Fino a dove può arrivare la caparbietà di una madre? "L'educazione delle farfalle" di Donato Carrisi



L'educazione delle farfalle
di Donato Carrisi
Longanesi, novembre 2023

pp. 432
€ 23 (cartaceo)
€ 11,99 (ebook)


«L'educazione delle farfalle è la storia di una madre e di una figlia»: queste, le parole con cui Donato Carrisi, la sera dell'8 novembre al Teatro Carbonetti di Broni, ha presentato la sua nuova opera. Basterebbe indulgere un po' nella trama, in effetti, e si farebbero anticipazioni che susciterebbero l'ira di chi deve ancora aprire L'educazione delle farfalle. Dunque, ecco perché dirò qualcosa "attorno" al libro, ma ben poco sulla trama. 

Il romanzo, che vive di opposti (alcuni dei quali si ricompongono nel corso della lettura, altri no), è ambientato tra Milano e Vion. Quest'ultimo è un paesino svizzero inventato, che propone caratteristiche tipiche delle piccole realtà montane: vive nelle stagioni turistiche, gli abitanti del posto, piuttosto schivi e riservati, tollerano la presenza dei turisti, perché comprendono che è necessaria al benessere della comunità; nei restanti mesi dell'anno, un silenzio grigio cala su questi paesi. La Milano che ci viene presentata in apertura del romanzo è invece la metropoli dei grattacieli svettanti da cui manager in carriera escono ben di rado. Una Milano lontana dai problemi sociali, perché, "semplicemente", non li vede, occupata com'è a illudere l'ego ipertrofico di uomini e donne in carriera a perseguire le proprie ambizioni.

È in questa Milano - quella borghese, individualista e lussuosa - che vive la protagonista, Serena, una broker che ha imparato a trasformare il suo intuito in uno strumento speciale per gli affari, che le varrà l'appellativo di "squalo biondo". Trentenne avvenente, disinteressata a una storia sentimentale tanto quanto impegnata a collezionare incontri da una notte, Serena scopre con sgomento di essere rimasta incinta, dopo una vacanza a Bali. Non le è chiaro chi sia il padre, né vuole portare a termine la gravidanza, perché lei non ha mai desiderato essere madre, eppure alcune circostanze fanno sì che sua figlia venga al mondo e resti con lei. E dunque eccoci davanti a un'altra contrapposizione: Serena non desidera diventare genitore, eppure si ritrova a esserlo. Somigliante in modo straordinario alla madre, Aurora è una bambina che non si lagna, benché qualche volta si permetta di sognare una manifestazione d'affetto in più da parte di Serena, che è così diversa dalle altre mamme. 

Poi, accade qualcosa, qualcosa di grave che mette in discussione tutto. Vi basti sapere che le certezze di Serena vacilleranno e rischieranno di restare distrutte. Il destino ha in serbo per lei una prova difficile, che la porterà però a reimpiegare tutta la sua caparbietà e l'intuizione che dimostrava sul lavoro in una questione ben più grande. 

Si scopre, leggendo L'educazione delle farfalle, che Donato Carrisi ha ideato un romanzo a più strati, che va al di là del thriller (ed è per questo che abbiamo inserito la recensione nella rubrica "CriticaNera"). Tre sono infatti i misteri da risolvere: oltre a quello più palese, a cui però non possiamo che fare vaghissimi riferimenti, scopriremo dopo poche pagine che Donato Carrisi indagherà con grande sensibilità il mistero della maternità. L'autore ha infatti pensato di ricordare, attraverso la sua protagonista, che madri non si nasce; madri si diventa. Il cammino di Serena è in salita e ci sono spesso delle cadute, delle mancanze che la faranno sentire in colpa, manchevole, ma per il lettore sarà impossibile non empatizzare, perché è nel suo percorso imperfetto che si coglie tutta l'umanità del personaggio. Un'umanità che spesso Serena ha cercato di nascondere anche a sé stessa. A questo dobbiamo aggiungere un terzo punto su cui Carrisi si sofferma: il mistero affascinante e tenero del legame che tiene unite una madre e una figlia

Se queste tematiche influenzano la scrittura di Donato Carrisi, regalandoci sfumature inedite, in altri momenti ritroverete lo stile quasi cinematografico nel mostrarci cosa avviene, con qualche descrizione in più del solito e un'attenzione ai dettagli che sa farsi - dove serve - decisamente poetica. Rassicuro i lettori che non si sono persi un'opera di Carrisi: è rimasta intatta la sua capacità di coinvolgerci e farci sentire la stessa suspense che provano i personaggi dell'opera. E quando circa a tre quarti dell'Educazione delle farfalle ci sembra di aver capito tutto quello che dovevamo scoprire, ecco che è in arrivo una nuova svolta narrativa, destinata a lasciarci nuovamente a bocca aperta.

GMGhioni