Come fa un manoscritto, una volta ideato e concluso dall'autore, a diventare libro e a raggiungere le classifiche, fino ad affermarsi come bestseller? Nel suo nuovo libro, #Operazione bestseller, Valentina Notarberardino mette in campo le sue conoscenze e l'esperienza in ambito editoriale acquisite in oltre quindici anni di lavoro, molti dei quali come ufficio stampa di importanti case editrici. E questo approccio pragmatico, tutto volto alla comunicazione diretta col lettore, appare evidentissimo fin dalle prime pagine e, se vogliamo, già dall'indice.
Il saggio si apre con una veloce carrellata sulle tappe che portano dal manoscritto al libro, soffermandosi su quell'aspetto - sempre spinoso per chi non appartiene al mondo editoriale -, che consiste nel considerare il libro anche (ma non solo, certamente) come un prodotto. Inevitabile e deleterio, infatti, sarebbe pensare al libro come qualcosa di avulso dal mercato, perché questo porterebbe all'inevitabile declino della casa editrice, che è anzitutto un'azienda.
In seguito, ci sono pagine importanti sulle classifiche, sui meccanismi statistici che le regolano, in cui ci si sofferma su singole case history, dal momento che non è possibile individuare regole o comportamenti generici atti ad arrivare alla tanto agognata top ten. Vengono così analizzati alcuni fenomeni straordinariamente recenti, che vanno dal grandissimo e all'inizio inaspettato successo di Zerocalcare al "caso" Vannacci.
Ci si sofferma poi sulla promozione e sulla distribuzione del libro, senza trascurare il fenomeno angosciante delle rese e della sostenibilità ambientale di un'iperproduzione. Si arriva quindi alla libreria, su cui Notarberardino fa chiarezza: che differenze ci sono tra una libreria indipendente e una di catena? Quali libertà e quali oneri porta con sé una simile decisione? Quali sono le difficoltà straordinarie e quelle ordinarie a cui un bravo libraio deve saper trovare soluzione?
Si passa quindi alla comunicazione del testo: innanzitutto, attraverso i festival, le presentazioni e le fiere in cui sono gli autori a farla da padrone; poi si passa ai giornali e alla critica letteraria cartacea, ma anche a quella online su blog letterari (e noi, ahimé, non veniamo citati, ma speriamo per il futuro che i nostri 19 anni di lavoro e i 9000 articoli in archivio verranno scoperti dall'autrice!) e dei social network.
Vera promozione sono i premi letterari, di cui vengono spiegati alcuni meccanismi non sempre altrimenti limpidi; interessante l'apporto del Campiello, accanto al più pubblicizzato Strega. Anche i passaggi in tv, le trasformazioni di libri in serie tv o in film fungono da volàno per lanciare o rilanciare un'opera. Fenomeno più recente, quello dei podcast, che va ad affiancare le rubriche e i programmi radiofonici già presenti: anche in questo caso, Notarberardino preferisce dopo alcune pagine introduttive passare ad analizzare alcuni casi interessanti, come Il cacciatore di libri, Fahrenheit e Copertina.
Il saggio si chiude, infine, con un tocco di riflessione sulle traduzioni, sulla figura dell'editor, su quella del ghostwriter, a cui si accorpa un caso di studio di grande impatto editoriale.
Come si può notare, gli ambiti trattati sono tanti, ma è sorprendente notare come Notarberardino abbia trovato un equilibrio decisamente piacevole tra la divulgazione e la precisione dei dati forniti. A Operazione bestseller si possono accostare senza timori tutti gli appassionati della lettura che vogliono capire di più del mondo editoriale e di come sia arrivato a loro il libro che stringono tra le mani. Per chi scrive o parla di libri direi, invece, che questa è una lettura obbligatoria, non fosse altro che per aggiornare alcune conoscenze con dati più recenti o per riconfermare quelle tendenze editoriali che, negli ultimi anni, sono state solo in parte esplicitate. Le note, che rimandano soprattutto alla bibliografia e alla sitografia, sono uno strumento molto utile per approfondire ulteriormente elementi che Notarberardino ha disseminato nel saggio.
GMGhioni
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