La meccanica degli spiriti
di A.J. West
Neri Pozza, novembre 2023
Traduzione di Irene Abigail Piccinini
pp.368
€ 18 (cartaceo)
€ 9.99 (ebook)
Il crepuscolo giunse in fretta quella sera, gravato da una fitta coltre di pioggia battente che arrivava dalle colline e picchiava sul tetto come uno scroscio di piombini. La finestra dello studio sbatteva e, quando ci appoggiai sopra la mano, sentii il freddo passare attraverso il vetro. (p. 25)
A.J. West, autore di questo romanzo gotico affascinante, pubblicato per i lettori inglesi nel 2021, è uno scrittore molto interessato alla storia e ai suoi lati più oscuri. Attualmente è in corso di pubblicazione la sua seconda opera, sempre a tema storico, dal titolo The Betrayal of Thomas True. Tornando alla Meccanica degli Spiriti, che l’editore Neri Pozza ha da poco pubblicato in Italia, di sicuro si tratta di un libro particolare, che personalmente consiglio a tutti gli appassionati di spiritismo e di fenomeni occulti.
Siamo a Belfast, nel 1914 e l’ingegnere William Jackson Crawford ha tanti progetti per il suo futuro e la sua famiglia. Almeno fino a che il suo figlio minore, Robert, non muore. A quel punto il suo destino è segnato dal dolore e un giorno, seguendo la moglie Elizabeth, capirà che i misteriosi incontri della donna, che in un primo tempo temeva potesse tradirlo, avvengono puntualmente con Kathleen Goligher, giovane medium con poteri straordinari. Crawford è sconvolto, è pur sempre un uomo di scienza e il suo obiettivo diventa smascherarla.
Invece, seduta dopo seduta, in quel quartiere malfamato e oscuro, nella soffitta, centro delle pratiche dei Goligher, l’uomo resta invischiato in questo mondo di spiriti e voci. Le sue prove sembrano portare ad un’unica soluzione, ovvero che i fantasmi esistono e che lui diventerà l’uomo in grado di dimostrarlo, l’ingegnere degli spiriti. Durante uno dei suoi tour, conoscerà anche Sir Arthur Conan Doyle e Houdini, l’uno appassionato di spiritismo e l’altro profondamente scettico.
Ancora una volta si tratterà di scegliere tra occulto e scienza, e questa volta non ci sarà niente di bello ad attenderlo. Quando l’ingegnere tornerà di nuovo a vedere con occhi diversi tutta la vicenda, l’epilogo sarà drammatico per tutti e Crawford imparerà a sue spese che il passato è un macigno che pesa sull’anima e che “la fine è solo l’inizio”.
Questa vicenda, basata su fatti reali, restituisce tutta l’atmosfera degli anni precedenti al primo conflitto mondiale, con la pacifica età vittoriana ormai alle spalle e i nuovi venti di guerra che soffiano forte; c’è anche la tragedia del Titanic, che, affondato due anni prima, ha mostrato al mondo che le grandi imprese spesso sono fallimentari, privando le famiglie e la stessa Elizabeth dell’amore dei propri cari. Tra gli uomini annegati c’era infatti Arthur, fratello della moglie di Crawford e giovane inquieto, dal passato non proprio limpido.
La storia parla anche della dimensione intima e dei rapporti di forza all’interno delle famiglie, del ruolo marginale delle donne, che spesso subiscono, compresa la stessa Elizabeth o la medium Kathleen, la volontà della famiglia, chiuse in dinamiche di potere di cui portano i segni e da cui non possono liberarsi. Il passato è il vero fardello e per cambiarlo si ricorre a qualunque terapia, anche quella spiritica, per potersi rappacificare con coloro che in vita abbiamo trascurato e che, una volta perduti per sempre, non potranno più perdonarci. Il senso di colpa atavico, che ricade sui vari membri della famiglia Crawford, ma anche su altri personaggi è un motore potente, che cala come un velo, sulle azioni del presente.
Che siano giochi di prestigio, superstizione, fascinazione per l’occulto o misteriosi avvenimenti, quelli a cui moltissimi si dedicarono, in quegli anni, portarono gli uomini a una volontà di credere di poter dominare l’ignoto, di riuscire a comprendere cosa ci fosse oltre la morte, che non ebbe eguali e che era frutto del clima del Positivismo di quegli anni. Tutto poteva essere dimostrato, di conseguenza attraverso la medianità di alcuni individui e in particolari contesti - che il libro descrive alla perfezione - si poteva anche sperare di ricevere notizie certe dal mondo dei trapassati.
Oltre alla vicenda, che, essendo romanzata, segue le dinamiche narrative proprie di un genere gotico, sono interessanti quindi la ricostruzione del contesto, la psicologia del protagonista, che incarna la volontà di supremazia propria della Scienza di quegli anni, ma anche le teorie psicanalitiche che si fanno strada, man mano che la vicenda procede e che ci regalano una verità altra, un disvelamento di alcune figure che risultano cruciali nella vicenda e un generale senso di smarrimento di fronte ai vivi, di cui è indubbio, bisogna sempre avere più timore rispetto ai morti.
Samantha Viva