di Juan Gómez-Jurado
Fazi, Ottobre 2023
pp. 396
€ 20 (cartaceo)
€ 10,99 (ebook)
Dopo il successo della trilogia di Regina rossa (recensione qui), lo scrittore spagnolo Gómez-Jurado ha pubblicato due libri che riguardano personaggi legati sempre alla trilogia: il primo è Il paziente e il secondo è Cicatrice, che racconta uno dei personaggi più misteriosi della serie.
Partiamo dall’inizio, ovvero da Simon Sax, programmatore informatico americano, con una vita solitaria, un fratello minore a cui vuole bene e che difenderebbe contro tutto e tutti, un progetto che sta per farlo diventare miliardario e un amico, Tom, che è anche un socio molto diverso da lui e molto ricercato in campo sentimentale.
Simon ha, al contrario di Tom, grandi difficoltà con il gentil sesso. In un momento particolarmente difficile gli viene in mente di affidarsi proprio al suo nuovissimo progetto, una specie di cervello in grado di rispondere a qualunque quesito - o quasi -, per cercare l’anima gemella. Quando si sente già abbastanza stupido per aver pensato a una soluzione del genere, ecco che un sito di incontri russo gli propone Irina, ragazza bellissima e gentile, che vuole conoscere proprio lui. Ha una cicatrice sulla faccia, che non intacca per niente la sua bellezza, e, nonostante Tom pensi che si preannunci un fallimento, Irina sembra voler stare proprio con Simon.
“Sono dovuto andare da un altro avvocato per gestire il visto di Irina. Ma non era questo a preoccuparmi, bensì il giorno in cui l’avrei portata nel nuovo ufficio per presentarla a tutti. Credevo che, conoscendola, Tom avrebbe cambiato opinione, ma le cose non sono andate bene. Tutt’altro”. (p. 112)
Quando l’accordo sta per esser firmato e Irina si è già trasferita a casa di Simon, un omicidio cambierà il destino dei due soci e della misteriosa ragazza russa, con un passato con cui fare i conti.
Il ritmo lento delle prime pagine, utile a comprendere la psicologia dei protagonisti, comincia a carburare dopo l’omicidio di Tom. A quel punto il presente e il passato di Irina si incontrano e Simon scopre di avere risorse inaspettate, dettate dal suo spirito di sopravvivenza e dal senso di protezione nei confronti di coloro che ama. Deve anche convincere i poliziotti che con questa storia assurda lui non c’entra nulla.
I piani narrativi a questo punto si intersecano, passato e presente ci raccontano i retroscena dei due protagonisti e mettono a confronto due sistemi di vita completamente diversi, tra America e Russia, tra violenze domestiche e criminalità locale, tra dolori che generano nuove consapevolezze. In una società in cui esistono le piaghe dei matrimoni per catalogo, per accalappiare i giovani americani in cerca di compagnia. Interessante anche lo spaccato sulla criminalità russa negli Stati Uniti e la guerra russo-afghana che viene tirata in ballo per raccontare uno dei personaggi del romanzo.
Dal punto di vista del genere, possiamo di sicuro parlare di un bel thriller, riuscito per tematiche, a parte qualche cliché, e ben approfondito dal punto di vista dello studio dei personaggi. Forse perché ho amato tantissimo la trilogia (composta anche da Lupa nera e Re bianco), la figura di Antonia Scott, fatico a simpatizzare per Irina, ma trovo la scrittura di Gómez-Jurado assolutamente accattivante, con il merito, per questo libro, di essere autonomo e godibile anche per chi non avesse letto i precedenti.
Samantha Viva