Se per chiudere il mese di luglio abbiamo scelto di dedicare il consueto #PercorsiCritici agli spostamenti in treno, pensando di suggerirvi qualche lettura a tema per i vostri viaggi di lunga o media percorrenza verso qualche località di vacanza, per settembre abbiamo pensato di proporvi un percorso su due ruote, dato che le temperature settembrine fanno ancora fatica a cedere il posto all'autunno. Così, perché non approfittare del mezzo di locomozione principale per girare per la città in modo agile e veloce per tornare al lavoro o tra le aule scolastiche? Anche questa volta ecco qui pronti una serie di consigli letterari sull'argomento.
Prima di tutto iniziamo restituendo a questo mezzo una delle sue identità storiche, ovvero quello di mezzo usato dalla Resistenza partigiana. A dare voce alla bicicletta, letteralmente, è Salvatore La Porta in I racconti di Azina, bicicletta e partigiana (Villaggio Maori, 2011). Tramite questo particolare punto di vista, l'autore porta in scena otto racconti, sei dei quali sono incentrati sulla Resistenza.
Un'altra incursione nella storia è rappresentata da Il fantasma in bicicletta. All'inseguimento di Giovannino Guareschi, di Enrico Brizzi (Solferino, 2022). In questa recente uscita, l'autore, con l'intento di ricostruire un reportage ciclistico svolto da Guareschi per il Corriere della Sera, ripercorre in bicicletta gli itinerari dello scrittore. Questo giro altro non è che un modo di raccontare uno degli autori più popolari e famosi del Novecento, ancora oggi ricordato e celebrato.
Se parliamo di bicicletta, non possiamo non pensare subito al ciclismo e quindi ecco due dei nomi che hanno fatto grande la storia di questo sport: Fausto Coppi e Gino Bartali. Sul primo, in particolare, è uscita una biografia, Viva Coppi!, scritta da Filippo Timo (Monboso, 2010), in cui viene ripercorsa la storia del celeberrimo ciclista, anche ripercorrendo le carte d'archivio che lo vedono protagonista. Un ritratto inedito e lontano dai riflettori, con lo scopo di ricostruire il Coppi pubblico e privato.
Tuttavia Novi ligure non è solo la città che ha dato i natali a Fausto Coppi, ma anche ad un altro campionissimo, Costante Girardengo. Il libro di Paolo Bottiroli, Girardengo, il campionissimo (Italica edizioni, 2013), rilegge la vita dello sportivo per offrirla ai fan e anche a coloro che non conoscono colui che è diventato uno dei nomi leggendari di questo sport. Consigliato a tutti gli appassionati!
Altro libro, altro campione. Ebbene sì, l'Italia ha dato le origini non solo a Coppi, Bartali e Girardengo, ma anche a Felice Gimondi. Paolo Aresi, in La vita a pedali (Bolis edizioni, 2014), ha scelto di raccontarci la vita di quest'uomo che in carriera ha vinto tutti e tre i Grandi Giri: Giro d'Italia (tre volte), Tour de France e Vuelta di Spagna, oltre che un campionato del mondo su strada.
E cosa succede se si decide di trasformare una biciclettata in un reportage di viaggio? In Pedalando nel vento. In bici da Torino a Venezia di Pino Pace (Zandegù 2013), si racconta della traversata fatta da cinque cicloamatori per testare un percorso ciclabile sicuro che colleghi Torino a Venezia. Così i cinque ciclisti, chi più chi meno vicino al Politecnico di Milano, ente promotore del progetto, si trovano ad attraversare l'Italia, da Ovest a Est, sulla scia del vento.
Al giorno d'oggi, l'immagine della bicicletta, poi, oltre che all'agonismo e agli spostamenti di breve durata è sicuramente associata ad uno dei nuovi lavori spuntati negli ultimi anni, quello del rider. In Le balene mangiano da sole, di Rosario Pellecchia (Feltrinelli, 2021), si narra la storia di Genny, giovane studente che da qualche tempo è bloccato con gli esami anche perché si dedica con sempre più costanza al suo lavoro di rider. Ed è proprio durante una delle sue consegne che Genny incontrerà Luca, un ragazzino che, con la sua storia complicata e difficile, gli cambierà la vita.
Pioggia, vento, neve: niente può fermare i rider che sfrecciano per le strade di Milano, anche quando il tempo è inclemente. Questo, tuttavia, non sarebbe un problema se ci trovassimo nel profondo Nord, in Finlandia. Lì, ci dice Katja Pantzar, in Sisu (Sonzogno, 2018), si va in bicicletta tutto l'anno, anche durante i rigidi inverni scandinavi. Insomma, non avete più scuse per prendere la vostra due ruote e... pedalare!
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