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#LibriSottoLOmbrellone – giugno 2024

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Buongiorno a chi ci legge,
il tempo atmosferico non sembra confermarcelo, ma siamo ormai a giugno. Dopo un maggio di pioggia e clima poco primaverile ci troviamo nel primo mese estivo quasi a sorpresa. Per molti e molte le vacanze saranno più avanti. Forse non abbiamo ancora prenotato per nessuna meta, ma la Redazione, previdente, si prepara per le letture estive con testi che permettono di alleggerire la mente. Ecco i nostri consigli per voi.

Buon inizio mese e buone letture,
la Redazione

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Claudia consiglia 
Yoga di Emmanuel Carrère (Adelphi)
Perché: è un viaggio nell'io e nelle sue zone più nascoste, da intraprendere in compagnia di uno scrittore che con la sua voce è in grado di condurre sempre in un altrove. Uno scrittore qui in cerca di un equilibrio e di un proprio posto nel mondo che ci invita a osservarci e interrogarci, senza paura. 
A chi: a chi ha bisogno di una pausa da qualcosa, a chi si sente un po' smarrito, a chi non ha paura delle montagne alte. A chi in vacanza vuole stare in compagnia della buona letteratura.

Debora Lambruschini consiglia
Scrittori in viaggio. Sulle orme dei grandi autori di Travis Elborough (Ippocampo)
Perché: quale momento migliore per tracciare il nostro itinerario di viaggio, magari proprio sulle orme degli scrittori e delle scrittrici che più amiamo? Che ci mettiamo effettivamente in viaggio o che resti solo una fantasia, questo delizioso volume è ricco di spunti tanto geografici quanto letterari. Una chicca imperdibile per lettori appassionati.
A chi: ai viaggiatori, a chi cerca nuove rotte da esplorare, dentro e fuori dalle pagine dei grandi autori. A chi si chiede dove nascano certe storie.

Debora consiglia anche
Leonard e Hungry Paul di Rónán Hession (Keller)
Perché: nella semplicità di questa storia c'è una straordinaria profondità e molta grazia. Nel racconto di due vite normali, quella degli amici Leonard e Hungry Paul, ci sono la vita e la bellezza del quotidiano, moltissime riflessioni.
A chi: a chi nelle storie ama la dimensione intima, a chi desidera ritrovare la gentilezza e uno sguardo più attento sulle piccole cose. 

Deborah D'Addetta consiglia: 
Fare femminismo di Giulia Siviero (Nottetempo) 
Perché: a differenza di altri testi saggistici sul tema, l'autrice qui approccia in modo più "concreto", riporta l'attenzione proprio su quel "fare", ovvero sulle reali azioni che le donne, oggi e negli anni passati, hanno scatenato per farsi ascoltare, prendere in considerazione, sovvertire lo stato delle cose. Un un testo che descrive, se non tutte, la maggior parte delle azioni radicali più incisive che hanno permesso alle donne di prendere spazio, facendo rumore, dando fastidio, mostrando i propri corpi, alzando la voce, sovvertendo il linguaggio, bruciando, distruggendo, semplicemente mostrando al mondo la propria esistenza, un'esistenza che non chiede parità, ma che prende quel che vuole senza chiedere permesso. 
Per chi: sarebbe un testo da introdurre nelle scuole, uno di quei saggi che davvero hanno qualcosa da dire, che aprono gli occhi anche su quegli assunti che crediamo progressisti e che invece non lo sono, perché sporcati dalla paura, dall'abitudine, dal patriarcato. Lo consiglio a occhi chiusi a chiunque, soprattutto ai ragazze e alle ragazze adolescenti, per imparare a conoscere chi ha combattuto per noi, per non dare per scontati alcuni diritti e avere la forza di proseguire in questo modo per mantenerli e migliorarli.

Deborah Donato consiglia
La casa del mago di Emanuele Trevi (Ponte alle grazie)
Perché: indaga con leggera ironia e sobrio lirismo l'elaborazione di un lutto e il rapporto con un padre fuori dal comune. Perché ha una bella prosa e un uso mai banale del linguaggio e sa catturare l'attenzione è tenerla avvita, tra tenerezza, divertimento e commozione. 
A chi: agli appassionati di personaggi reali che sembrano più eccezionali di quelli inventati. A chi ama la psicoanalisi, a chi ama i romanzi che mescolano vari stili.

Giada consiglia 
Come stelle lontane di Jill Santopolo (Editrice Nord)
Perché: perché, in tutte le famiglie, esistono storie che sembrano attraversare le generazioni, senza mai perdersi negli anni ma che riescono a trovare ogni volta il modo per emergere. Cassandra e Luca vivono a New York, divisi tra una carriera nella moda e una di pittura. Tutto va per il meglio, fin quando una storia dal passato mette in crisi il loro rapporto. Jill Santopolo indaga i nostri anni e quelli del Dopoguerra attraverso due storie d’amore lontane nel tempo ma quasi identiche nei contenuti.
A chi: a chi ama le storie tra passato e presente, a chi vuole tuffarsi negli intrecci di un destino beffardo e a chi crede nei legami famigliari.

Giulia consiglia
Vita avventurosa di un'acciuga cantabrica di Lucio di Cicco (L'Orma)
Perché: seguire le picaresche vicende di Giovanni, gentiluomo di fortuna, santo dei poveri e fantasioso affabulatore, è la ricetta perfetta per l'estate. Si solcheranno i mari, si vivranno avventure con sirene, acciughe e balene e si rivivrà l'entusiasmo della giovinezza quando ci si abbandonava alla lettura di fantasmagoriche imprese per i sette mari.
A chi: a chi vuole prendere il mare – o il largo – senza bisogno di controllare tutto, solo per il bisogno di andare verso un'avventura fantastica e assurda che ha il sapore delle vecchie leggende marinare.

Gloria consiglia
Legami di Eshkol Nevo (Feltrinelli)
Leggi qui la recensione e la cronaca dell'incontro
Perché: nella raccolta di Eshkol Nevo ci sono racconti di diversa lunghezza che si prestano benissimo a essere letti prima di dedicarsi a una passeggiata, perché ciò che si è letto richiede di concedersi tempo per ripensarci e misurare la portata - emotiva e letteraria - di quanto abbiamo incontrato sulla pagina. 
A chi: ai lettori appassionati di storie che fotografano "cosa significa essere un essere umano", come ha spiegato l'autore al Salone di Torino. Incentrati su un momento di cambiamento della vita del o della protagonista, i racconti sono vere scampagnate in altre anime. 

Gloria consiglia anche
Eravamo lupi di Sandrine Collette (edizioni e/o)
Perché: di primo acchito sembra un piccolo libro western e invece poi si scopre essere una storia di una delicata ruvidezza sulla genitorialità che non si è davvero scelta fino in fondo. Un padre deve prendersi cura del proprio bambino, concepito più per accontentare la moglie che per reale interesse. Essere genitori si diventa? Forse, anche. Intanto si cavalca per chilometri di prateria con un protagonista scomodo e un figlio fin troppo maturo per la sua età. 
A chi: a chi desidera esplorare la paternità da punti di vista insoliti e in circostanze piuttosto estreme. E la commozione, senza patetismi di sorta, è dietro l'angolo. 

Marianna consiglia 
Tutte le poesie di Sibilla Aleramo, a cura di Silvio Raffo (Il Saggiatore)  
Perché : le temperature più calde invitano alla vacanza, al ritagliarsi un attimo per sé stessi e cosa c’è di meglio della poesia per rendere indimenticabile la nuova estate che ci aspetta? La casa editrice Il Saggiatore ha raccolto l’anno scorso l’opera omnia in versi della poetessa più amata, passionale e, per certi aspetti, controversa della nostra letteratura: Sibilla Aleramo, che ha vantato tra i suoi diversi amori, il poeta Dino Campana. Le poesie raccolte formano una linea cronologica lungo la quale si assiste all’evoluzione dello stile letterario e degli interessi filosofici e morali della poetessa. Femminista ante litteram, spregiudicata, libera e ribelle, Sibilla Aleramo si mostra così sin dalle prime poesie di ispirazione dannunziana fino a trovare una propria impronta riconoscibile nelle diverse raccolte poetiche. 
A chi: a chi ama la poesia e a chi desidera conoscere una delle voci poetiche femminili più intense del nostro panorama letterario del secolo scorso.

Olga consiglia 
Il coccodrillo di Fëdor Dostoevskij (Adelphi)
Perché: è una brillante satira che, con umorismo nero e situazioni assurde, critica la società russa e il materialismo del XIX secolo. È una lettura coinvolgente che offre riflessioni profonde sulla natura umana e il progresso, arricchendo la comprensione del contesto storico e culturale del tempo. Perché col caldo afoso, tutti ci meritiamo un Dostoevskij acuto, ironico e profondamente critico, che riesce a far riflettere attraverso il sorriso. 
A chi: è appassionato di racconti brevi, a chi apprezza situazioni paradossali e surreali, dove la realtà si mescola con l'assurdo. A chi cerca una lettura intelligente, ricca di ironia e significato, capace di stimolare il pensiero critico e offrire uno sguardo satirico sulla società.

Samantha consiglia 
I dettagli di Ia Genberg (Iperborea) 
Perché: Il romanzo costituisce un viaggio incredibilmente denso dentro le storie che hanno finito per definire la persona che la protagonista è diventata. Sullo sfondo c’è la Stoccolma degli anni Novanta, con le feste, scrittori e artisti, i progetti mai portati a termine e soprattutto quattro rapporti unici. In ogni vissuto si riconoscono i dettagli degli altri, ma soprattutto quello che gli altri riescono a far emergere in ognuno di noi, quando decidiamo di viverli e quando ci concediamo di conoscerli e di conoscerci attraverso ciò che di essi ci attrae o ci respinge. 
A chi: A chi non ha paura della fragilità, a chi crede alla forza che muove ogni cosa, ovvero l’amore, capace di renderci migliori, di farci crescere e quando arriva il momento anche di farci desistere e trovare la forza per andare avanti. A coloro che cercano un libro intenso ma breve, che di sicuro colpisce e incanta, per stile, dolcezza e anche una buona dose di umorismo.

Valentina consiglia 
Alla fine di una caramella al limone di Rachel Linden (Garzanti) 
Perché: Lolly è una giovane pasticciera non molto soddisfatta della vita che conduce, tra una famiglia decisamente impegnativa e il cuore che batte ancora per un vecchio amore adolescenziale. Ma tutto cambia quando scopre che grazie ad una magia può rivedere le sue scelte del passato e vedere cosa sarebbe successo se... Un libro leggero e scanzonato, ottimo per la pausa estiva e utile per una riflessione profonda sui bivi della vita, in vista della ripresa di settembre. 
A chi: a chi ha bisogno di riflettere sulle proprie scelte, ma con un sorriso, e a chi magari si trova a dover fare delle scelte decisive.