E se dopo la morte sulla Terra ci fosse una seconda possibilità ad Altrove? "Elsewhere", di Gabrielle Zevin



Elsewhere
di Gabrielle Zevin
Editrice Nord, 8 ottobre 2024

Traduzione di Chiara Brovelli
1^ edizione in lingua originale: 2005

pp. 272
€ 16,50 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Tutti sentono la mancanza di Elizabeth Hall, scomparsa non ancora sedicenne dopo essere stata investita da un taxi mentre andava in bicicletta al centro commerciale. Nessuno sa però che Elizabeth è in viaggio su un piroscafo che si chiama Nilo, dove sono ospitate persone e animali, diretti a una meta sconosciuta. La ragazzina fatica a comprendere ciò che invece altri viaggiatori più maturi sanno già: quello è un viaggio che li porterà verso l'isola di Altrove, dove si riuniscono coloro che hanno lasciato la vita sulla Terra. 

Per la ragazzina è a dir poco sconfortante accettare la realtà, tant'è che il suo primo pensiero è cercare di tornare indietro o, perlomeno, trovare una scusa per non scendere dal piroscafo. Se già intravvediamo nei primi incontri con Lizzie sul Nilo la presenza di personaggi stravaganti, buffi e al tempo stesso teneri, occorre aspettare lo sbarco ad Altrove per comprendere fino in fondo che Gabrielle Zevin ha creato un aldilà estremamente credibile, dove ci sono regole simili a quelle del vivere comune sulla Terra, ma con una serie di ribaltamenti e accorgimenti fantasiosi. Un esempio su tutti? Ad Altrove la vita ha un andamento lineare, ma allo stesso tempo ciclico. Follia? No, se pensiamo che sulla Terra si invecchia, mente lì si ringiovanisce, fino ad arrivare a essere tanto piccoli da perdere la coscienza e poter così tornare sotto forma di neonati a nascere sulla Terra, dove si compirà un nuovo percorso, per poi tornare ad Altrove e via così, secondo un movimento di rinascita e... vita alternativa ad Altrove. 

Ecco perché quando sbarca (suo malgrado) Lizzie incontra sua nonna Betty, morta prima della sua nascita, ora avvenente e in salute: sta ringiovanendo! Ma Betty ha accumulato saggezza e competenze negli anni trascorsi ad Altrove e adesso vuole aiutare la nipotina ad accettare la verità e ad ambientarsi. Questo è davvero difficile, perché Lizzie, che ad Altrove sarà chiamata per lo più "Liz", non vuole lasciare la sua disperazione né la nostalgia per i genitori, il fratellino Alvy, la sua cagnolina Lucy, la migliore amica Zooey,... E soprattutto non si arrende al fatto che è stata tutta un'enorme ingiustizia: perché alcuni sono arrivati ad Altrove ormai da anziani, mentre a lei sono state negate esperienze basilari, come baciare qualcuno o avere la patente? 

Non solo nonna Betty ma anche altri personaggi proveranno a far comprendere a Liz che Altrove non è una punizione, ma anzi restare lì degli anni le darà la possibilità di sperimentare, di provare sentimenti, di mettersi alla prova seguendo le sue inclinazioni, scoprire nuovi talenti o passioni, senza perdersi d'animo. E capire questo è una tappa fondamentale per staccarsi dai tanti tentativi di spiare cosa succede sulla Terra attraverso i Ponti di Osservazione, cannocchiali speciali, o provare a immergersi sul fondo del Pozzo, luogo pericoloso e illegale, per lanciare messaggi che arrivino fin sulla Terra. 

Intanto, Liz potrebbe dedicarsi a ciò che ama di più e forse l'unica cosa che sente di fare bene: comunicare con gli animali. Se aggiungiamo che ad Altrove si può imparare il canino e Liz ha una dote speciale per decrittare subito i messaggi dietro un latrato o un guaito, il gioco è fatto («È una delle nostre lingue più belle. Sapevi che il canino ha più di trecento vocaboli che equivalgono alla parola "amore"?», p. 84). Aggiungiamo che Altrove riserva numerosi colpi di scena e incontri che possono far ricredere persino una testarda come Liz: forse si può continuare a trovare amici, forse si può perfino sperimentare l'amore. 

Romanzo delicato come una favola per adulti, tempestato di occasioni di formazione per la protagonista, ma anche di fantasia per evadere da qualsiasi possibile cupezza, Elsewhere è di enorme conforto per chiunque abbia perso una persona cara. L'aldilà pensato da Zevin è letteralmente una seconda possibilità per essere felici, senza falsi buonismi, ma accettando anzitutto ciò che è accaduto per aprirsi nuovamente alla conoscenza, allo sguardo sull'altro, alla condivisione del proprio tempo in società. 

Senza alcuna forzatura, entriamo in un mondo alternativo in cui tutto funziona, in cui non si dimenticano i cari sulla Terra ma si impara ad andare oltre, a staccarsi progressivamente dalla vita per abbracciare una sorta di "vita che vita non è", eppure la permanenza ad Altrove non è fasulla né artefatta: è tempo prezioso da non sprecare. E le sorprese per Liz e anche per nonna Betty non mancheranno. 

Si esce da Elsewhere cullati e inteneriti, un po' commossi ma anche estremamente placati: e viene da pensare che la narrativa a volte abbia anche questo potere, ossia tamponare ferite e suggerire che la fantasia può consolare e costruire mondi. Così non si può che essere felici che Elsewhere, uscito in lingua originale nel 2005, da oggi è nelle librerie italiane grazie alla traduzione di Chiara Brovelli e alla scelta di Nord di proporre questo romanzo dopo il successo straordinario mondiale di Tommorrow, and Tomorrow, and Tomorrow. Si parlerà tanto anche di Elsewhere, lo si farà con un sorriso spontaneo e una traccia di gratitudine. A ragion veduta.

GMGhioni