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#PercorsiCritici - n. 68 - Per chi non dimentica e non conosce perdono: libri sulla vendetta

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Nuova settimana, nuovo #PercorsiCritici: se nella scorsa puntata abbiamo parlato di acquazzoni e piogge, per inaugurare l'avvento della nuova stagione, anche oggi scegliamo un tema autunnale che richiami l'accorciarsi delle giornate, anche se in un senso più metaforico: cosa c'è, infatti, di più oscuro della vendetta? Piani segreti, meccanismi psicologici perversi, azioni compiute col favore delle tenebre per nascondersi meglio agli occhi degli altri: molte volte gli scrittori hanno attinto a questi elementi per creare una storia che faccia della suspence la sua carta vincente, con protagonisti accecati dalla rabbia. 

Una delle uscite recenti che si può collegare a questo tema è Nessuno può uccidere Medusa, di Giuseppe Conte (Bompiani, 2024): Amedea Corallo è una ragazza siciliana, ribelle e anticonformista, che sfugge alle regole di una vita borghese, stringendo amicizia con personaggi lontani dal suo ambiente e che le mostrano la possibilità di una vita diversa. Un giorno però, i suoi passi incrociano quelli di un uomo che le darà filo da torcere, diventando per lei un vero e proprio pericolo. Amedea, però, non ci sta e diventa lei stessa carnefice del suo persecutore, in un ribaltamento di ruoli che addirittura le vede assumere una nuova identità: da Amedea diviene Medusa, pronta a vendicarsi come il personaggio del mito. Ma con esiti decisamente nuovi. Sul sito trovate l'intervista all'autore.

Sempre tra le uscite di quest'anno, a tema vendetta, possiamo segnalare l'ultimo romanzo, dopo Le lupe di Pompei e La casa dalla porta dorata, della trilogia di Elodie Harper: Il tempio di fortuna (Fazi editore, 2024). Amara, protagonista della vicenda, è una ex prostituta del lupanare di Pompei che ora, grazie all'aiuto del patrono Demetrio, è riuscita ad entrare nei circoli della Roma imperiale, frequentando anche personalità politiche importanti. Quando però l'imperatore Domiziano sembra diventare una minaccia per lei, Amara riesce a scappare e mentre il Vesuvio inizia a rumoreggiare pericolosamente, finalmente torna a casa. Tuttavia, il ritorno non è così felice e Amara dovrà destreggiarsi e farsi largo tra chi vuole usarla per i propri scopi, primo tra tutti Felicio, il proprietario del lupanare, ma anche Demetrio, che la vorrebbe sottomettere a sé e legare come sua sposa. Una vicenda rocambolesca, in cui la nostra eroina dovrà mettere in salvo sé stessa e le persone che ama di più.

Decisamente più crudo è Il selvaggio, di Guillermo Arriaga (Bompiani, 2018), una storia in cui il protagonista sceglierà di vendicare la sua famiglia, sterminata da un gruppo di estremisti religiosi. Nel Messico profondo della fine degli anni Sessanta, Juan Guillermo intraprende un viaggio molto rischioso, dove non si guarda in faccia a nessuno e dove ogni passo può essere quello sbagliato. Saranno un amore potentissimo e la nascita in sé di un sentimento di protezione a salvare il protagonista dal vortice di morte e distruzione che pare averlo inglobato. Un libro sulla ferocia che può provare un uomo e sulle conseguenze rovinose che tale sentimento può portare. Ma un romanzo anche profondamente lirico, letterario e di straordinaria forza narrativa.

Talvolta, però, la vendetta cova all'interno del nucleo familiare: in Come uccidere la tua famiglia, di Bella Mackie (HarperCollins, 2023), Grace Bernard è una ventottenne che, in quanto figlia illegittima, ospita un sé un sentimento di rabbia bruciante nei confronti della ricca famiglia del padre. Con violenza e ferocia, la ragazza si accanisce su chi le sembra le abbia rubato felicità e benessere, fino a rielaborare tutto dietro le sbarre del carcere in cui finisce.

Nemmeno la letteratura giapponese è rimasta immune al potenziale narrativo del tema: in La ragazza del Kyushu, di Matsumoto Seicho (Adelphi, 2019), Kirko è una ragazza che cerca di salvare il fratello da una condanna capitale, per una colpa che la donna crede che il ragazzo non abbia commesso. Il tentativo presso un avvocato famoso, però, non va a buon fine e il fratello morirà in carcere qualche mese dopo, poco prima dell'esecuzione. Gelida e distante, in Kirko si fa strada un pericoloso sentimento di rivalsa che lei stessa perseguirà, fino alla fine.

Tuttavia, possiamo guardare anche a titoli meno recenti: la vendetta, infatti, è un sentimento antichissimo e come tale ha ispirato anche scrittori di tempi più antichi, dando origine a libri che sono ad oggi ritenuti grandi classici del tema; uno di questi è Le braci, di Salvador Marai, uscito per la prima volta nel 1942. Nel libro si racconta la storia di due uomini che per quarantuno anni hanno atteso di rivedersi e ora che è giunto il momento portano con sé un segreto, avente a che fare con una donna, che li porterà a dover condividere molto di più di quanto avevano immaginato.

Altrettanto classico è La variante di Luneburg, di Paolo Maurensig. Un ricco imprenditore tedesco viene ucciso da un colpo di pistola, e sorge il dubbio sulla natura del gesto: suicidio, incidente o abile piano architettato da qualcuno che ha voluto vendicarsi? E il fatto che nella vicenda siano coinvolti due personaggi, uno ebreo e l'altro un ex ufficiale nazista, c'entra qualcosa con il fatto? Un affascinante giallo che si snoda tra i fatti del Novecento, per una storia che fa della vendetta la sua carta nascosta.

D'altronde, però, se parliamo di classici che hanno la vendetta al centro della loro narrazione, come non citare lui, Il Conte di Montecristo? Celeberrimo, oggetto di innumerevoli trasposizioni cinematografiche, il cui nome è ormai diventato quasi una antonomasia per indicare una persona assetata di vendetta, Il Conte di Montecristo vede la luce tra il 1844 e il 1846 e da allora la sua fama non ha mai smesso di correre per il mondo. Edmonde Dantés, protagonista dell'opera, è a un passo dall'avere tutto ciò che desidera: a soli diciannove anni diventerà capitano di un bastimento e sposerà la giovane Mercedes. Tuttavia, due personaggi a lui molto vicini, rosi dall'invidia, tramano un piano per eliminarlo e farlo incarcerare. Dopo quattordici lunghi anni in prigione, Edmond finalmente riesce a scappare e, con la nuova identità di Conte di Montecristo, torna per mettere in atto la sua vendetta. Ci riuscirà?

Insomma, che sia per motivi personali o innescata da situazioni esterne, la vendetta è un tema che ha sempre avuto un grande potenziale narrativo ed è per questo che ha dato vita a libri così diversi e anche a titoli molto famosi.