La ballata del piccolo rimorchiatore
di Iosif Brodskij, Igor’ Olejnikov
Adelphi, 2023
Traduzione di Serena Vitali
pp. 32
€ 18,00 (cartaceo)
Eccomi, questo sono io/Mi chiamo Anteo./Niente a che vedere con l'antico eroe./Sono un rimorchiatore./Lavoro qui nel porto:/è un mestiere/sotto di me ho il mare,/in alto il cielo./Tra cielo e mare, il fumo/delle ciminiere.L'io narrante di questa breve e pensosa storia per bambini è un rimorchiatore, Anteo, che non abbandona mai il porto sulla Neva di Pietroburgo, che aiuta le altre navi ad approdare. Le illustrazioni di Olejnikov, premio Andersen nel 2018, ci mostrano la gioia di Anteo nell'accogliere gli stranieri, che portano nella quotidianità della vita portuale i profumi e i colori dei mondi lontani. E Anteo li sistema fra le navi, chiamandoli "amici". È abituato a sentire idiomi diversi, ad accoglierli e poi a dir loro addio, quando
salpate, nella bianca luce/del mattino, e portate/al vostro oceano natio/i miei saluti./Non è la prima volta/che dico «addio»./Qualcuno deve pur restare accanto a questa terra.
Ad Anteo non manca affatto la curiosità: anche lui vorrebbe vedere altri meravigliosi mari, ma ha un senso del dovere che lo fa restare lì dove hanno bisogno di lui.
Solo un viaggio spetterà ad Anteo: quello in cui salperà dal golfo della vita. Allora, quando il capitano ordinerà: «Timone a dritta!», Anteo farà rotta verso un sogno beato «da dove ancora, vuole la leggenda, nessun rimorchiatore è mai tornato».
La voce pacata di Anteo, la sua umile ma dignitosa esistenza, ci avvolge di un tenero affetto verso questa storia, che parla di patria e di mondi ignoti, di vita e di morte, come si conviene a ogni bella fiaba.
Deborah Donato