Perché funziona l'astrologia? Forse perché l'Universo nel quale viviamo è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni... e le stelle? L'astrologia funziona e agisce perché è "creduta" e perché è un linguaggio descrittivo, e Liv Strömquist sbeffeggia, proprio con le costellazione, le celebrità e i personaggi pubblici del nostro tempo, spingendoci a riflettere sulla società in cui viviamo.
La sua imperdibile nuova graphic novel Astrologia tradotta da Samantha K. Milton Knowles, edita da Fandango Libri, dipinge uno spaccato esilarante e, al contempo, psicologicamente inquietante dell'umanità incorniciata in 12 segni zodiacali. In questo nuovo lavoro, Liv Strömquist ama prendere in giro le celebrità moderne e i personaggi pubblici con il suo umorismo palpabile e il suo pungente sarcasmo, le cui azioni e destini di vita son dettati dalle costellazioni: il produttore farmaceutico miliardario Arthur Sackler, la pioniera della psicoanalisi Sabina Spielrein, la Scorpione che scoprì "la pulsione di morte", il rapper Flavor Flav, Barney e Betty Bill, la coppia americana che affermò di essere stata rapita dagli alieni nel 1969, e il designer britannico Thomas Thwaites che stanco di "essere un umano" andò a vivere come una capra sulle Alpi Svizzere, per poi ritornare sui suoi passi.
Liv Strömquist sognava di diventare una scrittrice. Tuttavia le parole da sole non bastavano per esprimere ciò che aveva da dire. Liv già a 7 anni cominciò a disegnare cartoni animati per intrattenere gli amici e successivamente, dopo la laurea in Scienze Politiche si è subito dedicata alle tematiche sociali, alle politiche sull'immigrazione e soprattutto alla situazione delle donne. La sua ambizione era scrivere libri che parlassero di questi argomenti, ma sentiva che la scrittura non era il veicolo giusto per farlo. Quando aveva 23 anni, un'amica fumettista le suggerì di unire disegno e scrittura in modo che Strömquist, che disegnava fin da quando era bambina, potesse dare pieno sfogo alla sua creatività. Il disegno è diventato il suo strumento di comunicazione, spontaneo, tagliente e ironico, soprattutto durante la formazione della sua coscienza critica, tanto da farne una professione: dal suo primo fumetto, Hundred Percent Fat pubblicato da Ordfront Galago nel 2005, una raccolta di storie brevi in cui affronta questioni sociali, relazioni tra i sessi, femminismo e politica. Pur ottenendo un grande successo, Hundred Percent Fat, che conteneva un messaggio femminista e critico verso le norme educative, le attirò anche dissenso, non soltanto per i contenuti anticoncezionali ma anche per la semplicità stilistica del disegno e per l'umorismo con cui era solita esprimere le sue argomentazioni.
Ma non è forse questo il suo tratto distintivo?
Strömquist con i suoi saggi illustrati - perché le sue sono graphic novel sì, ma c'è tanta sociologia tra i suoi disegni - ci spiega come la società in cui viviamo produce degli stereotipi che a partire dall'immaginario determinano il nostro comportamento, per cui un segno di Fuoco sarà sicuramente in contrasto con un segno d'Acqua e un segno di Terra porterà sicuramente scompiglio nella vita di un segno d'Aria. Ma l'amore ci insegna che non è così, che non tutto è capitanato dalle stelle e che certi sentimenti, semplicemente funzionano meglio di altri. L'amore è per noi, forse il più dolce e crudele mezzo di autodeterminazione, un impulso narcisistico che ha poco a che fare con il donarsi e il perdersi, e forse è anche un modo per ottenere conferma del nostro valore, del nostro aspetto, del nostro significato nel mondo. Eppure ci sono così tanti cambiamenti negli anni, dal punto di vista economico e antropologico, che non c'è modo di spiegare come certe connessioni funzionino perché l'amore è un po' più complicato di così.
Astrologia di Liv Strömquist è un trattato di intervento sulla psicologia del nostro tempo, una graphic novel per persone che pensano di odiare l'astrologia ma in realtà non fanno altro che provare tutte le combinazioni possibili per una vita dignitosa nella media, una critica alla società piena di rock and roll, selvaggio e caritatevole, di un artefatto che esplora le possibilità dello zodiaco come tendenza pop, gioco di flirt, perdita di tempo o catalizzatore di ansia nell'era neoliberalista, un trattato che ci fa specchio, perché che si creda o meno nell'oroscopo, l'astrologia di Strömquist è piena di perle.
L'astrologia continua ad essere, con i suoi dubbi e le sue certezze, un linguaggio che permette di interpretare e conoscere la natura, gli esseri umani e, quindi, se stessi. In quanto linguaggio essa non è un "agente", non è una scienza, né tanto meno un'arte ma uno strumento interpretativo o, come amava chiamarla Carl Gustav Jung, una "scienza intuitiva". Il fatto che l'astrologia affondi le sue origine in una forma di pensiero sintetico e non analitico, che evoca dimensioni mistiche e simboliche dell'esistenza, consente un livello di esperienza in cui spesso si possono trovare sollievo e conforto.
Alla spiegazione numero 3 della domanda cos'è che spinge le persone a volersi dedicare all'Astrologia, da dove viene il solletico o la sensazione che sia divertente credere a queste cose? Strömquist risponde così:
«in un'era di narcisismo di massa, l'astrologia offre un'ulteriore possibilità alla nostra ossessione per noi stessi. Non serve Einstein per notare che viviamo in un'epoca in cui la pressione/il focus/l'interesse per l'io e la propria identità sono ENORMI, forse questa è l'unica cosa a cui siamo interessati davvero. A mano a mano che l'individualismo aumenta, diventiamo sempre più ossessionati dall'analizzare, capire, sviluppare, "trovare" e manifestare il nostro Io. Forse è semplice: troviamo l'astrologia "divertente" perché ci offre un'ulteriore occasione per fissarci con il nostro io e blaterare di noi stessi? Gli studi hanno purtroppo dimostrato che credere nell'astrologia è più comune tra le persone con tratti narcisisti della personalità e poi le risposte causali, caotiche, "menzognere" dell'astrologia sono le uniche che sembrano credibili in un'epoca di radicale incertezza. Ma se invece la risposta che cerchiamo fosse l'incertezza stessa?»
Liv Strömquist ironica, irriverente e sarcastica, riesce ad abbattere definitivamente tabù e preconcetti, falsi miti e credenze riuscite a protrarsi nel tempo, e che sia Cancro o Ariete, l'astrologia è allo stesso tempo medicina e malattia, dannazione e redenzione. E a volte fortuna.
Serena Palmese