Con l'estate aumentano le occasioni per ritagliarsi qualche momento di relax, magari per visitare qualche località turistica oppure una città d'arte mai vista prima. Il solo pensiero di mettersi in macchina e affrontare le lunghe code di quelle che vengono definite domeniche "da bollino rosso" fa passare la voglia anche ai più motivati, vero? Eppure un'altra soluzione c'è, ed è il treno: comodo, in certi casi anche veloce, persino utile se vogliamo sfruttare il tempo di percorrenza per portarci avanti con qualche incombenza. Se optate per questa soluzione e avete desiderio di accompagnare il tragitto con qualche lettura a tema, ecco a voi qualche consiglio di libri (non solo romanzi) ambientati su un convoglio ferroviario o lungo i binari di una stazione.
Ad esempio, se Parigi è la vostra città preferita ed è meta ricorrente dei vostri sogni, vi farà piacere sapere (o ricordare) che l'alta velocità è uno dei mezzi più usati per raggiungere la capitale francese e se decidete di acquistare il biglietto sappiate che potrete portarvi con voi quello che potrebbe configurarsi come un piccolo manualetto di viaggio ad hoc: Parigi lato ferrovia (Laterza, 2018) di Alessandro Perissinotto ritrae la capitale, come dice il titolo stesso, proprio dal lato interno delle abitazioni, per ridisegnare la mappa della città e offrire al lettore un itinerario alternativo.
Se invece parliamo di romanzi ambientati su un treno, cominciamo con un titolo che non può mancare, se si parla di vagoni e locomotive: a chi, infatti, non viene subito in mente Agatha Christie e il celeberrimo Assassinio sull'Orient express? La scrittrice inglese ha colto un'occasione d'oro per confezionare un giallo da manuale, una variante del delitto della camera chiusa, in cui un omicidio avviene in un luogo circoscritto, da cui nessuno può essere ancora scappato. Sarà Hercule Poirot, con la sua fine intelligenza e la ricostruzione degli indizi, apparentemente casuali e disordinati, a dipanare il mistero e a risolvere il caso in una maniera decisamente inaspettata. Se per caso non l'aveste ancora letto, questa è una circostanza perfetta per rimediare!
Se invece questo libro fa parte degli intoccabili della vostra libreria, magari oggetto di frequenti riletture, e vi piacciono i gialli e i generi affini, potete ripiegare sul thriller La ragazza del treno (Piemme, 2015), di Paula Hawkins, un successo internazionale da cui è stato tratto un film altrettanto famoso con Emily Blunt. In questa storia la protagonista percorre ogni giorno lo stesso tragitto per andare al lavoro e attraverso il finestrino vede scorrere la vita degli altri; in particolare osserva la routine di una coppia, che diventa per lei simbolo di quella felicità che nella sua vita privata ha ormai perduto. Un giorno, però, la protagonista diventa testimone involontaria di un fatto che non avrebbe mai dovuto vedere e la sua vita cambierà radicalmente. Insomma, un libro che siamo sicuri che vi terrà incollati alle pagine, senza che alziate mai lo sguardo oltre il vetro del vostro finestrino... e non solo per il coinvolgimento che dà la storia!
Restiamo in quest'ambito ma cambiamo totalmente latitudine: infatti, Tokyo Express (Adelphi, 2018) è ambientato nel Paese del Sol Levante, e per risolvere un caso che inizia col ritrovamento di due cadaveri sulla spiaggia, l'investigatore userà proprio i tabelloni degli orari dei treni, che in Giappone, si sa, spaccano il minuto.
Cambiamo totalmente argomento e anzi spostiamoci anche indietro nel tempo, nel secondo dopoguerra italiano, con Il treno dei bambini (Einaudi, 2019) di Viola Ardone: all'indomani del secondo conflitto mondiale, il partito comunista ha l'idea di organizzare dei viaggi verso il Nord, raccogliendo i bambini poveri del Sud - in particolare, qui siamo a Napoli - per affidarli temporaneamente a delle famiglie che si prenderanno cura di loro sotto diversi aspetti, facendoli studiare, giocare, addirittura permettendogli di fare qualche breve vacanza. Amerigo, il protagonista della storia di Ardone, arriva così a Modena, dove passerà anni importanti e formativi, conducendo una vita radicalmente diversa da quella che faceva a Napoli, dove vendeva stracci per aiutare la madre a tirare avanti. Ma la nostalgia che ruolo ha all'interno di questa storia? Amerigo sentirà i suoi morsi o si inserirà senza rimpianti nella sua nuova esistenza? Il treno, qui, ha sì la funzione di segnare un spostamento fisico ma anche di definire un prima e un dopo, un cambiamento fortissimo di vita.
Che un percorso costituito da tappe ben scandite (come quello del treno, appunto) possa simboleggiare il raggiungimento di una nuova vita, diversa e migliore della precedente, e che il racconto di questo cammino si intrecci a vicende storiche sono le caratteristiche che ci portano a parlare, dopo Il treno dei bambini, di La ferrovia sotterranea (Sur, 2017). In questo libro non si parla però di un viaggio all'interno di un convoglio: infatti, con l'espressione del titolo, si intendeva il percorso nascosto che portava verso Nord, se non addirittura in Canada, gli schiavi delle piantagioni che avevano deciso di tentare la fuga. L'autore, Colson Whitehead, scrive una pagina potente della storia americana, rappresentando un viaggio alla ricerca della libertà.
Tale funzione, più esistenziale diciamo, è comune a diverse storie ambientate sui treni, proprio perché i convogli determinano una sorta di tempo sospeso, in attesa di raggiungere la meta desiderata, e quindi si fanno spesso carico di pensieri e riflessioni. Potremmo citare Il treno di cristallo (Mondadori, 2020), di Nicola Lecca: in questo caso Aaron è un diciottenne che ha appena scoperto che il padre, che lui non conosceva, è morto improvvisamente e prima della sua dipartita gli aveva regalato un viaggio in Interrail, che lo porterà da Londra, dove vive, a Zagabria, luogo in cui dimorava il padre, in un viaggio che gli farà scoprire qualcosa di più non solo della figura paterna ma anche di sé stesso.
Infine, dicevamo prima che non vogliamo parlare solo di romanzi e infatti anche alcuni saggi hanno preso il via da ferrovie e stazioni: tranquilli, non vogliamo suggerirvi manuali specialistici (sebbene siamo convinti che a qualcuno potrebbero interessare, ed effettivamente si tratta di un argomento decisamente curioso!), ma mostrarvi come, sul predellino di un convoglio possa salire anche... la filosofia! Ebbene sì, in Socrate express (Bompiani, 2023), Eric Weiner raccoglie gli interrogativi di quattordici filosofi e dialoga con questi sapienti, in maniera sicuramente poco pretenziosa e molto ironica, per dare ai lettori delle lezioni, diciamo così, di saggezza portatile.
Se Weiner chiama in causa i big della filosofia, Sophie Dubois-Collet in La storia prende il treno (Add editore, 2021), amplia il suo sguardo per raccogliere tutti (o comunque un buon numero) quegli episodi della storia in cui il treno è stato protagonista, citando, ad esempio, il caso dell'armistizio tra Francia e Germania, che nel 1918 pose fine alla Prima Guerra mondiale e che venne siglato nella carrozza ristorante di un treno fermo nella foresta nei pressi di Compiègne. Oppure vi si legge che la prima papamobile in realtà era proprio un treno. Una miniera di informazioni, curiosità, aneddoti per arricchire le vostre conoscenze.
Insomma, che sia per vacanza o lavoro o sogno, reale o immaginato, di relax, siamo certi che questa selezione di titoli vi aprirà le porte di un viaggio animatissimo!