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"Una canzone stonata" per far comunicare occhi e cuore: la storia di un amore giovane di Ingrid Ovedie Volden

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Una canzone stonata
di Ingrid Ovedie Volden
Beisler editore, 2024

Traduzione di Lucia Barni

pp. 158
€ 15,90 (cartaceo)
Età di lettura segnalata: da 10 anni in su  

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Ciao”, saluta lui guardando la mia mano. “Che cos’hai lì?”
“Un cuore”, rispondo, “lo vuoi?”
“Dipende. Cosa c’è dentro?”
“Tu.”
“Ah”, fa lui, “di me ne ho già abbastanza”. (p. 135)

“Il cuore è un pugno”, questo il titolo nella versione norvegese di Una canzone stonata, da poco pubblicato dalla casa editrice per ragazzi Beisler. In effetti proprio il cuore, insieme agli occhi, è il tema propulsore della trama, con ricadute anche sul piano linguistico e strutturale. I due protagonisti, Oliver e Aline, sono infatti compagni di classe e hanno scelto rispettivamente questi organi per un progetto scolastico interdisciplinare. Ma il cuore è anche al centro di molti dei loro problemi personali: Oliver è alle prese con la separazione dei genitori, e con la scelta della madre di andare a vivere con il nuovo compagno; e anche Aline sta attraversando un periodo difficile, poiché il lavoro del papà ha costretto l’intera famiglia a trasferirsi a Oslo, dove la ragazza sta portando avanti una sorta di sciopero delle relazioni, sperando di convincerlo a riportarla indietro, a quella che lei ancora considera la sua casa.

In classe, i due non si guardano neanche: Oliver passa le sue giornate a dormire sul banco, dopo le notti insonni trascorse a preoccuparsi per un padre evidentemente depresso, o sulle rampe per monopattini insieme agli amici Mehdi e Jakob; Aline invece non rivolge la parola a nessuno e riconosce i compagni solo dalle scarpe che vede transitare davanti al suo sguardo perennemente basso. È un evento fortuito a farli avvicinare: in seguito a un malore, il padre di Oliver viene ricoverato nel reparto di cardiologia, che Aline sta frequentando per la sua ricerca. È così che, casualmente, Oliver incontra per la prima volta lo sguardo azzurrissimo di lei e inizia a parlarle come non ha il coraggio di fare con gli altri.

Occhi e cuore sono motivi ricorrenti nella cultura occidentale: i media e il linguaggio vi fanno continuo riferimento, le canzoni si sprecano, così come le metafore in cui ricorrono… l’uno e gli altri vengono considerati luoghi rivelatori, spie dell’anima, elementi fondamentali per l’esistenza in modi che vanno ben oltre la dimensione organica, biologica. Aline e Oliver, mentre li studiano per la scuola, iniziano a percepire la portata del loro agire, di cui fino a quel momento erano stati ignari, e li vedono incontrarsi in un fenomeno che ben presto li coinvolge entrambi, quello dell’innamoramento

Sì, perché Una canzone stonata è la storia, semplice, pulita e bella, di un amore giovane. Senza pretese di fornire formule o messaggi assoluti il romanzo intercetta con delicatezza il sentire di due ragazzi colti all’inizio dell’adolescenza, quando tutto intorno sta cambiando e sembra di non avere più il controllo su nessun aspetto della propria vita. Con una prosa essenziale, dialogata, ma sensibile, Ingrid Ovedie Volden riesce a narrare una vicenda dalle caratteristiche uniche, che coinvolge però ragazzi comuni, con cui il lettore, che si immagina coetaneo dei protagonisti, possa facilmente immedesimarsi.

La narrativa young adult nordeuropea, come già visto con i romanzi di Jenny Jägerfeld, si conferma ancora una volta incisiva, coraggiosa nel non ricercare effetti speciali a tutti i costi, ma nel raccontare esperienze che possano attingere alla vita vera e che rappresentino quindi una boccata d’aria fresca per chi sceglie di immergervisi. 

Carolina Pernigo