Nelle descrizioni che compaiono nelle leggende della tradizione islandese gli elfi si comportano e si vestono come islandesi eccentrici e démodé, solo che sono incorporei, abitano all'interno di colline e rocce e spesso non sono percepiti dalla gente comune. Vengono definiti indifferentemente elfi o popolo nascosto. (p. 9)
Reami fantasy e Islanda: questi sono i territori che più naturalmente si possono associare alla parola "elfi". Terre incontaminate – o quasi –, fattorie isolate, la necessità di intrattenersi durante le lunghe notti invernali e il desiderio di spiegare alcuni fenomeni al di là della comprensione umana sono gli elementi che hanno portato alla costruzione di un ricco immaginario in cui gli elfi, o popolo nascosto, la fanno da signori e padroni. In Il libro segreto degli elfi d'Islanda, Rán Flygenring e Hjörleifur Hjartarson hanno costruito un catalogo di leggende, attingendo da ogni parte d'Islanda, corredato da immagini, fumetti e finti stralci di giornale che mantengono vive e contemporanee le creature che abitano le rocce, le colline e i vulcani d'Islanda.
Se anche Leopardi aveva scelto un Islandese per il suo dialogo con la Natura, è chiaro a ogni latitudine quanto l'elemento naturale sia una costante nella vita dell'estremo Nord. Inclemente e matrigna, in grado di regalare spettacoli di rara potenza e devastante bellezza, in Islanda la natura va rispettata e va compreso il delicato equilibrio che l'uomo fa di tutto, in ogni epoca, per turbare. Intervengono quindi gli elfi a impersonare la spiegazione per ogni terremoto, eruzione, scarso raccolto, pesca miracolosa o comparsa di oggetti di pregio. Sono un riflesso del genere umano e restano al passo con i tempi incarnando gli obblighi e i divieti della società islandese in ogni sua epoca.
Il volume, dopo una prima parte di spiegazione generale su cosa gli elfi rappresentino e su quali siano le
storie sulla loro origine, si divide in sei sezioni, ciascuna con il proprio bagaglio di leggende. Lungi dall'essere semplice testo, Il libro segreto degli elfi d'Islanda si presenta a tratti con pagine a calligramma, a tratti con fumetti e, in alcuni casi, porta a esperienze alla Munari in cui si deve interagire con la pagina per leggere le misteriose parole elfiche in controluce. In Elfi buoni e generosi, il popolo nascosto ricompensa, con poteri o ricchi doni, gli umani che li hanno aiutati in situazioni di pericolo come il parto o per aver badato al gregge elfico; in Tipi pericolosi e vendicativi, al contrario, viene raccontata la furia che consegue alla mancanza di rispetto. Anche solo tirare sassi contro una roccia abitata da elfi può portare a ripercussioni gravissime. In Bambini scambiati in culla si insegna come fare se si ha il sospetto che il proprio neonato sia stato rapito dagli elfi e sostituito con un vecchietto sdentato. Nulla che abbia a che fare con il metodo montessoriano, ma le contromisure dovrebbero garantire il ritorno della prole sana e salva. Non può mancare la sezione romance con Amori e gelosie dove ci si alterna tra storie di mera passione a relazioni giovanili tormentate che richiedono una bella dose di coraggio per coronare il proprio sogno d'amore. Natale e Capodanno, periodi di passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, sono i giorni più ricchi di potenziali pericoli o ricchezze se si incappa in qualche elfo. E, soprattutto, se si decide di restare a casa da soli e non andare a Messa, bisogna essere preparati a rischiare la vita.
Tutte le sezioni sembrano concentrare sul passato, ma non poteva mancare il tempo presente con la parte degli Elfi nel mondo contemporaneo. Mai come nell'ultimo secolo l'essere umano si è messo d'impegno per distruggere e turbare il fragile mondo naturale dove gli elfi dimorano. Se quindi, ipotizziamo, si decide di costruire un complesso residenziale in un'area cara al popolo nascosto, ecco che le ruspe di rompono, i capocantiere si ammalano e le strutture non sembrano stare in piedi fino a che non resta che riconoscere la sconfitta. Provate a cercare l'indirizzo Álfhólsvegur 102 a Reykjavík per vedere l'unico insediamento elfico del paese con il numero civico.
Ogni tanto si vedono girare articoli in cui vengono presentate strabilianti percentuali di culti neopagani redivivi tra la popolazione islandese. Fermo restando che, nella maggior parte dei casi, sono articoli gonfiati perché l'Islanda genera fascinazione ed è foriera di dicerie e leggende anche in epoca contemporanea, va però sottolineato come lo studio del folklore sia affrontato con grande serietà. Nell'ultima sezione del volume vengono presentati gli articoli dal mondo elfico, dieci oggetti che si dice che gli umani abbiano ricevuto in dono dagli elfi e che sono stati oggetto di una tesi in studi folklorici del 2014. Da qualunque parte la si approcci – rigore accademico, sovrapposizione storico-sociale, sincretismo o genuina fede – non fa mai male essere prudenti quando si passa per un crocicchio: se vi trovate lì la sera di Natale o Capodanno potreste trovare degli elfi disposti a regalarvi grandi fortune. Ma è necessario recitare una formula precisa che troverete in questo volume. Consideratelo un buon investimento per fortunato e ricco futuro.