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#RileggiamoConVoi – Libri per nuovi inizi – settembre 2024

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Buongiorno a chi ci legge,
settembre non è un mese facile, anche per chi è fan dell'autunno ed è felice di liberarsi del caldo torrido estivo. Le cozy vibes tanto vagheggiate durante gli afosi pomeriggi di luglio e agosto si scontrano con la ripresa, i ritmi che aumentano e i buoni propositi che spesso non durano. Per questo inizio di stagione abbiamo quindi pensato a titoli che parlano di nuovi inizi, di ritorni da viaggi che ispirano, di punti di partenza che aprono a diverse prospettive. Settembre, in fondo, è sempre un mese di nuove scoperte.

Buone letture,
la Redazione.

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Claudia consiglia 
La foto mi guardava di Katja Petrowskaja (Adelphi)
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Perché: è un vero e proprio viaggio in cinquantasette tappe tra foto e parole che raccontano la Storia, il presente, l'amore, la vita e la morte. Katja Petrowskaja si ricollega a un genere antico, quello dell'ecfrasi (cioè la descrizione verbale delle opere d'arte visive), per rinnovarlo dall'interno rendendolo estremamente contemporaneo.
Un volume che ci invita a guardare all'umano senza paura, ricco di pagine che coltivano la memoria. Perfetto per essere letto con calma, al rientro dalle vacanze, concedendosi in piena libertà il racconto di una, due o tre foto al giorno, ritrovando dentro di sé il giusto ritmo interiore per ricominciare.
A chi: a chi si emoziona davanti alle fotografie. A chi vuole libri politici nel senso più ricco e sfaccettato del termine. 


Debora Lambruschini consiglia
Nuove abitudini di R. C. Sherriff (Fazi)
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Perché:  leggere questo romanzo dello scrittore inglese è l’occasione ideale per riflettere sullo «spaventevole, inesplorato futuro» di una coppia di fronte al cambiamento e scoprire la meraviglia del quotidiano, della semplicità più genuina. L’ironia e la prosa piena di grazia accompagnano il lettore pagina dopo pagina.
A chi: a chi ha amaro Due settimane in settembre, a chi si trova davanti a un cambio di direzione o sogna di farlo al rientro, a chi ama le passeggiate nella natura e perdersi nella campagna inglese. 


Deborah D'Addetta consiglia 
Paradiso di Michele Masneri (Adelphi)
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Perché: nobili decaduti, ricche ereditiere appassionate di cucina e giardinaggio, ragazzine lolitesche, ginecologi, ambasciatori, gemelle tedesche ex funzionarie del papa, al Paradiso c'è davvero una piccola corte dei miracoli, e tutti sembrano imparentanti con tutti, o almeno, legati da qualcosa di profondo, che sia il sangue o la riconoscenza o l'approfittarsi vita natural durante di un luogo che dà ospitalità senza chiedere niente in cambio. Anche Federico, il protagonista, suo malgrado, viene intrappolato nel compound: all'inizio cerca di scappare, di trovare un modo per svincolarsi (nemmeno troppo convintamente però); poi capisce che da quel luogo non andrà mai più via. 
A chi: a chi ama le atmosfere sospese, quasi esotiche (pur trovandoci praticamente in periferia di Roma), e testi che presentano dialoghi cinematografici. Anche per i fan di Sorrentino.


Deborah Donato consiglia
La stagione bella di Francesco Carofiglio (Garzanti)
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Perché: è un romanzo su un punto di crisi, di svolta. Alla morte di Barbara, per una malattia fulminea, Viola scopre in diari, nastri e lettere una madre che non conosceva, che aveva vissuto la sua stagione bella a Parigi. Andando alla ricerca di una madre sconosciuta, la protagonista scopre anche un'altra se stessa e il viaggio nel deserto del lutto diventa un viaggio di rinascita.
A chi: a chi ama i romanzi che sfondano le relazioni abissali familiari, i legami forti tra madre e figlia. A chi crede che i romanzi di formazione non siano necessariamente appannaggio dell'età adolescenziale. 


Fulvio consiglia 
Attraverso la notte di William Sloane (Adelphi)
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Perché: è un viaggio allucinante verso un cambiamento radicale che sconvolgerà l'esistenza dei protagonisti, i quali si accorgeranno del loro destino quando già i giochi sono conclusi. Non dare mai nulla per scontato è il messaggio dietro a una narrazione avvincente, agghiacciante, tesa e ipnotica. Un ottimo libro per un rientro che porta sempre con sé il trauma di una routine imposta. Il romanzo ha un meccanismo perfetto in cui i personaggi scoprono passo dopo passo quale destino ineluttabile li tiene legati. Il finale poi non lascia  scampo, una forza superiore ha già determinato il fato dei personaggi.
A chi: a coloro che amano romanzi complessi con diversi piani di lettura. Dove la bellezza dello stile si intreccia a una trama arricchita da più generi letterari. 


Giada consiglia 
Le formidabili donne del Grand Hôtel di Ruth Kvarnström-Jones (Editrice Nord)
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Perché: perché in questa storia, ambientata agli inizi del Novecento, non si può non considerare quello che accade alla protagonista come un nuovo capitolo della sua vita. Wilhelmina Skogh è già un’affermata imprenditrice quando è chiamata a risollevare le sorti dell’ormai demodé Grand Hôtel di Stoccolma. Sebbene la donna accolga inizialmente la richiesta come una sfida lavorativa, ben presto non riesce a ignorare l’aspetto personale: far tornare agli antichi splendori l’hotel, significa, in quel preciso momento storico, combattere tutti i pregiudizi e gli stereotipi sull’imprenditoria femminile e sulla figura stessa di donna, relegata solo ai ruoli di madre e moglie. 
A chi: a chi cerca un romanzo sulla rivalsa femminile, a chi vuole conoscere una figura reale e non inventata, a chi apprezza storie coraggiose.  


Giulia consiglia
Fuga d'amore di Tracy Rees (Neri Pozza)
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Perché: quando la bella e ricca Rowena viene abbandonata da quello che credeva il grande amore della sua vita, si accorge che rientrare nelle maglie del suo vecchio mondo è fuori discussione. Per una donna dell'epoca vittoriana riuscire a trovare un proprio posto nel mondo al di fuori del matrimonio sembra impossibile perché le regole e le consuetudini sociali sono incise nella pietra. Grazie all'aiuto di altre donne – che fino a quel momento avrebbe esitato anche solo a definire conoscenti – cercherà una nuova direzione da dare alla propria vita: non detto che non si possano cambiare e sovvertire quelle che si credevano linee guida inderogabili.
A chi: settembre prevede un ritorno nei ranghi e questo romanzo è per chi sente stretto il «si è sempre fatto così» e vuole trovare nuove soluzioni che aprono a obiettivi che si erano sempre e solo vagheggiati come irrealizzabili.


Gloria consiglia
L'odore freddo del mare di Elizabeth O'Connor (Garzanti)
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Perché: ci sono mondi lontani nel tempo e nello spazio, come l'isola gallese che Elizabeth O'Connor racconta focalizzandosi sulla vita dei suoi abitanti negli anni Trenta. Partire in quel caso è sempre poco rassicurante, perché ai locali pare di tradire la propria terra, eppure in tanti non hanno resistito alla tentazione di ricominciare altrove, con meno disagi e maggiori opportunità lavorative. La protagonista, Manod, poco più che adolescente, deve prendere una decisione importante: restare o darsi una possibilità altrove? 
A chi: per chi ha voglia di evadere anziché rientrare nella sua quotidianità, questo romanzo è una carta d'imbarco per l'altrove. I valori di Manod sono diversi da quelli di oggi, la sua apertura agli altri e la curiosità verso il mondo rappresentano un vero toccasana per chi invece si sente già stanco di ricominciare con la propria routine. 


Marianna consiglia 
La Santuzza è una rosa di Giuseppina Torregrossa (Feltrinelli)
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Perché: settembre è il mese di Santa Rosalia, la protettrice di Palermo: quale occasione migliore per leggere la sua storia raccontata dalla malia di Giuseppina Torregrossa? Nel libro troviamo una protagonista particolarissima, Viciuzza, una povera babbasuna, sempliciotta palermitana, povera e per niente attraente che non ha grosse speranze per il proprio futuro. Quando viene stuprata e rimane incinta, viene abbandonata anche da sua madre, una prostituta senza cuore. Fortunatamente viene tratta in salvo da Santuzza, fanciulla bellissima che emana un intenso profumo di rosa e la soccorre nei momenti difficili. Chi non vorrebbe una santa per amica?
A chi: a coloro che vogliono leggere un romanzo a metà tra l’agiografia e il genere storico, con personaggi veramente esistiti, impreziosito dai detti e dai piatti tipici della città di Palermo, da quei profumi e quelle atmosfere cui ci ha abituati la scrittrice.


Sabrina consiglia
Il grande Nord di Malachy Tallack (Iperborea)
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Perché: se settembre rappresenta un ritorno (a casa dopo un viaggio, al lavoro dopo un periodo di riposo, alle consuete abitudini dopo una lunga villeggiatura), il viaggio raccontato in questo libro, che percorre tutto il sessantesimo parallelo, quello che unisce il grande Nord del Mondo (Groenlandia, Alaska, Siberia ecc),  è per l'autore un ritorno a casa, alle Isole Shetland dalle quali è partito, una piccola patria che, per tanti motivi, nella vita ha faticato a sentire come propria. Un viaggio che ha a che fare con il concetto di identità.
A chi: a tutti coloro che sono affascinati dal mito dell'Ultima Thule, dei ghiacci immensi, delle bianche e fredde lande sconfinate del Nord. Ai viaggiatori che hanno sempre desiderato avventurarsi nelle terre lontane, più vicine al Polo. E a tutti coloro che amano il reportage di viaggio arricchito da notazioni personali che travalicano l'uso stesso della geografia.