Un vuoto da colmare: è da qui che parte Aiora Press, nato dal desiderio di rendere accessibile al pubblico non grecofono la letteratura greca moderna, purtroppo quasi del tutto sconosciuta in Europa. Un progetto editoriale che si snoda tra Grecia ed Europa, quindi, fondato su generi letterari diversi. Dal centro di Atene, tra passato e contemporaneità, le voci degli autori selezionati arrivano quindi anche ai lettori italiani. Abbiamo deciso di fare due chiacchiere con Aris Laskaratos, editore.
Il vostro progetto editoriale è molto interessante e ben definito: proporre ai lettori stranieri testi classici e contemporanei della letteratura greca, spesso con testo originale a fronte, che spaziano tra generi diversi. Partiamo da qui: quando e come nasce l’idea? Il nome Aiora richiama un’antica festa ateniese, potete spiegarci di più?
Già negli anni Novanta, lavorando come interprete di conferenze a Bruxelles, in un ambiente internazionale, mi sono reso conto che la letteratura greca moderna era quasi totalmente sconosciuta tra i lettori europei. Anche autori classici, opere di alta qualità letteraria, non erano disponibili al lettore non grecofono. Come editore ho semplicemente deciso di colmare questo vuoto. Se è vero che presentiamo al pubblico italiano una selezione delle migliori opere greche, invitiamo i lettori a leggerle non tanto – o non solo – perché provengono dalla Grecia, ma perché sono buoni libri, sono letteratura di qualità.
Aiora (Αιώρα) vuol dire amaca e nel greco antico altalena o anche dondolo. Le feste omonime, durante le quali le fanciulle stavano in bilico su un’altalena cantando una canzone detta “aletis” (vagabonda) venivano celebrate durante le Antesterie, una festa ateniese di tre giorni dedicata a Dioniso che aveva luogo nel mese di Antesterione, all’inizio della primavera. Il rito dell’altalena è legato al mito di Erigone, figlia di Icario. Quest’ultimo aveva ospitato Dioniso, il quale, per ringraziarlo, gli aveva insegnato l’arte della vinificazione. Icario distribuì il frutto della vite ad alcuni pastori, che si ubriacarono. I suoi concittadini, credendo che i pastori fossero stati avvelenati, uccisero Icario per vendetta. Erigone vagò a lungo alla ricerca del padre e quando ne trovò il corpo senza vita, sopraffatta dal dolore s’impiccò a un albero. Allora Dioniso, adirato, provocò un’epidemia di suicidi per impiccagione tra le fanciulle ateniesi. Per placare l’ira di Dioniso, gli abitanti dell’Attica si rivolsero all’oracolo di Delfi, il quale rispose che la maledizione sarebbe scomparsa soltanto se Dioniso, Icario ed Erigone fossero stati debitamente onorati. Essi allora istituirono la festa dell’altalena in memoria per espiare la colpa commessa.
E come nasce la scelta/esigenza di aprire al mercato italiano?
Dal momento che abbiamo deciso di aprirci a un pubblico internazionale, l’Italia era una scelta quasi scontata, dato il rapporto speciale che ho sempre avuto con questo paese. Non a caso il nostro primo titolo pubblicato in una lingua diversa dal greco è stato proprio un libro in italiano, L’unico viaggio della sua vita e altre storie. Si tratta dei racconti di Gheorghios Viziinòs, tradotti da Anna Zimbone. Questo è successo nel 2000, quando ho conosciuto la traduttrice tramite un’amica comune. Non riusciva a trovare un editore in Italia per Viziinòs! Ho deciso di pubblicare il libro, senza pensare alle considerazioni pratiche. Viziinòs è un grande autore e per me nel mercato c’è sempre posto per la qualità. Questo nostro primo libro in italiano ha vinto il premio della migliore traduzione di opera letteraria greca del Ministero ellenico della cultura. Qualche anno dopo, l’idea è maturata e oggi la nostra collana Classici Greci Moderni conta in totale più di sessanta titoli in inglese, francese e italiano. La collana italiana comprende finora diciotto libri tra romanzi, racconti e poesie, opere dei migliori scrittori neogreci.
La sede della casa editrice e la libreria si trovano nel quartiere di Exarchia, nel centro di Atene. In Aiora lavorano cinque persone, ma il lavoro editoriale vero e proprio (per i libri in greco, inglese, francese e italiano) è svolto da tre persone: il sottoscritto, Nikoletta Sarri e Theodora Pasachidou. Infatti, il processo editoriale è completamente svolto in proprio: scelta dei titoli, grafica, impaginazione, supervisione alla stampa e promozione. Poi ci sono i collaboratori esterni, come traduttori – senza i quali nulla di tutto questo sarebbe possibile –, ricercatori/esperti, correttori di bozze/curatori, grafici e social media copywriters, che costituiscono parte del gruppo editoriale allargato. In Grecia, Aiora si occupa direttamente anche della distribuzione dei volumi, mentre in Italia avviene tramite il nostro distributore, LibroCo.
Come si accennava in apertura, Aiora pubblica testi di vario genere: romanzi, racconti, poesie. Come avviene la selezione, quali sono i criteri con cui un’opera entra nel vostro catalogo?
Il campo della nostra collana è ben definito: Classici greci moderni. Pubblichiamo opere che abbiano avuto un ruolo importante nella storia della letteratura neogreca dal primo ottocento in poi, celebrate dal pubblico e dalla critica. La sfida è individuare quelle opere che, oltre a essere classiche, siano ancora «vive» – ossia che abbiano resistito al passare del tempo – e che siano in grado di superare i confini nazionali riuscendo a parlare anche ai lettori non greci.
Qual è nella vostra esperienza la percezione all’estero della letteratura greca, specie quella contemporanea?
La filosofia, l’arte e la letteratura della Grecia antica costituiscono il patrimonio comune del mondo occidentale. Tutti conoscono Omero, Saffo, e una volta il greco era la lingua franca del Mediterraneo orientale. Oggi invece il greco è una delle lingue meno parlate dell’UE. Così quando si tratta della letteratura greca i nipotini letterari di Omero sono praticamente sconosciuti fuori dei confini ellenici. Un’eccezione è quella di Nikos Kazantzakis, divenuto famoso soprattutto grazie al successo mondiale della trasposizione cinematografica del suo romanzo Zorba negli anni Sessanta, in un periodo in cui il mondo intero scopriva la Grecia “esotica”. Nel firmamento poetico del ventesimo secolo anche l’alessandrino Kavafis è un fenomeno mondiale, mentre ai nostri giorni l’autore greco più noto in tutta Europa è Petros Màrkaris. Nel complesso però, la letteratura greca moderna occupa una posizione assai modesta tra i libri stranieri tradotti e pubblicati nelle grandi lingue europee, che sono comunque pochi. Del resto quante sono le case editrici straniere i cui collaboratori siano in grado di leggere il greco e, pertanto, di proporre opere di autori greci da pubblicare? La letteratura greca, rimasta per anni nelle tenebre, cela tesori straordinari e le opera classiche di essa meritano di diritto un posto nel canone della letteratura europea.
Quali sono i 3 titoli che vorreste consigliare a un lettore che scopre per la prima volta la vostra casa editrice e perché proprio quelli?
I nostri libri, essendo una scelta del meglio della letteratura greca, spaziano in molti generi letterari, dalla poesia al thriller politico. Di conseguenza consiglierei ai lettori di avventurarsi nella nostra pagina web, aioralibri.com, per scoprire i libri più adatti ai loro gusti di lettura.
In ogni caso, dovendo rispondere alla sua domanda, per quanto riguarda la poesia, oltre alle ovvie scelte di Konstantinos Kavafis e Jorgos Seferis – premio Nobel per la letteratura –, consiglierei un altro grande poeta greco, Ghiannis Ritsos, di cui nel nostro catalogo proponiamo la raccolta Il loggione (tradotta da Maria Caracausi). Ritsos è senz’altro uno dei maggiori poeti europei del Novecento. La sua voce potente riattualizza il mito antico per esprimere la profonda consapevolezza del destino storico degli uomini.
Un classico della prosa neogreca che propongo a tutte le lettrici e a tutti i lettori è L’Assassina di Alèxandros Papadiamandis, un romanzo di grande impatto pubblicato da Aiora nella traduzione di Francesco Maspero. Ricorrendo a tutti gli stilemi del thriller, Papadiamandis scrive un vibrante atto d’accusa contro le convenzioni sociali e la posizione subordinata della donna. Sempre attuale, nonostante sia stato scritto oltre cento anni fa, L’Assassina è un romanzo avvincente. La protagonista si imprime nella coscienza del lettore alla pari delle grandi figure femminili della tragedia greca.
Quello dell’editore non è un mestiere facile ma ho sempre apprezzato l’opportunità che mi offre di scoprire cose sempre nuove e interessanti, e grazie alla nostra collana Classici Greci Moderni ho scoperto alcuni grandi autori. Napoleon Lapathiotis è uno di questi. Appartiene agli scrittori «maledetti» della generazione tra le due guerre mondiali. Conosciuto soprattutto come poeta, è stato anche un autore di racconti che gli stessi lettori greci hanno scoperto soltanto pochi anni fa (L’ospite misterioso è la nostra selezione di racconti tradotti da Maurizio De Rosa).
Potete svelarci qualcosa dei vostri progetti futuri?
Nel 2024 è prevista la pubblicazione di una raccolta di canzoni Rebetika, tradotti in italiano da Viviana Sebastio e con una introduzione del cantautore e scrittore Vinicio Capossela. In seguito, per ricordare il cinquantesimo anniversario del ripristino della democrazia in Grecia, dopo la fine della dittatura dei colonnelli (1967-74), è prevista la pubblicazione della Cronaca dei tre giorni di Kostula Mitropulu, un racconto in presa diretta della rivolta degli studenti del Politecnico di Atene nel 1973, tradotto da Vincenzo Rotolo. Infine, anche quest’anno parteciperemo alla fiera Più libri più liberi a Roma, dopo la bella esperienza dello scorso dicembre, quando abbiamo avuto l’occasione di incontrare tanti dei nostri lettori di persona. Ad Atene, invece, stiamo progettando una serie di incontri/workshop in lingua italiana sulla storia, la letteratura e la lingua greca moderna.
Ringraziamo Aris Laskaratos, editore di Aiora Press per la disponibilità. Intervista a cura di Debora Lambruschini. Tutte le immagini sono state fornite dalla casa editrice.