#RileggiamoConVoi – Febbraio 2024 – Misteri in ogni pagina




Buongiorno a chi ci legge,
i bei misteri piacciono a chiunque. Non devono per forza essere dei gialli in cui risolvere l'enigma stando al passo con il geniale investigatore: possono essere i non detti, le scoperte, i segreti che attirano ogni tipo di lettore. In redazione, chi più chi meno, siamo sempre intrigate e intrigati dalle pagine che promettono scoperte e ci tengono un po' con il fiato sospeso. Ecco i nostri consigli, se volete avventurarvi tra pagine piene di mistero.
Buon inizio mese e buone lettura,
la Redazione

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Claudia consiglia Gli innamoramenti di Javier Marias (Einaudi)

Perché: è un romanzo in cui la parola "mistero" fa rima con "sentimento", perché il nucleo del sentire umano è un abisso insondabile. Un libro che comincia con la visione di una coppia felice e subito dopo vede la morte di lui, in una danza di amore e morte molto poetica e coinvolgente. Perché un custode di un parcheggio ha accoltellato un uomo qualunque? Perché la voce narrante del libro si avvicina a quella vedova? Che cosa cercano veramente i personaggi di questa storia? Sono solo alcune delle domande a cui il lettore dovrà trovare risposta in un testo pieno di ossessioni.
A chi: ai lettori che non hanno paura dei libri intensi, a chi ha perduto qualcuno e lo vorrebbe ancora vicino a sé. A chi ha amato i grandi romanzi di Balzac e Dumas Padre (poi scoprirete perché). 

Daniele consiglia Le schegge di Bret Easton Ellis (Einaudi)

Perché: per la robustezza narrativa, la capacità di costruire un impianto solido e inattaccabile, e di attrarre il lettore con molteplici esche di una storia cupa, complessa, ipnotica, e di condurlo con maestria nei misteri della trama fitta. Per la scrittura consapevole e inattaccabile, il senso del ritmo, i dialoghi. Per l'abilità nella riproposizione di un'America patinata e sensuale che nasconde segreti scurissimi.
A chi: agli amanti di Bret Easton Ellis che, dopo tredici anni di attesa, torna con un testo dirompente e seducente, tormentato e ammaliante. A chi ama i thriller capaci di montare una tensione crescente e inarrestabile, virando verso momenti di horror che tolgono il fiato. A chi ama le contestualizzazioni storiche precise e la cura maniacale nella descrizione del quadro narrativo di riferimento. A chi ama i personaggi ambigui, contraddittori, imprevedibili. 

Giada consiglia Puzzle di Franck Thilliez (Fazi)

Perché: perché non è un caso che Thilliez sia definito il maestro indiscusso del thriller mondiale. In Puzzle, l'autore trasporta il lettore in un spietato e contorto gioco mentale, nel quale lo sfida a risolvere i tanti enigmi che sembrano, però, non avere una soluzione. All'interno di un ospedale psichiatrico abbandonato, un gruppo di ragazzi partecipa a una macabra caccia al tesoro, durante la quale i temi del doppio, della memoria e del ricordo assumono un valore primario. Puzzle è un mistero che manda in confusione il lettore che non riuscirà a staccarsi, neanche a fine lettura, dal gioco mentale che l'autore mette in campo.
A chi: a chi ha amato gli altri capolavori dell'autore francese, a chi non ha paura di farsi sconvolgere e a tutti quei lettori che cercano una scossa letteraria.

Giulia consiglia La mascella di Caino di Torquemada (Mondadori)

Perché: il giallo più impenetrabile e irrisolvibile della storia affascina i lettori anche dopo quasi un secolo dall'uscita. La Mascella di Caino, creato dall'enigmista Torquemada, è un complesso puzzle in cui le pagine sono in ordine sparso e sta all'abilità di chi legge ricomporre la linea degli eventi e scoprire, non solo chi è l'assassino, ma anche l'assassinato. O gli assassinati e  gli assassini? Nulla è chiaro e bisogna, con coraggio, tagliare le pagine per cercare di metterle nel corretto ordine, catalogando indizi e ogni brandello di rivelazione. La cosa importante in questo romanzo è non aspettarsi per forza una soluzione.
A chi: a chi non ama le soluzioni semplici o scontate e vuole mettere ogni oncia della propria intelligenza e intuito al servizio della risoluzione del mistero. A chi ha sempre pensato di poter essere alla pari dei più grandi investigatori e investigatrici della narrativa, se solo gliene venisse offerta l'occasione.

Gloria consiglia Senza dirlo a nessuno di Giorgio Scianna (Einaudi)

Perché: c'è un mistero più grande dei propri figli adolescenti? Barbara, coprotagonista del nuovo romanzo di Giorgio Scianna, scopre che il suo primo figlio, il sedicenne Manish, è appena stato arrestato per spaccio a Roma, quando lei lo sapeva a Londra, dove il ragazzo vive col padre. Non le resta che partire immediatamente e correre in soccorso di quel figlio di cui sa così poco. Quando lui viene scarcerato fin troppo in fretta, Barbara non prova sollievo, ma una strana inquietudine e desidera vederci chiaro, a costo di sbattere contro una verità parecchio difficile da accettare e di mettere in secondo piano la sua nuova famiglia.
A chi: a chi almeno una volta ha avuto la sensazione di non conoscere bene davvero i propri famigliari e ha cercato di fare ammenda; a chi ama i romanzi che raccontano i rapporti tra genitori e figli adolescenti, campo in cui Scianna è sempre un autore di grande talento. 

Marianna consiglia Un castello di bugie di Snæbjörn Arngrímsson (Carbonio editore)

Perché: in questo romanzo il mistero è ovunque, suggerito dalle atmosfere nordiche, costruito sapientemente sopra il castello di bugie eretto dalla protagonista, Júlía, voce narrante chiaramente inattendibile, che racconta su un doppio binario il presente in cui è alla ricerca di suo marito Gíó, sia il passato dell’antefatto e dei suoi ricordi in Italia dov’era cominciata la storia d’amore con lui. Riuscirà Júlía a ritrovare suo marito che ha abbandonato sul solitario fiordo di Hvalfjörður? È vera la tresca di Gíó con la sorella di lei? A lettore la scoperta e il piacere di leggere un libro magnetico e intelligente.
A chi: a chi ama i thriller psicologici dalla trama straniante e ipnotica.

Marianna consiglia anche Né sempre né mai di Giorgio Scerbanenco (La nave di Teseo)

Perché: Né sempre né mai è uno dei lavori meno conosciuti di Giorgio Scerbanenco, ma non per questo meno degno di nota. Siamo nella Lignano Sabbiadoro anni Sessanta e nella storia ci snodano due fili: l’omicidio del bel Paolo Ferri colpito con un oggetto pesante non ancora identificato e una storia d’amore, tenera e appassionata, tra Marta e Rik. Tra le pagine il lettore scoprirà  personaggi femminili forti e interessanti e una trama per nulla scontata. Chi ha ucciso il giovane Paolo e perché? Ognuno dei personaggi potrebbe avere motivazioni più che valide: leggete il libro e il mistero verrà svelato.
A chi: consigliato a chi ama l’autore, a chi vuole conoscerlo, a chi vuole misurarsi con un romanzo che affianca il noir alla violenza psicologica.

Sabrina consiglia Enigma Tiziano di Chiara Montani (Garzanti)

Perché: come dice il titolo c’è un mistero da svelare e riguarda un quadro ritrovato che pare proprio opera di Tiziano. L’enigma artistico si innesta su una verità storica, il tentativo dei nazisti di portare in Germania le nostre opere d’arte più importanti. Il libro è ambientato sul quel Lago di Garda che vide la nascita della Repubblica di Salò, il che aggiunge bellezza a bellezza.
A chi: un romanzo che piacerà molto agli appassionati d’arte, a chi poco conosce la vicenda dei trafugamenti artistici a opera dei tedeschi e a chi ama un tipo di narrazione che innesta tematiche artistiche in vicende storiche narrate con la potenza di un romanzo. Ricco di colpi di scena.

Samantha consiglia Casa, dolce casa di Ana Reyes (Feltrinelli)

Perché: qual è il mistero più grande da risolvere? La nostra mente e il suo potere, soprattutto se è utilizzato contro qualcuno. Una delle tante tematiche di questo romanzo, in cerca di risposte sull'omicidio dell'amica di 17 anni prima e su quello di una sconosciuta con le stesse modalità, ruota attorno al potere del condizionamento psicologico, utilizzato come strumento di controllo, su soggetti facilmente manipolabili e su come ciò possa lasciare spazio all’approfittatore di turno. Ma c’è ancora un margine che induce al dubbio, e se Maya, la protagonista, si fosse inventata tutto?
A chi: a coloro che sono attenti ai dettagli, a chi non si accontenta delle spiegazioni facili e cerca di andare oltre l'apparenza, instancabilmente. A chi non ha paura di entrare dentro un fitto bosco e accomodarsi nelle case degli altri.

Samantha consiglia anche Cicatrice di Juan Gómez-Jurado (Fazi)

Perché: si tratta sicuramente di un bel thriller, riuscito per tematiche, a parte qualche cliché, e ben approfondito dal punto di vista dello studio dei personaggi. Il mistero è presente fin dalle prime pagine, si insinua nella vita quotidiana di un personaggio apparentemente banale, Simon, che rivelerà una forza e una determinazione inconsuete. Ci sono due piani narrativi diversi che servono a farci vivere la realtà dei giovani americani e quella, più complicata, dei giovani delle famiglie russe. Si tratta di un thriller psicologico che è anche romanzo di formazione e sociale e oltre a far parte del corollario di personaggi secondari della famosa trilogia "Regina rossa", approfondendo la figura di Irina, ci troviamo di fronte ad un thriller compiuto e assolutamente indipendente e godibile, anche fuori da quel contesto.
A chi: a coloro che amano le costruzioni stratificate, i personaggi con un passato difficile e gli enigmi in cui fino all'ultimo non si capisce chi sia il colpevole. A chi vuole un contesto sociale convincente e ama conoscere la psicologia dei personaggi per comprendere le motivazioni del loro agire e le loro "cicatrici".