Claudia consiglia
Statue viventi di Günter Grass (La Nave di Teseo)
Leggi qui la recensione
Perché: leggere questo breve volume è come fare un viaggio in giro per l'Europa, l'esperienza di lettura coincide con la scoperta di sensi tipica dell'arte. Siamo dentro la Cattedrale di Naumburg, Germania, di fronte alle sue famose dodici statue, opera di un maestro anonimo e presenti in quella chiesa dal 1250. Insieme all'autore le osserviamo e le vediamo prendere vita, dando luogo a nuove storie e nuovi incontri.
Inizialmente concepito come un capitolo dell'autobiografia di Günter Grass, questo testo è stato riscoperto come un tesoro nascosto negli archivi dello scrittore dalla sua storica collaboratrice Hilke Ohsoling. In questa edizione è proposto insieme ai disegni dell'autore che danno al volume un tono privato, quasi fossero pagine di un diario segreto.
A chi: a chi si lascia spesso rapire dall'arte, a chi ama entrare nei musei e alzare gli occhi sulle volte delle cattedrali. A chi si perde, tra fantasia e desiderio, in degli altrove del tempo e dello spazio.
Deborah D'Addetta consiglia
Una florida ed eccitante vita interiore di Paul Dalla Rosa (Pidgin)
Leggi qui la recensione
Perché: il titolo ci suggerisce che i protagonisti di queste dieci storie abbiano un dialogo interiore con se stessi piuttosto vivace, e così è, solo da questa conversazione intima ne escono quasi sempre sconfitti: la tematica è molto semplice, tutti vogliono qualcosa che li aiuti a elevarsi dalla propria condizione (non importa se di indigenza o di ricchezza), una sorta di deus ex machina che li prenda per mano e li accompagni verso il successo "che meritano". Il fatto è che questo miracolo (come nella vita reale) non si verifica: la mancata realizzazione scatena un ventaglio di frustrazioni, rabbia e scelte disastrose che accomuna tutte le storie e tutti i personaggi. Una raccolta di racconti perfetta per una giornata uggiosa, di contemplazione.
A chi: ovviamente a chi ama le raccolte di racconti e le storie di ragazzi e giovani come noi un po' alla ricerca di uno scopo vitale che non sia passeggero. Perfetto anche per chi ama racconti precisi, concisi, vividi, dritti al punto e dalla grande resa fotografica (leggendo ho avuto l'impressione di vedere una serie a puntate – tipo Black Mirror).
Debora Lambruschini consiglia
Scrittori in viaggio a cura di Travis Elborough (Ippocampo)
Leggi qui la recensione
Perché: se il viaggio di Pasqua e Pasquetta è saltato causa pioggia (o se, come dire, la compagnia o il luogo non sono particolarmente esaltanti), potrete consolarvi mettendovi "sulle orme dei grandi scrittori". Un itinerario che si snoda tra luoghi e letteratura, alla scoperta dei viaggi che hanno ispirato alcuni grandi autori. Per viaggiare tra le pagine, a caccia di oro nel freddo Klondike, tra il jet set internazionale a bordo dell'Orient Express, al sole della Costa Azzurra, su un tram che si inerpica tra le vie di Lisbona... per ogni viaggiatore – e lettore – questo volume sarà uno scrigno prezioso di spunti e suggerimenti
A chi: a chi intreccia luoghi e storie, a chi per ogni viaggio cerca le orme degli scrittori che l'hanno preceduto, a chi immagina la prossima avventura o a chi preferisce viverle con il naso nei libri.
Giada consiglia
La condizione della memoria di Giulia Corsalini (Guanda editore)
Leggi qui la recensione
Perché: perché, a volte, sentiamo la necessità di ripercorrere la storia e i ricordi dei nostri genitori o nonni ed è quello che accade alla voce narrante di questa storia. Anna, insieme all’anziana madre, torna nel paese natio della donna, ma quello che trovano sarà ben diverso dai tempi della giovinezza del genitore: il piccolo borgo dell’Italia centrale è ormai un paese disabitato. Da qui, Anna sente l'urgenza di tracciare i ricordi della madre per evitare che anche lei scivoli via come la memoria del piccolo paese. Giulia Corsalini racconta una storia privata in cui il rapporto tra madre e figlia e quello con le proprie radici diventano una condizione imprescindibile per un’esistenza serena.
A chi: a chi ama i romanzi sulla memoria famigliare, a chi vuole conoscere un’Italia passata e a chi ha bisogno di immergersi nei ricordi.
Giulia consiglia
Babel di R.F. Kuang (Mondadori)
Leggi qui la recensione
Perché: in una giornata in cui si passa davanti alla libreria per decidere quale volume ci farà compagnia mentre fuori piove e in casa abbiamo acceso le candele, Babel non può che richiamarci con le atmosfere della Oxford vittoriana. Tra corridoi pieni di libri, studi classici e linguistici, i giovani traduttori dell'istituto di Babel dovranno lavorare l'argento e plasmare vocaboli per accrescere sempre di più la ricchezza e il potere dell'impero britannico.
A chi: a chi ama le atmosfere scolastiche e i volumi carichi di polvere. A chi vuole unire il rumore della pioggia a una lettura che dimostra uno sconfinato amore per le parole.
Gloria consiglia
La famiglia di Sara Mesa (La Nuova Frontiera)
Leggi qui la recensione
Perché: se dovete ancora riprendervi dalla Pasqua con la vostra famiglia e vi sembra che quel cugino sia stato diverso dal solito o una suocera ancor più insopportabile, leggete il nuovo romanzo di Sara Mesa e proverete un'immediata serenità nel ripensare alla vostra famiglia. Sì, perché quella raccontata qui è una famiglia infelice come tante altre, ma in cui il capofamiglia, particolarmente autoritario e manipolatore, ha un Progetto di famiglia con tanto di maiuscola e per realizzarlo è disposto a qualsiasi sacrificio. Peccato che i figli e la moglie la pensino diversamente...?! Ma chi, in fondo, li ascolta?
A chi: a chi ama scoprire cosa succede tra le mura domestiche, quando dall'esterno tutto fa pensare a una famiglia borghese piena di brave persone affezionate.
Marianna consiglia
Un posto dove andare di María Oruña (Ponte alle Grazie)
Leggi qui la recensione
Perché : l’ultimo lavoro di María Oruña è sempre un successo garantito, un romanzo immersivo e coinvolgente adatto in ogni occasione. Si tratta di un nuovo, intricato caso da risolvere per la tenente della Guardia Civil, Valentina Redondo – protagonista del terzo libro della fortunata serie di successo della scrittrice spagnola – ed è immerso in uno scenario magnifico e presenta interessanti storie che si intrecciano con l’indagine. Chi è quella bellissima ragazza ormai cadavere ritrovata nella Mota de Trepalacios, antica fortificazione medievale in Cantabria? Una vera principessa venuta dal passato, il cui corpo si è miracolosamente conservato nel tempo grazie a qualche straordinario processo o, più semplicemente, si tratta di una ragazza morta qualche ora precedente il ritrovamento con indosso magnifici e autentici abiti medievali?
A chi: a quel lettore esigente che vuol sentirsi parte attiva nelle indagini e a tutti coloro che vogliono leggere un noir intelligente e ben scritto.
Sabrina consiglia
Un paese felice di Carmine Abate (Mondadori)
Leggi qui la recensione
Perché: perché vale sempre la pena ricordare (o sapere) ciò che è stato, soprattutto se non è più. Eranova era un paese felice finché un assurdo piano per il quinto polo siderurgico in Calabria, mai realizzato, non ha dato il via alle ruspe che si sono portate via case, giardini, frutteti, ricordi, sogni, aspirazioni e futuro. Il romanzo racconta la lotta, inutile, degli abitanti per salvare il loro paese. Una lettura perfetta, e piena di sole, che vi farà distogliere lo sguardo dalla finestra se avete la ventura di abitare là dove oggi il meteo fa i capricci.
A chi: a tutti coloro che non tollerano le ingiustizie, a chi si ribella, a chi pensa che scendere in campo e fare la propria parte sia un dovere imprescindibile.
Social Network