A Lodi, dal 13 al 16 giugno, andrà in scena "Il fiume dei libri", un festival letterario che porterà in città, nella splendida cornice di Piazza della Vittoria, nomi del calibro di Maurizio De Giovanni, Chiara Valerio, Roberto Saviano e così via. L'iniziativa, che costituisce un esordio, aprirà l'ormai tradizionale rassegna estiva "Lodi al sole", ovvero una lunga serie di eventi organizzati dall'amministrazione comunale, che animerà la città nei caldi mesi estivi, dal 13 giugno al 15 settembre.
Si parte giovedì con Ilaria Rossetti, scrittrice lodigiana, attualmente in libreria con il libro La fabbrica delle ragazze (Bompiani, 2014), in dialogo con Giulia Ichino (direttrice editoriale Bompiani), e Marta Stella, autrice di Clandestine (Bompiani, 2024), per proseguire poi con Antonio Scurati, il quale parlerà di Fascismo e populismo. Mussolini oggi (Bompiani, 2023). Venerdì sarà poi il turno di Chiara Valerio, finalista al premio Strega 2024 con Chi dice e chi tace (Sellerio, 2024) e Maurizio De Giovanni, con Pioggia per i bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, 2024), mentre sabato saranno ospiti della manifestazione Benedetta Tobagi (Le stragi sono tutte un mistero, Laterza, 2024), l'apneista Mike Maric (Se respiro, posso, ROI edizioni, 2023) e Roberto Saviano (Noi due ci apparteniamo. Sesso, amore, violenza, tradimento nella vita dei boss, Fuoriscena, 2024). Chiuderanno la rassegna, domenica 16 giugno, Giuseppe Cruciani, Andrea Maietti - che dialogherà con il Sindaco di Lodi Andrea Furegato e l'assessore Tommaso Premoli in un incontro dedicato alla bellezza e all'importanza del fiume Adda per la città - Fabio Genovesi, che interverrà con un monologo, e Fabio Volo (Tutto è qui per te, Mondadori, 2023).
Quattro giorni per parlare di cultura, arte e letteratura, un festival che si configura già come un vero e proprio evento per la città. Abbiamo pensato di rivolgere qualche domanda all'ideatore del Festival, Tommaso Premoli, consigliere particolare del Sindaco per le politiche del fiume e della tutela del paesaggio, che ringraziamo per la disponibilità:
Partiamo dall'inizio: come e quando è nata l'idea di organizzare un festival letterario a Lodi? C’erano dei precedenti da cui partire? L’idea è venuta a me, ad Annachiara del Boca (coordinatrice del Festival) e a Fabio Genovesi. Io ho la delega alle politiche per il Fiume e abbiamo pensato ad un evento culturale di alto profilo legato al Fiume e alla sua valorizzazione. Per Lodi è la prima manifestazione di questo calibro.
Come si è arrivati alla scelta del nome "Il fiume dei libri"? Oltre al riferimento ad uno dei simboli della città, ovvero il fiume Adda, c'è qualche altro motivo particolare?
Il nome deriva dal riferimento all’Adda. Come detto, l’iniziava rientra tra le azioni, in declinazione culturale, con cui l’amministrazione intende perseguire uno dei suoi obiettivi principali che è quello di riportare il fiume al centro della vita cittadina, di farlo vivere e di sensibilizzare su temi come l’acqua, l’ambiente e la sostenibilità.
Parliamo degli ospiti: come avete scelto la rosa di nomi che oggi vediamo in programma?
Abbiamo ospiti di altissimo profilo grazie alla direzione artistica di Riccardo Cavallero e Teresa Martini che ho deciso di coinvolgere proprio perché ero sicuro avrebbero garantito un programma di qualità. Abbiamo scelto figure di primissimo piano perché abbiamo l’ambizione di aprire la città, di renderla attrattiva, di inserirla nei principali circuiti e di farla diventare punto di riferimento in ambito culturale e non solo.
Lodi è una città piccola, tuttavia ricca di eventi interessanti e perciò non è la prima volta che ospita eventi culturali: avete collaborato con qualche realtà specifica del territorio?
L’idea dell’amministrazione è quella alzare il livello qualitativo della proposta culturale. In questo mandato abbiamo promosso già parecchie iniziative degne di nota e sono partiti lavori per la realizzazione dell’Opificio della Cultura nell’ex Linificio vicino alla stazione ferroviaria. Il Fiume dei Libri si inserisce in questo contesto. Sicuramente crediamo che il coinvolgimento delle realtà del territorio e la creazione di sinergie virtuose sia la base per la realizzazione di progetti di qualità. Per il Festival dobbiamo certamente ringraziare i partner che hanno agevolato la realizzazione dell’evento, su tutti L’Erbolario che ha creduto molto nel progetto.
Chiudiamo augurandovi il meglio per questo debutto, e chiedendovi: cosa vi aspettate da questa prima edizione?
Intanto ci aspettiamo che al pubblico piaccia la proposta. Inoltre, ci auguriamo che la città si apra alla curiosità di persone che vivono nei territori limitrofi e che possa essere apprezzata e maggiormente conosciuta. Vogliamo che questa prima edizione sia un’occasione di slancio per Lodi.
Ringraziamo nuovamente l'assessore Tommaso Premoli di aver accettato la proposta di questa intervista e speriamo che questo Festival possa essere il primo di tanti altri.
Intervista a cura di Valentina Zinnà