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"Incontri ravvicinati" di Antonio Monda, un'antologia dall'ampio respiro culturale

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 Incontri ravvicinati
 di Antonio Monda
 La Nave di Teseo, ottobre 2024

 pp. 699
 € 26 (cartaceo)
 € 12,99 (ebook)

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Scrivere di Antonio Monda, recensire un suo libro in cui compaiono gli incontri e le conversazioni private di centocinquanta artisti che hanno fatto la storia e la leggenda del cinema, della letteratura e della musica, è una azione non facile, considerando l'intellegibilità emotiva con cui Monda manifesta la sua poliedricità nel comprendere le sfaccettature dei temperamenti delle personalità di queste celebrità.

Artisti bisogna esserli per relazionarsi in maniera così empatica con altri artisti, e Monda indubbiamente lo è.

Scrittore, saggista, direttore artistico, curatore, professore, giornalista, conduttore televisivo; per raccontare quest'uomo così artisticamente versatile, bisognerebbe intervistarlo come lui stesso da diversi anni fa con le più grandi eminenze culturali americane e internazionali nel suo, come lo definirebbe il «New York Times», ultimo salotto culturale in città.

Incontri ravvicinati, edito da La Nave di Teseo, raccoglie i suoi scritti, le impressioni, gli aneddoti di quasi un'intera carriera, dal suo primo approdo a New York fino ai giorni nostri; qui, ogni artista non dona solo una immagine e una parte di sé a Monda, ma sembra quasi trasmettergli una sorta di saggezza artistica, una ricetta di ricerca della "bellezza", un manuale di conservazione e di innovazione culturale. Ciascun capitolo porta il nome di una celebrità, come fece in passato Arbasino, seppure in maniera più circoscritta; si percepisce il vasto lavoro di raccolta dall'indice dei nomi alla fine del libro, ventotto pagine, nelle quali sguazzare e divertirsi per intravedere l'artista preferito e trovarlo poi all'interno dell'opera. 

Diverse sono le sensazioni che si provano durante la lettura di questo volume: si è incuriositi grazie alla piacevolezza con cui, senza nessuna ombra di morbosità, l'autore narra le carriere e le visioni di tanti personaggi famosi. Importanti sono le riflessioni per merito delle parole che lo scrittore utilizza per suscitare una fascinazione in chi lo legge. La delicatezza nel trattare alcune vicende personali, la sensibilità nel captare le reticenze nel confidarsi, l'immedesimazione e il camaleontismo di cambiare ambiente sociale, sono tutte doti innate di Monda, che hanno fatto si che ogni quadro e spaccato di vita raccontato sia unico e irripetibile. 

Non si è soli nel leggere quest'opera così monumentale per pregio dei nomi scelti e inseriti; il rischio di non appartenenza e di distacco per chi legge poteva essere una criticità, come ci si può sentire vicini a una inarrivabile Lauren Bacall? Monda umanizza le stelle, ci aiuta a comprenderle meglio, mantenendo intatta quell'aurea luminosa di allure e di divisimo, continuando a far germogliare in noi l'eterna ricerca del sogno e del prestigio di un riconoscimento artistico e culturale.

Nella prefazione Monda cita Saul Bellow: «Chi vuole un consiglio vuole in realtà un complice» (p. 28), ed è così che ci si sente leggendo questo libro, complici di persone mai conosciute. 

Siamo dunque noi, i lettori, presenti alla festa inaugurale del New York Film Festival, a osservare Uma Thurman che duetta danzando con John Travolta il ballo iconico di Pulp Fiction. Siamo seduti su un divano, con un bicchiere di vino rosso in mano, a chiacchierare di "buon" cinema con Paul Auster e sua moglie Siri. Scegliamo un paio di scarpe con Ingrid Bergman in un negozio a Manhattan. Troviamo ispirazioni nelle visioni di Greta Gerwig: Rispondiamo al telefono, il primo di aprile, insieme a Paolo Sorrentino, e pensiamo  che sia uno scherzo per il "pesce d'aprile" quando Monda, dall'altra parte della cornetta, comunica che Martin Scorsese ha selezionato il film Un uomo in più per il Tribeca Film Festival.

Sono veramente numerose le citazioni da riportare e gli aneddoti da vagliare, tanti sono gli artisti, ma ogni ricordo lucido di Monda costituisce un'antologia dall'ampio respiro culturale; la misura incolmabile del sogno per noi inarrivabile di poter, nel corso di una vita, incontrare un artista di alta levatura e caratura, è un po' meno lontana e, con questo libro, più alla nostra portata. 

Caterina Incerti