Il figlio sbagliato
di Camilla Läckberg
Marsilio, maggio 2023
pp.448
€ 20,90 (cartaceo)
€ 11,90 (ebook)
L’ultima fatica della regina del giallo svedese, Camilla Läckberg, è una nuova indagine della serie dei delitti di Fjällbacka, l’undicesima per essere precisi. Si svolge nell’ormai famosa isola, dove è arrivato l’autunno, portando la nebbia e nuovi casi da risolvere.
In paese, ormai svuotato dai turisti, è prevista la mostra fotografica di Rolf Stenklo, che promette di mostrare i suoi scatti più personali.
Ma a pochi giorni prima dell’inaugurazione, qualcuno entra nella galleria e uccide l’uomo, intento a sistemare le ultime foto, che l’assassino fa sparire. Poco dopo, anche la casa del celebre scrittore Henning Bauer, candidato al premio Nobel per la letteratura in pieno blocco creativo, è sconvolta da un’aggressione che uccide alcune membri della famiglia.
Difficile non pensare che i crimini siano legati, visto che i due uomini si conoscevano bene, essendo entrambi tra i fondatori del Blanche, un club culturale aperto a un ristretto numero di prescelti. La scrittrice Erica, protagonista della saga, è intanto alle prese con la gestione della famiglia e con la mancanza di idee per il suo prossimo libro; sta indagando sulla morte di Lola, avvenuta negli anni Ottanta, all’interno dell’ambiente di trans, omosessuali e lesbiche, che in qualche modo hanno un collegamento con Rolf e il Blanche. Quando suo marito Patrik comincia a indagare sulla morte del fotografo, le due piste si intrecciano.
La trama ruota come sempre attorno alle figure dei due protagonisti, Erika e suo marito Patrik, che indagano sulla vicenda, pur se da punti di vista diversi e uniscono le forze per arrivare alla sconvolgente verità. Tutti i personaggi si muovono sulla scena a coppie, coppie che man mano si compongono e si scompongono, quasi a mostrare una dualità che è insita dentro questo nucleo minimo ma anche in ognuno di noi. La dualità di bene e male si presenta sotto forma di scelte difficili, di segreti inconfessabili e di verità scomode. Il passato e il presente - ancora una coppia di estremi - si legano indissolubilmente per far arrivare Patrik e sua moglie Erika alla fine della vicenda e farci comprendere che gli errori del passato ricadono sul presente.
La tematica Lgtb è trattata con rispetto e cura, la difficoltà che negli anni Ottanta, in un paese apparentemente aperto come la Svezia, incontra Lola, trans che ha scelto di diventare donna, a dispetto di un corpo che non le appartiene, è uno dei temi di forte attualità su cui si concentra, in questo nuovo romanzo, la scrittrice. Il binomio di innocenza e colpa, oltre a essere il progetto fotografico della prima vittima, è anche il filo conduttore che lega tutti i protagonisti, alle prese con scelte e vicende che hanno in qualche modo a che fare con una colpa o un segreto da espiare.
In fondo, sembra dirci Camilla Läckberg, le colpe dei padri ricadono sempre sui figli e in un modo o nell’altro vanno espiate, può pensarci la vita o l’intervento di un sopravvissuto dal passato, tornato a ricordarci che nulla si può dimenticare o insabbiare mai del tutto, pena la morte o la dannazione eterna, che per molti coincide con la perdita della dignità e della fama.
Samantha Viva
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