qualcosa con cura distruggiamo il male che è in noi”, p. 123), ma
anche il messaggio più importante dell’intero romanzo. La cura, che Ercole e
Asia non hanno ricevuto, e che hanno imparato a riservare l’uno all’altra, è
una lezione da non dimenticare. È l’atteggiamento da riservare a chi ci è
affidato, come scopre l’adolescente quando realizza
di essere un fratello maggiore e cerca di essere all’altezza delle
aspettative del piccolo Luca:
Era bello essere un fratello maggiore, oltre che uno minore. Nell’essere un fratello maggiore c’era una responsabilità nuova; era elettrizzante. Luca faceva un sacco di domande cui non sapevo rispondere, e mi è venuto da pensare che siamo tutti adulti rispetto a qualcun altro e che esserlo non significa sapere tutto; ma quando faceva una domanda cui non sapevo rispondere, da qualche parte, in un posto profondissimo dentro di me, mi sentivo in difetto. Mi veniva voglia di andare a studiare, per soddisfare la sua curiosità. Ho pensato che grandi e piccoli si educano a vicenda, e che la curiosità è la cosa più importante del mondo. (p. 135)
È anche però il trattamento da riservare a sé, il valore che bisogna darsi perché poi lo si possa ricevere anche dagli
altri. La consapevolezza di essere anime scalze, da proteggere perché
si conservino quella ingenuità e quella purezza che non sono disvalori, ma anzi
beni preziosi da tutelare rispetto a un mondo adulto che spesso li ha già
dimenticati. È anche qualcosa da rivendicare con la forza se serve – e questo
forse può spiegare la scena con cui si apre il romanzo: Ercole e Luca sul tetto
di un centro commerciale, un fucile impugnato, e la polizia che dal basso li
invita a non fare sciocchezze. Per ricostruire i passi che li hanno portati lì
e le conseguenze di quel momento bisogna però arrivare alle ultime pagine del
libro, o agli ultimi minuti dell’audiolibro, letto in maniera davvero
convincente dalla voce giovane di Riccardo Ricobello, che riesce a restituire
perfettamente, anche attraverso le sfumature espressive, i sentimenti
sfaccettati dell’io narrante. Fabio Geda si conferma ancora una volta scrittore
in grado di parlare ai giovani e dei giovani con delicatezza e senza banalizzazioni. Senza eccedere nella
costruzione dell’intreccio (al di là di quanto l’incipit romanzesco potrebbe
far pensare), riesce al contrario a tratteggiare dinamiche psicologiche
verosimili, esplorando quel momento delicato in cui l’adolescente inizia a
percepire i limiti e le mancanze degli adulti che lo circondano e a definirsi
rispetto a loro, già guardando a un futuro che vuole soltanto suo.
Carolina Pernigo
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