Continuiamo il nostro viaggio tra le città scelte per voi in questi #PercorsiCritici d'agosto, per cui ogni settimana raccogliamo dei consigli di lettura a tema, optando di volta in volta per una diversa meta. E così, dopo Roma e Firenze, stavolta vi facciamo prendere valigia e passaporto e andiamo oltre Europa, più precisamente al di là dello stretto della Manica, per approdare a Londra. La città, famosa per la sua multietnicità e per le sue mille attrattive, è da secoli conosciuta come la city dalle infinite possibilità, nonché la culla di una delle più famose e chiacchierate case reali, quella dei Windsor. Tra uomini con bombetta e ombrello, tè delle cinque, turisti che si mettono in coda per salire sulla famosissima ruota panoramica, Londra da sempre si offre allo sguardo di chi approda nel Regno Unito in tutta la sua caotica e sfolgorante bellezza.
Quindi, in mezzo a così tanti stimoli, da dove partire per il nostro tour? Sicuramente non possiamo ignorare alcuni dei massimi esponenti della letteratura inglese, studiati sui banchi di scuola e poi magari ripresi per passione personale: i nomi sarebbero davvero molti, per questa volta ci limiteremo a suggerire due dei più grandi, ovvero William Shakespeare e Virginia Woolf. Per il primo, vi consigliamo un'opera recente, Il bardo e la regina (DeA, 2019), in cui il celeberrimo scrittore diviene protagonista di un racconto di fantasia; l'autrice, Paola Zannoner, ritrae Shakespeare durante gli anni della giovinezza, concentrandosi in particolare sul suo rapporto con la Regina Elisabetta I. Per la seconda, invece, non possiamo non citare il libro di Cristina Marconi, A Londra con Virginia Woolf (Giulio Perrone, 2021), che ci sembra particolarmente adatto per questo #PercorsiCritici. Nel volume, infatti, l'autrice ripercorre i luoghi in cui la scrittrice visse, rievocando così non solo la sua vita, ma anche la geografia della City. Il rapporto con la capitale fu per Virginia sempre molto complicato: pur amandola moltissimo, le era di fatto preclusa, in virtù della sua salute cagionevole; nonostante ciò, vi tornò più volte, attratta da quella frenesia che caratterizzava la città. Partendo da Hyde Park Gate, 22 e proseguendo per altri quartieri e altri indirizzi, Marconi ci dà una differente e originale prospettiva della vita della grande scrittrice inglese.
E chissà cosa pensava la grande scrittrice dell'Esposizione Universale che animò la sua città nel 1851?! Un evento senza precedenti, raccontatoci da Elisabeth Macneal in La fabbrica delle bambole (Einaudi, 2019). Nella città vivono Iris e Rose, due sorelle colpite dalla vita e costrette dalle circostanze a lavorare alle dipendenze di una donna autoritaria, per cui lavorano. Un giorno, però, un pittore emergente e un tassidermista vedono in Iris qualcosa di più e ne rimangono affascinati, o, per meglio dire, ossessionati. Così, tra varie vicissitudini, si dipana la storia di due ragazze di metà Ottocento, in una Londra fumosa e grigia, all'interno di un romanzo ricco di suspense.
Lasciato il XIX secolo, facciamo qualche passo in avanti, e sorvoliamo quella Londra che negli anni Sessanta e Settanta è stata il centro di rivoluzioni e movimenti innovatori, capitale della musica che ha visto passare artisti immortali, tra Beatles e Queen, solo per fare degli esempi. Questa fama è rimasta anche nei decenni successivi e d'altronde gli stessi anni Novanta hanno visto nascere band che hanno segnato di nuovo la storia della musica: Oasis, Radiohead, Nirvana, Blur... l'elenco potrebbe essere davvero infinito. Molti di questi dischi suonano in Alta fedeltà (Guanda, 2014; prima edizione 1995), romanzo di Nick Hornby ambientato negli anni Novanta, che vede come protagonista un venditore di dischi che ha fatto della musica il proprio mestiere ma che vive una vita sentimentale a dir poco disastrata. Ed è così che, lasciatosi sulla soglia dei 36 anni con l'ultima delle sue fidanzate, Laura, decide di ripercorrere le cinque storie più importanti della sua vita, in un bilancio esistenziale duro ma necessario...
Stessi anni, stessa città, ma un ambiente e un racconto totalmente diverso: in Canta ancora, ragazza (Giulio Perrone editore, 2022), romanzo tradotto in italiano dalla nostra redattrice Marta Olivi, l'autrice Jacqueline Roy racconta il percorso di due donne di colore in un ospedale psichiatrico. Un viaggio profondo e doloroso nei meandri della psiche umana.
Parlare di Londra, però, senza citare la famiglia reale è impossibile. E così, in questo viaggio un po' atipico perché virtuale, scegliamo di suggerirvi un libro altrettanto particolare, ovvero, La sovrana lettrice (Adelphi, 2007), di Alan Bennett, in cui la compianta e indimenticabile Regina Elisabetta II si trova a rivestire i panni di un'investigatrice, per guidare un'indagine all'interno del suo castello... chi sarà il colpevole?
E oggi, invece? Una delle voci simbolo della Londra contemporanea e sicuramente rappresentativa anche di quella multiculturalità di cui abbiamo parlato precedentemente, è Zadie Smith. Diversi sono i libri recensiti sul nostro sito, così come diverse sono le prospettive sulla città assunte di volta in volta dall'autrice: in Denti bianchi (Oscar Mondadori, 2017), vengono raccontate le vicende di un gruppo di personaggi della periferia londinese, in un arco di tempo che va dal 1975 al 1999 (la prima edizione in lingua originale è del 2000), con la conseguente rappresentazione di un affresco sociale in cui si intrecciano diverse istanze e differenti sentimenti; in Grand Union (Mondadori, 2020), l'autrice prende in prestito il nome di uno dei canali più lunghi d'Inghilterra, che da Londra arriva a Birmingham, identificativo però anche di uno snodo ferroviario fondamentale della capitale inglese. Insomma, moltissime ramificazioni che portano in una direzione o in un'altra, a rappresentare questa raccolta di racconti (tutti già editi in rivista) portatori di tematiche differenti e molto diverse tra loro: la famiglia, l'educazione sentimentale, i conflitti di classe e così via.
Ambientato sempre ai nostri giorni e sempre a Londra è L'ultima pagina (Ciesse edizioni, 2019), di Giulia Pretta, un romanzo grazioso e delicato, in cui si racconta la storia di Mark Holden, un uomo che, a seguito di uno scippo, perde la memoria. Sarà l'incontro con la sua vicina di casa Judy a rimettere insieme alcuni tasselli che credeva perduti e soprattutto a far riemergere dei ricordi lontani...
Dire Londra, però, significa anche dire dei migliaia di italiani che per anni sono sbarcati sulle rive dell'isola britannica, affascinati dalle possibilità della città; per chiudere il nostro itinerario, quindi, scegliamo un libro che fornisce un punto di vista sulla questione: Londra Italia (Laterza, 2016), di Enrico Franceschini, che raccoglie testimonianze e racconti di chi ha scelto di partire.
Insomma, rappresentare Londra con un solo libro è davvero impossibile e le tante scelte che abbiamo fatto qui hanno cercato di cogliere le differenti anime, davvero innumerevoli, che la città offre, nelle sue infinite sfaccettature.