Questa è un'opera narrativa che parla di autolesionismo, disordini alimentari e dipendenza. Se avete problemi di salute mentale o dismorfofobia, questo romanzo potrebbe mettervi alla prova. Perciò vi prego di essere gentili con voi e di procedere al rimo che vi è proprio. Non esiste un modo sbagliato di essere e l'unica maniera giusta è essere come vi sentite. Cura e lentezza sono due doni che vi meritate, riserve sconfinate che potete offrire a voi e a coloro che vi stanno a cuore. (p. 7)
Un'intro così metterebbe a dura prova qualsiasi lettore, eppure c'è, in Pranzo di famiglia, qualcosa che tiene chi legge incollato a pagine e pagine di sensi di colpa, dolore, rabbia, lutto, carisma, e amore non detto. Ambientato principalmente a Houston, in Texas, il personaggio centrale Cam vive una vita dissoluta fatta di abuso estremo di droghe, disturbi alimentari, sesso compulsivo e anonimo, dopo la morte del suo compagno Kai. Un compagno d'infanzia, TJ, torna nella sua vita, nutrendo sentimenti complicati per lui e per il suo passato, e nel grande calderone problematico di relazioni intrecciate si aggiungono anche genitori morti e incapacità di crearsi un futuro per sé. Cam è straziato dalla perdita del suo compagno, ucciso dalla polizia di Los Angeles durante un controllo. Il suo fantasma gli appare di continuo, regalandogli attimi di tenerezza e di profondo smarrimento. Di fronte a un Cam triste e autodistruttivo che cerca di annullarsi all'estremo, TJ mette da parte i rancori e decide di accompagnare l'amico nella sua lenta rinascita e stando vicino a Cam trova la forza di prendere in mano la propria vita, aprendosi all'amore che non ha mai pensato di meritare.
Il romanzo è raccontato dalla prospettiva di tre uomini queer ventenni: Cam, Kai e TJ, in una città che si adatta perfettamente alle voci dei personaggi, aggiungendo profondità e nuovi elementi alla narrazione. L'autore Bryan Washington, come nelle sue altre opere, manifesta in Pranzo di famiglia quel dolore autentico che descrive l'esperienza umana universale della perdita e degli intricati percorsi che si percorrono per la guarigione. Come i suoi primi libri, anche quest'ultimo presenta prevalentemente personaggi queer neri e dell'Asia orientale. A volte, Washington esplora questioni contemporanee che possono a prima vista, sembrare prese direttamente dai titoli dei giornali - tra le altre cose, Pranzo di famiglia tocca temi quali la gentrificazione e la brutalità della polizia. Tuttavia, sembra essere un promemoria che le tragedie trattate nei resoconti delle notizie che continuano a popolare la nostra comunità non sono sono mere astrazioni, ma hanno impatti tangibili sulle vite individuali.
Un'altra continuità con i lavori precedenti è il cibo come pratica culturale e come metafora. L'amore di Cam per Kai diventa evidente quando finalmente accetta di cucinare per lui dopo un lungo periodo di riluttanza. Quando TJ riceve una diagnosi di sieropositività all'HIV, Cam torna a casa a Houston invece di festeggiare la sua laurea e decide di stare con l'amico per due settimane, prendendosi cura di lui principalmente cucinandogli tutti i pasti. Dopo la sua spirale di dolore, Cam alla fine torna a piegare l'impasto dei croissant nel panificio di TJ, mescola le uova nella farina per il kougn-aman. Durante uno dei controversi viaggi di Kai a casa a New Orleans, protesta per l'assurda quantità di cibo che viene preparato, ma sua madre lo rimprovera perché cucinare è cura. L'atto è la cura. Nella storia stessa, il cibo funge da mezzo di comunicazione, un modo per i personaggi di esprimersi senza il peso delle parole:
Faccio per aprire bocca, ma non esce nulla. Così mi limito a rimanere in silenzio. E poi il silenzio diventa una cosa fisica a sé stante. (p. 99)
La capacità di Washington di evocare l'esperienza sensoriale del cibo sullo sfondo di un dialogo tra personaggi che non dicono mai esattamente cosa intendono, arricchisce la narrazione immergendo il lettore nelle vite dei protagonisti e creando una connessione tangibile tra le loro lotte interiori e il modo in cui si mostrano collettivamente l'uno per l'altro. Pranzo di famiglia risulta essere una toccante testimonianza dello stile distintivo e della visione del mondo dell'autore che dà priorità al collettivo rispetto all'individuo. I suoi personaggi sono resi con profondità e autenticità mentre affrontano il tumultuoso viaggio del dolore, della scoperta di sé e della ricerca di appartenenza. Raccontato attraverso una prosa evocativa e una narrazione immersiva, il romanzo mostra al lettore il significato profondo della famiglia e il potere di un pasto condiviso. Nei momenti di rottura e di riconciliazione, il cibo viene offerto o condiviso; le storie d'amore vanno e vengono intorno ai fornelli. Cam, addirittura, cucina invece di pagare l'affitto. Spesso, anche il sesso, precede o segue un pasto. È anche significato che Cam, il più "problematico" dei tre narratori, abbia un disturbo alimentare. Ma il cibo è il piacere stesso della storia familiare. In superficie, Pranzo di famiglia sembra una rielaborazione di una ricetta ben nota, tratta da una dispensa di ingredienti che Washington ha usato in opere precedenti.
Cosa significa andare avanti, da qualche parte, da qualcuno e dove si va? Un merito del romanzo è il fatto che la storia resista alle risposte facili e esplori le ripercussioni delle scelte fatte dai suoi personaggi.
Leggere Pranzo di famiglia di Bryan Washington è come sfogliare con affetto un album di vecchie foto di famiglia: gioioso, doloroso e pieno d'amore, tutto in una sola volta. Questo libro è per chi sa dimostrare l'amore restando in silenzio, perché se ne dicono di parole, ma a volte non è necessario. Per chi ha guardato Parasite senza mai stancarsi, per chi apre il frigorifero e trasforma gli avanzi in un piatto delizioso, per chi non ha mai dimenticato che non esiste un passo uguale all'altro perché ogni persona ha un suo ritmo, inimitabile, distinguibile e giusto per raggiungere la sua felicità.
Serena Palmese